Coach Brown è pronto a difendere il titolo
Detroit è pronta a difendere il titolo conquistato con la involontaria complicità dei Lakers nella scorsa stagione.
Il vulcanico Larry Brown ha fronteggiato meglio del previsto le difficoltà dei Pistons nella prima parte della stagione, il fato non è stato magnanimo con la squadra della città dei motori, il primo turno infatti le riserva l'agguerrita Phila di Iverson, una compagine enigmatica, imprevedibile ricca di talento e di alternative.
The Answer sfida il vecchio maestro, in passato il loro burrascoso rapporto ha riempito le pagine delle fanzine NBA, tra alti e bassi il duo ha sfidato i Lakers nella serie finale del 2001, senza dubbio il punto più alto della carriera di A.I.
La sporca dozzina di Larry Brown
I campioni del mondo hanno concluso la “regular” con un forcing straordinario, il ruolino di marcia segnala ben undici vittorie conquistate nelle ultime dodici partite, il tutto condito con il solito duro pragmatismo che è il vero marchio di fabbrica dei Pistons.
Il roster è poco incline a solleticare il palato dei più raffinati esteti del gioco ma è ricco di giocatori di estrema sostanza capaci di costruire nel corso del tempo una invidiabile chimica, ovviamente vanno ricordate delle individualità di spicco come Rasheed Wallace e il sottovalutato Billups.
Le fortune di Detroit vanno ricercate nel tremendo potenziale fisico e tecnico sotto le plance, la premiata ditta “Wallace & Wallace” garantisce un sapiente mix di talento e fisicità , una combinazione semplicemente letale per le compagini della costa est, a supportare i due titolari McDyess tornato su ottimi livelli e la presenza folcloristica di Milcic e Campbell.
Billups e Rip Hamilton guidano il backcourt dei pistoni, spesso poco attraente da osservare ma dotato di una durezza fisica ben al di sopra della media in questa lega.
Dietro di loro si agita il nervoso Arroyo, un giocatore con caratteristiche tecniche e umane in totale antitesi con l'attuale coach ma cui certo non difetta coraggio e talento.
Il Jolly Prince garantisce difesa sull'esterno avvesario più pericoloso e occasionalmente punti pesanti, sopratutto nei playoff.
Delfino, Hunter e Dupree si disputeranno le briciole del minutaggio restante.
Iverson guida gli sfidanti
Coach O'Brien ha cavalcato con estrema saggezza la miglior stagione in carriera di Allen Iverson, fresco vincitore del titolo marcatori, la quarta volta in carriera per il ninnolo meraviglia di Philadelphia.
Il mercato di riparazione ha regalato alla stella dei Sixers il lungo più talentuoso (e problematico)dell'ultima generazione; Chris “smile” Webber.
La squadra con il pubblico più cattivo della lega è in piena metamorfosi, i giovani specialisti sono a buon punto del loro processo di maturazione cestistica, i super veterani, pur se acciaccati hanno ancora a disposizione qualche stagione di vera pallacanestro per tentare di coronare la carriera con la conquista del tanto sospirato anello, tuttavia la chimica di squadra va e viene, a differenza degli avversari.
Attorno al magico duo Webber & Iverson coach O'Brien può ruotare qualche navigato veterano e un promettenete gruppetto di giovani leoni; il semisconosciuto Iguodala (poche stats ma impatto notevole) ha giocato una stagione da rookie degna del primo quintetto di categoria, il triplista Korver (pescato con mirabile lungimiranza nei bassifondi del draft) ha disputato una seconda annata da applausi e persino il discontinuo centrone Dalembert se ben stimolato potrebbe sferrare qualche tiro mancino alla tremenda frontline Pistons.
Phila difetta in continuità e fatica ad integrare le esigenze individuali di Iverson con le pretese tecniche di C-Webb, O'Brien ha fin qui gestito con estrema lucidità il possibile dualismo ma non è escluso che nei playoff possa emergere qualche difficoltà , in fondo la palla a spicchi è una soltanto.
La frontline è ancora in fase “lavori in corso”, presenta notevoli potenzialità e persino un onesto backup come Jackson, un peccato la perdita di Skinner nel corso della stagione ma le problematiche di mercato spesso portano a rinunce dolorose.
Ovviamente i blasonati avversari hanno qualcosa in più ma una serie “cinque stelle” del letargico Dalemebert potrebbe rivoltare in fretta gli equilibri della serie.
Il backcourt è il vero punto di forza dei Sixers, il reparto dominato da the answer è coperto in ogni reparto, Green ha compiuto notevoli progressi, Iguodala e Korver garantiscono qualità e una dose insospettabile di qualità .
Si attende l'ultimo ruggito di McKie, per il futuro è auspicabile l'acquisizione in un play di sostanza.
Il pronostico….
La serie minaccia di incendiare lo scenario dei playoff ad Est, Detroit può contare su meccanismi rodati ed un invidibiale equilibrio tra talento e praticità .
Philly può contare sulla variabile impazzita Iverson e su un roster ringiovanito e notevolmente rinforzato, per cercare di vincere la serie è indispensabile che i lunghi Sixers giochino al meglio delle proprie possibilità .
Il pronostico più logico vede trionfatori i Pistons in sei combattute partite.