Serie particolare per Eric Byrnes, da piccolo tifoso dei Giants
E' una delle rivalità più sentite della MLB,e non solo:le due facce di una baia,due città divise soltanto dal Bay Bridge ma che non potrebbero essere più diverse:l'intellettuale e anche un po' snob San Francisco e la più concreta, e molto meno turistica, Oakland.
E allora grande attesa in tutti gli States per questa serie di Interleague molto particolare,che metteva inoltre di fronte al Network Associates Coliseum uno dei più grandi battitori di tutti i tempi,mister Barry Bonds,e la batteria di pitcher più promettente della lega.
E già in Gara-1 i protagonisti annunciati non si sono fatti attendere. Non tanto i lanciatori,il pur bravo Aaron Harang per gli A's e il meno sicuro Damian Moss per i Giants,quanto i grandi nomi dei 2 line-up.
Infatti l'allungo che poi si rivelerà decisivo prodotto dagli A's si verificava nel quinto inning,quando con un uomo in base si presentava al piatto l'uomo di maggior talento del line-up della squadra di casa,lo short-stop Miguel Tejada. Swing perfetto su Moss e home-run da 2 punti che portava il punteggio sul 4-1 Oakland.
A quel punto BB,punto nell'orgoglio e sempre giocato al piatto per tutta la partita, decideva che la rimonta doveva passare da lui,e nell'ottavo inning spediva fuori dal diamante la pallina del 3-5,ventesimo HR stagionale per lui.
Le speranze dei Giants si infrangevano però contro il braccio sicuro dell'esperto Keith Foulke, che nel nono inning chiudeva con autorità i conti senza concedere nulla:5-3 A's.
In Gara-2 Oakland schierava una delle sue punte di diamante sul monte,il 27enne Tim Hudson. Sul monte dei Giants partiva invece il rookie Jerome Williams, che non concedeva punti nei primi 5 inning.
E contrariamente a Gara-1 stavolta era SF a scappare nel punteggio,grazie soprattutto alla strepitosa vena del suo 3B Pedro Feliz,schierato in questa partita esterno sinistro,che nel corso del primo e del settimo inning metteva a segno ben 2 HR,entrambi contro Hudson,che portavano ai Giants 3 punti complessivi.
Stavolta la rimonta toccava ad Oakland,ma come nel match precedente i rilievi, ben 4, della squadra in vantaggio e il closer,Tim Worrell,mantenevano il gap accumulato e chiudevano Gara-2 con il punteggio di 6-4 in favore degli ospiti.
Gara-3,decisiva per la vittoria nella serie,si decideva nei primi 3 inning. Ted Lilly,partente degli A's,concedeva 2 doppi(Aurilia e Galarraga), un triplo(Grissom) e un HR da 3 punti all'eroe di Gara-2 Pedro Feliz, per un totale di 5 punti.
Ma peggio di lui facevano il partente dei Giants Jesse Foppert e il suo immediato rilievo Chad Zerbe.Doppi per Chavez,Byrnes e Singleton,HR per Erubiel Durazo e Miguel Tejada,quest'ultimo con 2 uomini sulle basi.
Sul punteggio di 6-5 per Oakland gli altri 6 inning scorrevano senza particolari emozioni, con i rilievi degli A's che lasciavano l'onere di chiudere la serie al solito Foulke, che svolgeva il suo compito alla perfezione ottenendo la vittoria per i suoi e la diciannovesima salvezza personale.
Serie quindi agli Athletics,che sfruttano il vantaggio del campo e mandano un messaggio:anche senza schierare i 2 pitcher più in forma,Barry Zito e Mark Mulder,Oakland c'è. E può competere, e battere, una delle squadre più calde della lega.
Non sorprendiamoci quindi se ad ottobre questa serie dovesse mettere in palio qualcosa di molto più importante che la supremazia della Baia…