Il numero 3 dei Suns ha chiuso virtualmente la gara con questo gesto atletico su Gasol
Dopo la pesante sconfitta di gara 1, c'era da scommettere che i Memphis Grizzlies avrebbero cercato una pronta rivincita nella seconda sfida della serie di primo turno contro i Suns.
I motivi per cercare un surplus di energie c'erano tutti: cancellare il bilancio di 0 vittorie e 5 sconfitte in post season, rovesciare l'inerzia della serie, più in generale mostrare agli avversari di che pasta era fatta la franchigia guidata da Mike Fratello.
Entrambi i coach si sono riaffidati, in questo secondo round della serie, ai medesimi quintetti già schierati domenica notte: il piano tattico non è quindi variato, con i Grizzlies a fare la voce grossa in area e a cercare di mostrare i muscoli in difesa ed i padroni di casa affidati in toto al proprio quintetto base e alla velocità delle proprie soluzioni offensive.
Ne è venuta fuori una partita davvero bella, con tanti cambi di punteggio, tanta adrenalina ed un finale da vera gara di play-off.
Gioco ad alto ritmo, buone percentuali dal campo (alla fine entrambe le formazioni saranno sopra il 45% dal campo) e numeri sopra il ferro hanno caratterizzato i primi tre quarti che hanno comunque visto i Suns chiudere in vantaggio, seppure di soli 5 punti.
Poi, nell'ultimo periodo il gioco si è fatto più spigoloso.
La panchina di coach Fratello ha decisamente vinto il confronto con quella avversaria (sarà di 30 a 5 il bilancio dei punti fatti al termine della gara e di 100 a 39 quello dei minuti di utilizzo totali) e questo ha permesso ai titolari di rifiatare maggiormente rispetto a Nash e compagni.
Le giocate decisive sono però arrivate negli ultimi due minuti: una grande stoppata di Quentin Richardson sul 103 a 100 per i suoi venendo dal lato debole e sul possesso successivo un rimbalzo offensivo dello stesso Richardson per un fallo e conseguente trasformazione di liberi, hanno dato la possibilità di un mini allungo ai Suns (14 a 4 il parziale decisivo) e quindi la vittoria finale per 108 a 103.
Lo scettro di MVP della serata, non foss'altro per l'ultimo scorcio di gara, va dunque di diritto allo swingman ex Clippers: per lui alla fine un bilancio di 15 punti e 5 rimbalzi, ma tutto il quintetto messo in campo da D'Antoni si è superato.
Steve Nash ha giocato da leader, chiudendo con 12 punti e 15 assist, Marion e Joe Johnson hanno chiuso rispettivamente con 22 punti con 13 rimbalzi e con 20 punti con 8 rimbalzi, Amare Stoudemire infine, si è risvegliato.
Dopo il torpore vissuto in gara 1, forse per un eccesso di nervosismo, il numero 34 è tornato ad essere coinvolto dai compagni ed ha risposto con una gara da 34 punti e 10 rimbalzi.
Per coach D'Antoni, la vittoria della scorsa notte ha avuto un sapore particolare: Hanno giocato alla grande. E' chiaro che sono un team molto fisico, sappiamo che questo è il modo nel quale giocheranno anche a Memphis. Hanno orgoglio e dovremo prepararci ha venire fuori come abbiamo fatto questa sera.
Effettivamente i Grizzlies hanno giocato una buonissima gara.
Detto del contributo, soprattutto difensivo mostrato dai panchinari (Cardinal però ha messo ha referto anche 13 punti), da segnalare le prestazioni di Jason Williams, 21 punti con 2 assist, 2 recuperi e un 6 su 6 solamente nel primo quarto di gioco, e di Pau Gasol dominatore dell'area pitturata con 28 punti, 16 rimbalzi e 5 assist, sul quale però pesa il gioco decisivo di Richardson.
Serata di scarsa vena invece per Mike Miller che in soli 19 minuti di utilizzo, ha segnato un solo canestro da 3 punti e ha mancato un tiro dall'arco sul quale poi Nash ha capitalizzato mettendo gli ultimi punti del confronto a 5 secondi dalla sirena.
La serie adesso si sposta a Memphis, dove per due volte la franchigia del Tennessee dovrà cercare di sfruttare il fattore campo.
Saranno già sfide senza futuro per i ragazzi di Jerry West.
Doppio vantaggio Phoenix.
Alla prossima".