Jerome James ha messo 17 punti con 15 rimbalzi e 5 stoppate nella vittoria di Seattle.
I playoffs della Nba sanno essere veramente sorprendenti a volte: talvolta i risultati appaiono scontati per poi essere completamente ribaltati, ma non è il caso di questa serie quanto mai equilibrata, e talvolta scontati sembrano essere i protagonisti, ovvero quelli che decidono le partite e quindi il proseguio del cammino della propria squadra.
Ieri sera i Sonics hanno beneficiato di un protagonista decisamente inaspettato, un giocatore che nonostante i chili e la stazza non riesce mai ad essere incisivo per la sua scarsa voglia: Jerome James.
Sexy James, come lui stesso si auto-nominò anni fa, ha sfoderato la partita della carriera nell'esordio dei playoffs 2005, compilando un gabellino impressionante fatto di 17 punti, 15 rimbalzi e 5 stoppate, oltre ad una giocata decisiva con 25 secondi sul cronometro del match.
Ad un giocatore che appare all'improvviso se ne aggiunge un altro che per gara 1 ha deciso di non presentarsi: Mike Bibby, leader e killer silenzioso dei Kings, ha concluso la sua pessima partita con 3 punti a referto ed 1-16 dal campo, privando Sacramento di un elemento importantissimo per l'equilibrio della chimica di squadra.
La partita è stata subito in salita per la squadra della California, in quanto i Sonics hanno messo in chiaro le cose da subito chiudendo il primo quarto in vantaggio per 30-22, grazie ad 11 punti di Ray Allen ed uno strapotere a rimbalzo offensivo che ha permesso a James ed al compagno Reggie Evans di banchettare sotto canestro.
Seattle ha allungato ancora nel secondo quarto con un mini parziale di 15-8 che li ha portati in vantaggio per 45-30, per poi estendere il vantaggio addirittura a 21 punti in apertura di ripresa, con il risultato provvisoriamente fissato sul 63-42 ed un finale facilmente amministrabile, o così almeno sembrava.
Infatti, a cavallo tra terzo e quarto periodo i Kings hanno trovato il modo di iniziare a rimontare grazie a Cuttino Mobley ed a Peja Stojakovic, arrivando fino al -4 grazie ad un layup proprio di Peja prontamente replicato da una tripla di Allen a ristabilire la distanza.
I Kings hanno però continuato a crederci e con 42 secondi esatti sul cronometro Mobley ha infilato una tripla di capitale importanza, che ha dato il -1 a Sacramento fissando il risultato sull'83-82 in favore dei Sonics ed un possesso critico da gestire dopo il vantaggio sprecato.
Su questo possesso Rashard Lewis ha pescato Antonio Daniels in backdoor e questi ha smazzato un perfetto assist per Jerome James, che ha infilato i due punti probabilmente decisivi con l'orologio fermo a 25 secondi. Mobley e Bibby hanno poi sprecato le due occasioni avute dai Kings per pareggiare mancando due triple consecutive e sul possesso finale Ray Allen ha subito fallo intenzionale andando a trasformare i due liberi che hanno sigillato la vittoria di Seattle.
Ray Allen ha concluso la sua gara con 28 punti (oltre a 10 rimbalzi), Lewis ne ha aggiunti 18 ed Antonio Daniels ha contribuito dalla panchina con altri 12; Reggie Evans ha tirato giù la bellezza di 15 rimbalzi. Luke Ridnour non ha segnato alcun punto chiudendo con 0-6 al tiro, e senza punti ha terminato anche Radmanovic.
Per i Kings il miglior scorer è stato Stojakovic con 24 punti (ma nessuno negli ultimi 9 minuti) e Mobley ne ha aggiunti 22 segnandone 10 nel periodo conclusivo. Kenny Thomas ha segnato 10 punti con 8 rimbalzi, mentre i rientranti di Sacramento, Brad Miller e Bobby Jackson hanno avuto performances decisamente differenti: Miller ha infatti chiuso con 7 punti con 3/3 dal campo, mentre Jackson non ha segnato in 7 tentativi al tiro.
Ambedue le squadre hanno tirato sotto il 40% dal campo.
Alcune dichiarazioni dei protagonisti della partita:
Jerome James:
Questa sera eravamo molto preparati, abbiamo eseguito alla lettera il piano di gara del coach. Loro hanno raddoppiato Ray e Rashard sui jump shots, così io e Reggie Evans abbiamo avuto la possibilità di trovarci liberi sotto canestro per catturare il rimbalzo offensivo e trasformare il tutto in due punti. Riguardo al mio tiro con 25 secondi da giocare non vorrei dire che è stato il tiro della partita, però ci ha permesso di affrontare il possesso successivo sul +3 anziché di dover soffrire restando punto a punto.
Greg Ostertag:
Jerome è stato fondamentale per i nostri avversari questa sera, ha gocato la partita della vita. Sapevamo di dover subire i punti di Lewis e Allen, ma se lui si mette a segnare 17 punti con 15 rimbalzi ed a stoppare ben 5 dei nostri tiri allora c'è ben poco che puoi fare.
Mike Bibby:
Ho mancato parecchi tiri, o meglio troppi tiri. Ho pensato di continuare a tirare senza perdere fiducia ma le cose non sono andate meglio; ora ho solo una cosa in mente ossia mandare giù questa sconfitta e farmi trovare pronto per gara 2, dove dovremo tornare a gocare secondo le nostre possibilità .
I Kings contano senz'altro sulla ripresa del loro condottiero silenzioso. A gara 2, dunque.