Miami – New Jersey: preview

Shaq riuscirà  ad essere pronto per Gara 1?

La serie che oppone Miami e New Jersey, vede lo scontro tra la prima e l'ultima squadra a conquistare i playoffs in tutta l'NBA. Ma questo, insieme con i record delle due squadre (59-23 per Miami e 42-40 per i Nets) e il 3-0 negli scontri diretti a favore dei ragazzi di Stan Van Gundy, non deve trarre in errore, visto che, presumibilmente, la serie sarà  estremamente interessante, se non altro per la presenza in campo di un quartetto di stelle assolute.

Anzi, per assurdo che possa sembrare, sono i Nets che arrivano meglio alla postseason, in ottime condizioni sia fisiche che psicologiche, essendo riusciti a recuperare una situazione che sembrava ormai disperata (dopo tredici gare di stagione regolare ne avevano vinta soltanto una) anche se non bisogna scordarsi che, nella qualificazione dei Nets, ha avuto un ruolo fondamentale, oltre alla loro caparbia, anche l'harakiri fatto dai Cavaliers.

In molti hanno sottolineato come la svolta per i Nets sia stata l'acquisizione, a Dicembre, di Vince Carter che, ottenuto il trasferimento, ha licenziato la controfigura che andava in campo a Toronto ed è tornato Vincredible. Però non bisogna scordarsi che (più o meno) contestualmente all'arrivo di Carter c'è stato anche il ritorno di Kidd, che rimane l'anima della squadra.

A questo punto i Nets, nonostante il grave infortunio a Richard Jefferson, hanno risalito la corrente, fino a raggiungere l'approdo ai playoffs grazie al tiebreaker favorevole.

Miami, invece, ha dominato dall'inzio della stagione, imponendosi come nuova forza della Eastern Conference nella quale si sono persi i Pacers e i campioni in carca di Detroit hanno avuto qualche difficoltà .

Nonostante l'arrivo estivo di Shaquille O'Neal, in molti nutrivano, ad inzio stagione, dei dubbi sugli Heat, non sapendo come si sarebbe sviluppata l'intesa tra i numero 34 e Wade, e non sapendo come e se il supporting cast avrebbe compiuto il suo dovere.

Alla fine della regular season Miami ha mancato per poche vittorie il miglior record della lega, ha quella che probabilmente è la migliore coppia di giocatori della NBA, che tra l'altro hanno un'intesa fantastica sia fuori che dentro il campo, ed ha una serie di giocatori che hanno saputo trovare la loro dimensione al fianco delle due superstar.

Ma, come già  detto, gli Heat arrivano alla post-season con qualche dubbio anzi, per meglio dire, con un dubbio: le condizioni fisiche di Shaq. Il centro degli Heat, che per tutta la stagione è stato in forma smagliante come non lo si vedeva da anni, sul finire della stagione ha avuto qualche problema fisico, prima per dei problemi di stomaco e ora per un problema alla coscia destra che preoccupa molto lo staff di Miami, anche se lui garantisce la sua presenza.

Adesso, fatto un breve riepilogo della stagione, entriamo a parlare più nel dettaglio della serie, partendo con l'analisi dei due quintetti.

Per quanto riguarda i Nets, il quintetto sarà  composto da Kidd, Carter, Krstic, Collins e Scalabrine o Jefferson. Il dubbio è dovuto al fatto che l'ala da Arizona è al rientro dopo tre mesi e non si sa se coach Frank lo getterà  subito nella mischia o, almeno nella prima partite, lo farà  partire dalla panchina, anche considerando le ottime prestazioni del suo sostituto, Scalabrine appunto, che, nelle ultime gare, ha dimostrato di essere un giocatore perfetto per stare al fianco della coppia Carter-Kidd, riuscendo in pieno a sfruttare gli spazi concessi dalle difese.

Jefferson può rappresentare, allo stesso tempo, un'addizione importante o un "problema" per New Jersey: RJ, infatti, è un giocatore di sicuro talento, ma deve comunque (re)inserirsi all' interno della squadra che, in sua assenza, è cambiata molto sia a livello tattico (rallentando il ritmo e migliorando il gioco a metà  campo) che a livello di gerarchie e, come tutti sanno, non è mai facile cambiare la fisionomia di una squadra nei playoffs.

Nei cinque di partenza spicca chiaramente il duo Carter-Kidd, entrambi, anche se per motivi diversi, rinati con il 2005. Carter è tornato ad attaccare il canestro con una continuità  e decisione che non si ricordavano da anni, ritrovando anche la precisione dalla lunga distanza e confezionando una serie di trentelli veramente impressionante. Per gli Heat, ed in particolare per Eddie Jones, al quale probabilmente sarà  affidato, sarà  fondamentale limitarlo, cercando in tutti i modi di chiudere l'area alle sue penetrazioni preferendo, eventualmente, farsi battere dal suo tiro dalla distanza.

