Tim mostra agli Spurs la via per la vittoria…
Ormai ci siamo. I playoffs sono alle porte, la stagione sta per entrare nella sua fase più calda e ancora una volta i San Antonio Spurs arriveranno alla fine di aprile come favoriti assoluti alla corsa per il titolo.
Questo soprattutto grazie a Tim Duncan che, rientrato il 13 aprile in squadra dopo l'infortunio alla caviglia (12 gare in injured list), sta gradualmente recuperando il ritmo di gara, con l'obbiettivo di presentarsi in perfetta forma il 24 aprile, giorno in cui, la folle corsa verso le Nba Finals, avrà finalmente inizio.
Gli avversari di turno saranno i Denver Nuggets autori di un'incredibile rimonta che ha consentito alla squadra di George Karl di diventare la squadra più vincente dopo la pausa dell'All Star Game (24W-3L il record) e di piazzarsi al settimo posto ad ovest, fatto questo su cui nessuno avrebbe puntato neanche un dollaro dopo l'orribile partenza ad inizio stagione.
RISULTATI:
16 marzo: San Antonio Spurs - Minnesota Timberwolves = 89-73
18 marzo: San Antonio Spurs - Charlotte Bobcats = 93-76
20 marzo: Detroit Pistons - San Antonio Spurs = 110-101
21 marzo: New York Knicks - San Antonio Spurs = 88-75
23 marzo: Indiana Pacers - San Antonio Spurs = 100-93
25 marzo: San Antonio Spurs - Atlanta Hawks = 111-95
27 marzo: San Antonio Spurs - Houston Rockets = 83-70
30 marzo: San Antonio Spurs - Seattle Sonics = 89-76
1 aprile: Denver Nuggets - San Antonio Spurs = 102-84
2 aprile: San Antonio Spurs - Los Angeles Lakers = 95-94
6 aprile: San Antonio Spurs - Los Angeles Clippers = 91-82
7 aprile: Dallas Mavericks - San Antonio Spurs = 104-64
9 aprile: Los Angeles Clippers - San Antonio Spurs = 124-125 (dopo 2OT)
10 aprile: Golden State Warriors - San Antonio Spurs = 134-136 (dopo2OT)
12 arpile: San Antonio Spurs - Portland Trail Blazers = 95-89
13 aprile: Utah Jazz - San Antonio Spurs = 93-91
16 aprile: San Antonio Spurs - Memphis Grizzlies = 97-75
18 aprile: Memphis Grizzlies - San Antonio Spurs = 94-92
20 aprile: Minnesota Timberwolves - San Antonio Spurs = 95-73
Record dell'ultimo mese: 11W-8L
Record aggiornato al 18/04/2004: 59W-23L
Per gli Spurs l'ultimo mese di regular season è stato francamente deludente. Gli infortuni hanno limitato di molto la consistenza dei ragazzi di Gregg Popovich il quale ha dovuto appellarsi, la maggior parte delle volte, ai rincalzi piuttosto che ai titolari.
Fatto sta che il cattivo rendimento di squadra ha portato gli Spurs alla seconda piazza ad ovest e alla terza nell'intera lega se si tiene conto anche della Eastern Conference, dove Shaq e Miami hanno fatto faville.
Avevamo concluso lo scorso report proprio facendo riferimento a tale dettaglio. In chiave playoffs infatti il fattore campo diventa spesso e volentieri variabile decisiva (sufficiente aggiudicarsi tutte le gare casalinghe per portarsi a casa l'anello) e un mese fa ci si interrogava su chi, tra San Antonio, Miami e Phoenix sarebbe stata la miglior squadra dello Stato. Alla fine San Antonio non ce l'ha fatta. Troppe le sconfitte subite da Duncan & co., troppo basso il rendimento difensivo offerto dai nero-argento, che per la prima volta in questa stagione hanno perso tre gare consecutivamente (Pistons, Knicks e Pacers) e che per la prima volta hanno subito più di 100 punti per tre volte di seguito (contro Dallas, Clippers e Golden State, per un totale di 358 punti a sfavore!!!).
L'ULTIMO MESE DI REGULAR SEASON:
I problemi sono cominciati il 20 marzo scorso quando Tim Duncan si accasciava al suolo nella gara contro i Detroit Pistons di Larry Brown.
"Uno scontro fra titani". "Una finale anticipata". Così i giornali più prestigiosi d'America titolavano alla vigilia del match. Tutto il pathos pre-gara però crollava miseramente a terra con la stessa facilità del gigante Timoteo delle isole Vergini.
La caviglia già infortunata contro i Los Angeles Lakers infatti non aveva retto allo sforzo e i tendini della giuntura avevano rischiato grosso. L'esame effettuato nell'infermeria del "Palace of Auburn Hills" di Detroit aveva dato esito negativo ma ulteriori esami, nei giorni successivi, avrebbero confermato uno stop di 20-30 giorni.
