Bullpenn sotto accusa in casa Yankees…
Sono passare solo 20 partite e già si parla di scandalo allo Yankee Stadium. Va bene, nessuno, e sottolineo nessuno, si sarebbe aspettato una partenza così in sordina da parte degli Yankees ma parlare già di scandalo mi pare troppo eccessivo.
Dopo la batosta al AL Championship subita lo scorso anno dagli arcirivali dei Red Sox (ma quale batosta, una vera e propria umiliazione) e dopo la solita off-season piena di colpi di mercato (tra cui spicca il nome di "The Big Unit" Randy Johnson) chiunque avrebbe immaginato i Bronx Bombers in testa alla propria division. Come tutti sanno non è così: quarti nella division con un record negativo di 9-11.
Siamo solo all'inizio, è vero, ma nella Grande Mela non c'è nemmeno un tifoso capace di spiegare questa situazione anche perché non sono abituati a questo.
E' noto a tutti che gli Yankees sono una grande macchina da punti: con gente del calibro di A-Rod (10 RBI messi a segno nell'ultima partita), Hideki Matsui, Derek Jeter, Jorge Posada e Gary Sheffield non potrebbe essere altrimenti. Infatti l'attacco si sta dimostrando, come al solito, all'altezza della situazione.
A fare acqua è il reparto per il quale è stato investito la maggior parte di denaro nella scorsa off-season, cioè quello dei pitchers.
Sembra che la squadra sia in grado di vincere solo quando gioca The Big Unit: con lui sul monte di lancio è la squadra migliore della MLB, senza di lui sono solo una buona squadra. Escluso Randy Johnson (che si sta dimostrando immenso come al solito) tutti gli altri pitchers stanno avendo non pochi problemi a mettere la palla nel guanto: Mussina e Pavano stanno facendo molta fatica e stanno viaggiando su medie che nessuno si aspetta da giocatori come loro, Wrigth (acquistato durante la off-season da Atlanta) ha una media ERA di 9,15 e pare che ora debba star fuori per 6 settimane per un infortunio alla spalla. A complicare le cose si è aggiunto l'infortunio a Sturtze.
Si parla ormai da anni del problema dei pitchers allo Yankee Stadium. Il bullpen è pieno di giocatori "vecchi", che ormai sono al termine della loro carriera. Anche Mariano Rivera, nonostante sia uno dei migliori in attività (non siamo certo qui a criticare il suo talento), sta sentendo sempre più gli anni che passano e prima o poi anche per lui la carriera dovrà finire.
Non c'è quindi ricambio generazionale. Quando avevano a disposizione qualche giovane interessante lo scambiavano subito per uno slugger; tipico degli Yankees. Prendiamo per esempio Yhency Brazoban: non certo un fenomeno per carità , ma comunque un buon giocatore che ora a Los Angeles sta dimostrando tutto il suo talento e che probabilmente allo Yankee Stadium avrebbe dato il suo buon contributo.
In poche parole, al momento, il bullpen di New York è a dir poco disastroso: spesso sono costretti a mandare in campo il proprio closer al sesto o settimo inning indipendentemente dal risultato, quando la partita è ancora nel vivo, tutta da decidere. In questo modo i closer, tra cui appunto Rivera, non sono in grado di svolgere il proprio lavoro, cioè quello di portare a casa la "salvezza" e quindi la vittoria.
Sta di fatto quindi che per quanto riguarda il bullpen dopo 20 partite, statistiche alla mano, gli Yankees hanno concesso ben 21 HR (ventesimi nella lega), una media ERA di 4,89 (ventitreesimi nella lega) e una media battute subite pari a .304 (davanti solo a Colorado).
Seppur limitata dagli infortuni, la rotation degli Yankees deve cominciare a "girare" nel modo giusto e con gente come Randy Johnson, Mike Mussina, Carl Pavano e Kevin Brown non sembra una missione impossibile.
Se poi l'attacco riuscisse ad aiutare in modo ancora più incisivo la difesa, per gli Yankees non dovrebbe essere un grosso problema recuperare questa brutta situazione di inizio stagione. Quindi non allarmiamoci se alla fine della regular season vedremo i Bronx Bombers al primo posto dell'American League. Gli Yankees sono capaci di questo ed altro!