Sottocanestro ci sono Krstic e Jason Collins, buoni giocatori (probabilmente sottovalutati) che però avranno il duro compito di cercare di arginare la strapotenza fisica di Shaq; a questo proposito sarà  importante soprattutto Collins che ha già  maturato una discreta esperienza contro O'Neal nel corso della finale disputata nel 2002 tra Nets e Lakers. I due lunghi dei Nets dovranno cercare di tenere occupato e far stancare Shaq in difesa, attaccandolo soprattutto nei primi due quarti di partita, quando il centro degli Heat ha poca voglia di difendere e soprattutto di commettere falli.

A chiudere il quintetto c'è il leader dei Nets, Jason Kidd, uno dei migliori giocatori della lega, pericolosissimo anche per la sua capacità  di decidere una partita in vari modi, non solo facendo canestro ma soprattutto andando a rimbalzo e servendo assist incredibili per i compagni. Jason sarà  fondamentale anche per le sue doti difensive, presupponendo un accoppiamento, quantomeno nelle fasi più delicate della partita, con Wade.

Per Miami il quintetto sembra essere più equilibrato, soprattutto per la presenza di Wade e O'Neal, la coppia che ha portato gli Heat fino a qui. Wade, nella sua seconda stagione nella lega, ha incantato tutti per la sua capacità  di attaccare il canestro, la sua maturità  e le sue doti di clutch scorer. In questa serie sarà  fondamentale il suo contributo, visto che i Nets cercheranno in tutti modi di bloccare le sue penetrazioni, con le quali il numero tre costruisce opportunità  per sé, per Shaq e per i compagni. E' chiaro ormai che, nell'ultimo periodo di gioco, Van Gundy tende ad affidare i possessi decisivi alla sua guardia, sicuro che ne farà  buon uso o cercando di entrare in area per procurarsi dei tiri liberi, o con un arresto e tiro dai sei metri e ora, anche se è un'arma che usa ancora poco, per un tiro a tre punti.

O'Neal è il totem all'interno dell' area, che, grazie alla sua stazza, alla sua tecnica e alla sua pericolosità  riesce, con la sua sola presenza a creare immediatamente degli spazi ai compagni, sfruttati magistralmente, durante tutta la stagione, dal tiratore Damon Jones, un'altro membro del quintetto che non a caso ha disputato la miglior stagione della sua carriera.

Non è da dimenticare che la presenza di O'Neal ha fatto impennare anche il rendimento di Udonis Haslem, suo compagno nelle battaglie sotto canestro nelle quali fa valere il suo tempismo la sua forza a rimbalzo, che ha viaggiato con una doppia doppia di media, sfruttando in particolare il suo miglioratissimo tiro dal gomito, storicamente concesso dalle difese che devono difendere contro Shaq, e trovando anche svariate soluzioni nei pressi del canestro.

A completare il quintetto degli Heat c'è l'altro Jones, Eddie, che si è ben adattato al ruolo di comprimario di Wade e Shaq, sfruttando le sue buone doti offensive. In questa serie sarà  fondamentale non solo per punire i raddoppi sulle due stelle (compito, come già  detto, in cui avrà  l'aiuto di Damon Jones e Haslem) ma anche in difesa, dove dovrà  spesso e volentieri prendersi cura di Carter.

A livello difensivo gli Heat potrebbero soffrire soprattutto Jason Kidd, uomo difficile da marcare e che sicuramente non può essere affidato a Damon Jones, non un difensore impeccabile; è quindi auspicabile che nei momenti decisivi sarà  Dwayne Wade a marcare il numero cinque dei Nets per un duello Wade-Kidd su due lati del campo veramente appassionante.

Per quanto riguarda le panchine, Miami sembra essere nettamente favorita, avendo una profondità  maggiore ed una serie di giocatori che sono fatti apposta per giocare con Shaquille, primi fra tutti Doleac, Laettner, Dooling per cambiare il ritmo della gara e tirare da tre, Shandon Anderson come specialista difensivo e naturalmente Alonzo Mourning, che non è più il giocatore che era ma può ancora dare un importante contributo di esperienza e a rimbalzo.

I Nets hanno invece una panchina più debole, frutto anche dei movimenti estivi, ma possono comunque trovare un contributo importante da Cliff Robinson, maestro in difesa che magari può spendere qualche minuto in emergenza su Shaq, l'esperto Travis Best, il croato Planinic, giocatore di sicuro talento, estremamente efficace ma forse un po' inesperto per i playoffs, Rodney Buford, che di sicuro può dare punti immediati e ovviamente quello tra Jefferson e Scalabrine che perderà  il ballottaggio per il quintetto.