Una tegola difficile da mandare giù per coach Popovich dato che, proprio in quei giorni, iniziava insieme ai suoi ragazzi la corsa finale verso il miglior piazzamento in vista dei playoffs.
Proprio dopo quel nefasto giorno gli Spurs si sono dovuti impegnare parecchio per convivere senza l'ex-nuotatore: sconfitte contro Detroit, New York e Indiana; 298 punti subiti e solo 268 realizzati, scarsa efficacia a rimbalzo, consistenza difensiva ridotta al minimo sindacale e percentuale dal campo crollata drasticamente.
Un ridimensionamento preoccupante per gli Spurs, che ha fatto pensare a molti, che questa squadra sia troppo "Duncan dipendente". Diciamo subito che un giocatore come Duncan è sempre meglio averlo in campo, ma è anche vero che gli Spurs, molto spesso nella stagione, hanno dimostrato di essere un'ottima squadra anche senza Timoteo, con buona circolazione offensiva e ottima organizzazione difensiva.
La realtà è però un'altra: San Antonio senza Duncan ai playoffs, farebbe pochissima strada. È uno di quei giocatori che danno sicurezza, che migliorano i compagni sia in attacco che in difesa: una "power forward" anomala, con movimenti da ala piccola, a cui affidi volentieri la palla nei momenti decisivi della partita, un leader silenzioso insomma, che si prende le sue responsabilità e che tende a preoccuparsi il meno possibile delle statistiche a fine gara.
Registrato il problema Duncan, gli Spurs si sono rimessi in marcia e hanno portato a casa cinque vittorie su sei gare giocate.
Le prime tre sono arrivate tra le mura amiche. La prima molto agevole contro i derelitti Atlanta Hawks. La seconda di forza, contro gli odiati Houston Rockets (che fino a quel momento avevano sempre piegato le vane resistenze nero-argento) grazie ad un quarto periodo da incorniciare. La terza d'astuzia, contro i Seattle Sonics di Ray Allen, in cui Tony Parker ha dimostrato una volta di più tutto il suo valore.
Nel quarto match gli Spurs se la sono vista contro la squadra più in forma della lega: i Denver Nuggets. Alla fine, lo scarso tonnellaggio sotto canestro ha fatto tutta la differenza del mondo e la sconfitta per gli uomini del Pop è stata inevitabile. Decisivi nell'economia della partita anche i 23 punti venendo dal pino messi a referto da Earl Boykins, uno che con i suoi 167 centimetri, fa tutta la differenza del mondo. Quinta e sesta vittoria sono poi arrivate sul parquet dello Staples Center. Lakers e Clippers, ultimamente accomunate nella sconfitta, nulla hanno potuto contro gli speroni e la loro maggiore sete di vittoria.
Quando però sembrava che il periodo più brutto fosse stato messo alle spalle, ecco che le difficoltà si sono fatte di nuovo sentire in casa texana. La sera del 7 aprile infatti gli speroni hanno disputato la partita più brutta della stagione. I Dallas Mavericks hanno letteralmente annientato le resistenze nero-argento piegando Parker&co. con uno scarto di 40 punti (104-64)!!! Una vera mattanza. Difficile mandare giù un'asfaltata del genere, soprattutto per chi le "asfaltate" non è proprio abituato a prenderne.
Dal 9 al 20 aprile gli Spurs hanno poi disputato il resto della stagione in cui solo alcune annotazioni vale la pena sottolineare:
1) Il 13 aprile contro gli Utah Jazz è tornato Tim Duncan. Un solo obbiettivo per il caraibico: recuperare le forze e la forma in vista dell'imminente post-season.
2) L'infortunio di Rasho Nesterovic (distorsione alla caviglia per lo sloveno), rimediato il 7 aprile nella gara contro i Los Angeles Clippers. Fuori tutta la stagione, palyoffs compresi Brutta tegola per coach Popovich che di lì a qualche giorno avrebbe recuperato Tim Duncan.
3) L'acquisto di Glenn Robinson. Per lui un impatto imminente con 18 e 23 punti segnati nelle due sfide giocate contro i Memphis Grizzlies.
4) La vittoria della Southwest Division.
5) Rimane imbattuto il record di vittorie della stagione 1994/95 (62W-20L)
IL FUTURO:
Il futuro si chiama Denver Nuggets. Primo turno di playoffs contro la miglior squadra della lega dopo l'All Star Game.
Si inizia domenica 24 aprile (alle 2 ora italiana) all'SBC Center di San Antonio. Tim Duncan ci sarà , per gli Spurs non ci saranno scuse, ma un solo dogma: vincere.