I Nuggets partono da sfavoriti, ma non hanno niente da perdere…
Che sia dia il via alle danze, che si alzi pure il sipario e che lo spettacolo abbia inizio. Non stiamo certo parlando di uno spettacolo teatrale (anche se in qualche caso il paragone non sarebbe affatto inappropriato) ma dei playoffs Nba, vale a dire il meglio che il basket mondiale possa offrire in questo momento.
Ad ovest, dove gli scontri al cardiopalmo sono all'ordine del giorno, si affronteranno, fra le altre, anche i San Antonio Spurs e i Denver Nuggets, vale a dire, rispettivamente, la seconda classificata contro la settima.
Si tratta dello scontro più incerto del lotto di primo turno. Da una parte i malconci San Antonio Spurs (Texas), continuamente alle prese con infortuni e malanni, dall'altra i Denver Nuggets (Colorado), che dopo l'orribile avvio di stagione, sono riusciti, dopo la pausa dell'All Star Game, a mettere le cose a posto e a recuperare il terreno perduto (24W-4L il record).
Questo soprattutto grazie a George Karl (31W-7L da quando c' lui), il veterano dell'Nba, che dopo 16 anni di Nba ai massimi livelli (Cleveland, Golden State, Seattle, Milwaukee), ha deciso di accettare il 27 gennaio scorso l'incarico affidatogli da Kiki Vandeweghe, il gm dei Nuggets, e tornare a calcare i parquet dell'america cestistica che conta.
DENVER NUGGETS
I Nuggets si presentano all'appuntamento playoffs al massimo della forma. Poco contano le sconfitte contro Houston e Phoenix sul finire della regular season. Forse qualche rammarico lo si può trovare nella gara contro Tracy McGrady e soci, perché un eventuale vittoria avrebbe dato a Denver l'opportunità di agguantare il sesto posto e affrontare i più abbordabili Seattle Sonics.
Ma, a pensarci bene, questo non è proprio il tempo dei rimpianti. La squadra è "caldissima", come dicono aldilà dell'Atlantico. Si è ritrovata soprattutto un'importante amalgama di squadra, un gruppo vero, che nella prima parte di stagione era totalmente mancato.
Del cambio di coach hanno giovato tutti i giocatori: Andre Miller, Carmelo Anthony, Marcus Camby, Nene. Non dimenticandosi poi di Earl Boykins e Kenyon Martin, due degli elementi che hanno fatto segnare il vero e proprio salto di qualità rispetto all'avvio del campionato; non stiamo parlando però solo di un incremento statistico, ma anche di tutti quei fattori che nel tabellino di Nba.com non compaiono affatto: aggressività difensiva su ogni pallone, velocità nel gestire le transizioni offensive e capacità nell'uccidere la partita al momento giusto.
INJURED LIST NUGGETS
1)È notizia degli ultimi giorni che Kenyon Martin è stato messo in lista infortunati per il riacutizzarsi di un dolore al ginocchio. Non si sa se l'ex New Jersey Nets scenderà in campo, certo che una sua assenza darà una mano notevole ai San Antonio Spurs.
2)Anche Eduardo Najera, ex Golden State Warriors, e uomo fondamentale del pino Nuggets, è stato messo in lista infortunati. Nella sconfitta contro Phoenix un colpo subito alla mano l'ha messo ko. Probabile una sua assenza in gara1 e 2. Difficilmente però Karl farà a meno di lui nelle partite successive.
3)Buone nuove invece per il terzo infortunato. Marcus Camby, dopo la distorsione al ginocchio subita il 15 aprile contro i Memphis Grizzlies sarà in campo domani notte per la sfida contro gli Spurs.
SAN ANTONIO SPURS
Se fossero al 100% sarebbero la squadra più forte della lega. Proprio quel "se" è il fattore che più preoccupa coach Gregg Popovich. Tim Duncan non è al meglio della condizione (lo stesso Timoteo ha parlato di 70-80%). Tony Parker è ancora convalescente dopo il virus intestinale che lo ha colpito negli scorsi giorni. Devin Brown, elemento importante nella rotazione nero-argento, rimarrà in "lista inforunati" per almeno le prime due partite della serie con Denver per colpa del dolore alla schiena che ancora lo affligge. Rasho Nesterovic, dopo essere stato in dubbio, nei giorni scorsi, per gli interi playoffs a causa della botta alla caviglia rimediata il 9 aprile contro i Clippers, è ora in forse solo per gara1 di domani sera.