Concludiamo con due parole sui due allenatori che, in un certo senso, hanno una storia simile: Stan Van Gundy e Lawrence Frank. Entrambi, infatti, sono arrivati su una panchina NBA dopo anni di gavetta, Stan Van Gundy è stato molto di più nella Lega (come assistente) ma fino ad un anno e mezzo fa era soprattutto il fratello di Jeff, mentre ora è un coach quotato che ha raccolto il testimone di Pat Riley ed è riuscito a gestire perfettamente la squadra, sia quella operaia dell'anno scorso che quella con grandi obbiettivi di quest'anno, conquistando i playoffs tutti e due gli anni.

Lawrence Frank, invece, dopo anni di gavetta anche ad Indiana con coach Knight, è diventato nell' inverno del 2004 l' head coach dei Nets in seguito al licenziamento di Byron Scott. Da quando si è seduto sulla panchina Frank si è conquistato il rispetto di tutti (e le invidie di molti colleghi) ma soprattutto dei suoi giocatori, in primis Jason Kidd, che stufi dell'approccio di Scott, sono soddisfatti del lavoro meticoloso di preparazione alle partite fatto da parte del loro mini-coch, che non lascia mai nulla al caso e al termine della scorsa stagione si era, a sorpresa, meritato la conferma.

Ad arricchire la storia c'è anche una telefonata di Van Gundy a Frank nel momento di massima difficoltà  dei Nets, nella quale il coach degli Heat diceva al suo giovane collega di non mollare anche se la squadra stava andando male: a quanto pare aveva ragione lui, e ora si sfideranno al primo turno dei playoffs. Un pronostico finale? 4-2 Miami.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Informativa cookie

Per far funzionare bene questo sito, a volte installiamo sul tuo dispositivo dei piccoli file di dati che si chiamano "cookies". Anche la maggior parte dei grandi siti fanno lo stesso.

Cosa sono i cookies?

Un cookie è un piccolo file di testo che i siti salvano sul tuo computer o dispositivo mobile mentre li visiti. Grazie ai cookies il sito ricorda le tue azioni e preferenze (per es. login, lingua, dimensioni dei caratteri e altre impostazioni di visualizzazione) in modo che tu non debba reinserirle quando torni sul sito o navighi da una pagina all'altra.

Come utilizziamo i cookies?

In alcune pagine utilizziamo i cookies per ricordare:

  • le preferenze di visualizzazione, per es. le impostazioni del contrasto o le dimensioni dei caratteri
  • se hai già risposto a un sondaggio pop-up sull'utilità dei contenuti trovati, per evitare di riproportelo
  • se hai autorizzato l'uso dei cookies sul sito.

Inoltre, alcuni video inseriti nelle nostre pagine utilizzano un cookie per elaborare statistiche, in modo anonimo, su come sei arrivato sulla pagina e quali video hai visto. Non è necessario abilitare i cookies perché il sito funzioni, ma farlo migliora la navigazione. è possibile cancellare o bloccare i cookies, però in questo caso alcune funzioni del sito potrebbero non funzionare correttamente. Le informazioni riguardanti i cookies non sono utilizzate per identificare gli utenti e i dati di navigazione restano sempre sotto il nostro controllo. Questi cookies servono esclusivamente per i fini qui descritti.

Che tipo di cookie utilizziamo?

Cookie tecnici: Sono cookie necessari al corretto funzionamento del sito. Come quelli che gestiscono l'autenticazione dell'utente sul forum.

Cookie analitici: Servono a collezionare informazioni sull'uso del sito. Questa tipologia di cookie raccoglie dati in forma anonima sull'attività dell'utenza. I cookie analitici sono inviati dal sito stesso o da siti di terze parti.

Quali sono i Cookie di analisi di servizi di terze parti?

Widget Video Youtube (Google Inc.)
Youtube è un servizio di visualizzazione di contenuti video gestito da Google Inc. che permette a questa Applicazione di integrare tali contenuti all'interno delle proprie pagine. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Mi Piace e widget sociali di Facebook (Facebook, Inc.)
Il pulsante "Mi Piace" e i widget sociali di Facebook sono servizi di interazione con il social network Facebook, forniti da Facebook, Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante +1 e widget sociali di Google+ (Google Inc.)
Il pulsante +1 e i widget sociali di Google+ sono servizi di interazione con il social network Google+, forniti da Google Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Tweet e widget sociali di Twitter (Twitter, Inc.)
Il pulsante Tweet e i widget sociali di Twitter sono servizi di interazione con il social network Twitter, forniti da Twitter, Inc. Privacy policy

Come controllare i cookies?

Puoi controllare e/o verificare i cookies come vuoi - per saperne di più, vai su aboutcookies.org. Puoi cancellare i cookies già presenti nel computer e impostare quasi tutti i browser in modo da bloccarne l'installazione. Se scegli questa opzione, dovrai però modificare manualmente alcune preferenze ogni volta che visiti il sito ed è possibile che alcuni servizi o determinate funzioni non siano disponibili.

Chiudi