The Custodian, Brian Cardinal, a canestro contro gli Spurs
Finalmente la qualificazione tanto sospirata è arrivata, dopo una settimana d'attesa, quattro partite e quattro sconfitte finalmente i Memphis Grizzlies si sono qualificati per i play off 2005.
Memphis dopo la sorprendente vittoria contro i Miami Heat, pur privi di O'Neal, hanno vinto contro i compiacenti Bobcats, si trovavano ad avere un record di 44 vittorie e 32 sconfitte, gli unici che potevano ancora impedire ai Grizzlies di partecipare alla post-season erano i Minnosota Timberwolves dell'MVP uscente Kevin Garnett titolari di un record di 40 vittorie e 37 sconfitte.
Una vittoria di Memphis o una sconfitta dei T-wolves avrebbe permesso ai Grizzlies di ottenere per la seconda stagione consecutiva, e per la seconda volta nella loro storia, l'accesso alla post-season.
Da quel momento in poi per Memphis sono arrivate quattro trasferte e quattro sconfitte consecutive contro: Dallas, Houston, Denver e San Antonio.
Nel frattempo Garnett non voleva mancare ai play off dopo 7 stagioni consecutive, ed ha guidato i suoi alle vittorie contro Golden State e Utah, altre 3 vittorie e i T-Wolves avrebbero continuato la loro striscia di apparizioni ai play off.
Poi sono arrivati i Seattle Sonics e Ray Allen che hanno voluto festeggiare la vittoria nella Northwest Division sconfiggendo Minnesota.
Per Memphis ciò ha voltuto dire la seconda, consecutiva e storica partecipazione alla post season NBA.
Memphis dopo una stagione passata tra il 5 ed il 7 posto nella Western Confernce, dopo la pausa per l'All Star Game di Denver ha risentito dei numerosi infortuni che li hanno martoriati per tutta la stagione, impedendo a Mike Fratello di trovare un assetto stabile e definitivo, sia del qunitetto, sia della rotazione degli uomini provenienti dalla panchina.
Questa situazione ha permesso ai Grizzlies di trovare risposte di volta in volta differenti dai giocatori, Wells, Gasol, Williams, Watson, Miller, Battier si sono trovati per situazioni tecniche, infortuni ed opportunità , a dover vincere le partite per la squadra di Jerry Westacquisendo così fiducia nei propri mezzi e guadagnando credibilità nella lega.
Al contempo però la squadra non ha potuto sviluppare una sorta di istinto che la portasse a gestire le partite punto a punto sempre allo stesso modo, facendo affidamento su un giocatore di riferimento o su situazioni di gioco consolidate.
Per questa ragione nel momento in cui la freschezza fisica dei giocatori è venuta meno, e con essa l'aggressività difensiva, non è sempre stato possibile per Memphis trovare soluzioni in continuità in attacco e trovare quindi modo di vincere le partite.
Dal suo ritorno in campo Gasol sta cercando di ri-acquisire questo ruolo di go-to-guy che Hubie Brown gli aveva assegnato la scorsa stagione.
Il leader difensivo della scorsa stagione, James Posey ha iniziato a soffrire dalla summer league e da lì in poi la sua stagione è stata un entrare ed uscire dall'infermeria, così ha potuto mostrare solo a sprazzi il giocatore fisico e dominante che si era dimostrato la scorsa annata.
Il lato positivo di questa girandola di infortuni, di questa miriade di quintetti varati da Mike Fratello in cui solo due giocatori hanno giocato 78 partite, sulle 80 giocate dalla squadra,ad esempio Posey ne ha giocate 48, Gasol 54, Swift 58,quindi la squadra si presenterà alla post season con giocatori più freschi, con più energie, pronti giocare a pieno regime le partite che contano, le partite dei play off.
Per la squadra del Tennessee l'ottavo posto ad Ovest vorrà probabilmente dire primo turno contro i Suns, titolari del miglior record dell'intera NBA, la squadra che ha giocato per molti mesi il miglior basket della lega, che ha in Steve Nash un candidato al ruolo di MVP, scontro che di certo non vede favorita Memphis, un detto però dice di non vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso, e parlando di Grizzlies mai detto fu più appropriato.