Di certo però con Duncan in campo è tutta un'altra faccenda. I compagni del nuotatore guadagnano in fiducia, Ginobili e Parker non sono le uniche soluzioni offensive e l'area pitturata è molto meno spaziosa se a vigilare c'è il caraibico.
Alla fine però di diverso, rispetto alle scorse edizioni playoffs targate Tim Duncan, c'è proprio questo: la condizione con cui gli Spurs approdano alla fase finale della stagione. Gli anni scorsi, gli ultimi due mesi di regular season, erano state vere cavalcate trionfali, con strisce vincenti lunghe come l'Autostrada del Sole, oggi invece, psicologicamente e fisicamente, gli Spurs sono in svantaggio rispetto a Denver.
QUINTETTI A CONFRONTO
1) Tony Parker vs Andre Miller
2) Emanuel Ginobili vs Greg Buckner
3) Bruce Bowen vs Carmelo Anthony
4) Rasho Nesterovic Vs Kenyon Martin
5) Tim Duncan vs Marcus Camby
1)Una bella sfida. Tony Parker deve riabilitarsi nella sua versione playoffs (quella che conta) dopo il crollo subito la scorsa stagione nei serie con i Los Angeles Lakers. Ha tutte le carte in regola per farlo: è cresciuto in esperienza e maturità , ha assunto una maggiore caparbietà e convinzione e di certo ha disputato la sua migliore stagione Nba. Non c'è dubbio dunque che sia fra i primi 7 playmaker della lega. Dall'altra parte Andre Miller con l'arrivo di Karl ha trovato la sua dimensione: uomo assist sopraffino, soprattutto se dall'altra parte dell'assistenza c'è gente che fa della giocata sopra al ferro un'abitudine giornaliera; impressionante quando c'è da aumentare il ritmo di gara e alzare in cielo assist perfetti. CONFRONTO PARI
2)Ci sembra quasi un insulto questo confronto. Da una parte il giocatore che dovrebbe avere più di una nomination per il "Most Imporved of the Year", dall'altra un illustre sconosciuto ai più, che però si è adattato alla perfezione nel sistema di gioco di Gerorge Karl. SPURS
3)Qui probabilmente si deciderà la serie. Se Bowen avrà la meglio su Anthony grazie alle sue capacità difensive, molte delle buone possibilità di Denver di superare il turno saranno annullate, in caso contrario le "quotazioni" degli uomini di Karl andranno alle stelle. CONFRONTO PARI
4)Troppo discontinuo Nesterovic. Difficile possa tornare decisivo già da questa serie, ancora più difficile che, qualora accada la prima eventualità , possa fermare Kenyon Martin, una vera forza della natura, che fa dell'atletismo la sua prima caratteristica. DENVER
5) Da una parte l'Mvp del 2002 e del 2003, nonché fenomeno dello scorso campionato, che solo un Fisher divino e fortunato ha impedito fosse protagonista anche l'anno scorso. Dall'altra un giocatore in potenza grandioso, ma che in atto (infortuni, infortuni e ancora infortuni) è ampiamente limitato. Anche quest'anno, nel momento migliore di Denver (e anche suo) è venuto meno per un ennesimo problema muscolare. Di cristallo. SPURS.
PANCHINE A CONFRONTO
Beno Udrih vs Earl Boykins
Brent Barry vs DeMarr Johnson
Linton Johnson vs Eduardo Najera
Robert Horry vs Mark Pope
Nazr Mohammed vs Nene Hilario
Per quanto riguarda la panchina gli Spurs sono nettamente messi meglio. Coperta alla grande la front-line, hanno buoni rincalzi anche nel back-court, con il fattore Udrih-Barry che, nei momenti decisivi della partita può diventare fondamentale. Per i Nuggets il probabile sesto uomo dell'anno (se la gioca con Ricky Davis) e Nene Hilario, non bastano a mascherare un roster dalla panchina non lunghissima. SPURS
SAN ANTONIO SPURS – DENVER NUGGETS in stagione regolare = 2-2
PRONOSTICO
Non ci resta, pronti ad essere bersagliati in caso di errore, che aggiungere il nostro pronostico alla fine di questa preview, sperando di andare a vedere una gran serie di primo turno, in cui il divertimento e le emozioni siano in assoluto il fattore dominante: 4-3 San Antonio Spurs.