Salto perfetto, polso spezzato, marcatore spiazzato: Paul Pierce segna il canestro della vittoria
Obiettivo raggiunto, o meglio secondo obiettivo raggiunto. Se il primo era il diritto a giocare i play-off, il secondo, e decisamente più importante, è quello di assicurarsi la leadership dell'Atlantic Division. La vittoria di Phila contro Indiana è stata ininfluente perché a Boston serviva solo un risultato utile, arrivato con la splendida vittoria contro i Miami Heat. Ora rimangono altri e più ambizioni obiettivi.
Risultati
New Jersey Nets @ Boston Celtics 99-86
Philadelphia 76ers @ Boston Celtics 98-105
Milwaukee Bucks @ Boston Celtics 108-111
Boston Celtics @ Miami Heat 101-99
Commento
L'ottava appena trascorsa è partita male ed i Celtics sono arrivati alla partita della verità con la Spada di Damocle della vittoria a tutti i costi contro la diretta concorrente Philadelphia pena un forte rischio di vedersi recuperare il vantaggio accumulato nell'ultimo mese.
La vittoria contro Phila ha dato una decisiva accelerazione alle ambizioni celtiche di vincere l'Atlantic Division e proprio la recente vittoria contro Miami ne ha dato la matematica certezza. Ora che sono stati raggiunti i primi due obiettivi, play-off e primo posto di Division, le tre partite rimanenti possono portare al raggiungimento di un terzo obiettivo, ovvero un record migliore per avere il fattore-campo favorevole al primo turno.
Questi primi tre obiettivi sono solo preparatori, dal quarto tutto inizia a farsi tremendamente più importante. Quest'obiettivo infatti vuole vedere i Celtics passare il primo turno di play-off, traguardo alla portata di Boston, ma che dev'essere preso con la giusta importanza. Se durante la regular season potevi permetterti di perdere anche 3-4 partite di fila senza causare un danno irrecuperabile, ora con i play-off non si può sbagliare nessuna partita se non si vuole partire subito in salita, rischiando di vanificare un anno di impegno e di sacrifici.
Durante la partita contro New Jersey l'allenatore Doc Rivers è stato espulso dopo 1 solo minuto e 41 secondi. È stata la sua seconda espulsione quest'anno e la più veloce di tutta la stagione di tutti gli allenatori. Dopo una protesta su un fallo in attacco chiamato a Walker, l'arbitro Tim Donaghy gli ha comminato un tecnico, subito seguito da un altro e conseguente automatica espulsione dopo che Rivers ha continuato a protestare. "Ce l'ha con me" è l'accusa di Rivers. Peccato che se fosse stato zitto non gli avrebbe comminato quel secondo tecnico.
Si avvicina la fine della stagione e si avvicina anche un verdetto che interessa molto a Ricky Davis: l'assegnazione del trofeo al sesto uomo dell'anno. Il giocatore si rende anche conto che il pubblico che segue l'NBA (quindi non vengono presi solo i tifosi Celtics) non lo ama molto e per questo titolo gli preferirebbe il rookie di Chicago Ben Gordon, ma lui sa che fortunatamente non è il pubblico che decreta il vincitore e ha ottime probabilità di vincere il premio.
In realtà Davis non è un sesto uomo: è un titolare mascherato da sesto uomo perché gioca tanti minuti quanti ne gioca un titolare e nei finali è sempre in campo. Se guardiamo il passato, tutti i vincitori del premio di sesto uomo dell'anno hanno giocato meno dei suoi 33 minuti per gara tranne nel 1984-85 quando un certo Kevin McHale ha vinto quel trofeo.
Si dice che Rivers non ami molto i rookies. Può essere anche vero, ma l'impressione che sta dando a Boston smentisce, almeno parzialmente, questa diceria. Non si spiegherebbe altrimenti il motivo per cui lascia il promettente e giovanissimo rookie Al Jefferson in campo quando vede che è in forma e sta giocando bene. Se non vuole i giovani l'avrebbe tolto dal campo non permettendogli di segnare 13 punti in 13 minuti contro Phila e ben 19 punti in 18 minuti contro Miami. Soprattutto la gara contro Miami è stata un'importante spartiacque. L'impressione generale è stata che Al abbia fatto un altro e decisivo passo in avanti nella sua maturazione.
Oltre ad aver segnato il suo massimo in carriera di punti, ha giocato con dimestichezza dominando sotto le plance e ha gestito bene la contrapposizione con Shaq senza avere timori reverenziali, e pensare che un anno fa al liceo il suo idolo era proprio Shaq. Non sempre gioca bene, ma quando lo fa dà l'impressione di poter dominare nel prossimo futuro. Gli serve continuità , migliorare nella difesa e maggiore concentrazione in attacco, ma il futuro è dalla sua parte. "Al è stato immenso" ha detto Pierce "non ha ancora capito il potenziale che possiede".
Con Payton non ancora perfettamente ristabilito, più importanza hanno i due giovani play, ma mentre West è stato anche impiegato come guardia, Marcus Banks ha visto incrementare i suoi minuti da play con buoni risultati "ha avuto alti e bassi, ma ora riesce a stare nel suo ruolo" dice Rivers "voglio che sia ancora più aggressivo, lo stimolo ogni giorno e quando ci riuscirà sarà un miglior play per noi".
Ora che la conquista dell'Atlantic Division è cosa fatta, Rivers stava pensando di dare un po' di riposo a qualche suo titolare, LaFrentz e Payton in particolare, ma riuscire ad avere un record maggiore della sesta, con conseguente fattore campo favorevole, è troppo importante e quindi, a malincuore, è costretto a lasciarli in campo, a meno che giocatori come Jefferson non diano prove affidabili permettendo a Rivers di far rifiatare più del solito i giocatori citati.
Importante ed onesta riflessione di Antoine Walker sulla squadra: "dobbiamo cercare di controllare il nostro destino, è importante per noi vincere le gare e giocare bene così possiamo costruire l'affiatamento prima dei play-off. Dobbiamo avere il vantaggio del campo perché (il primo turno) è probabile che sia l'unico turno che riusciremo a conquistare". Più onesto di così.
È evidente che Walker è cambiato, ora è più maturo e sa cosa deve fare e cosa non fare, sia in campo (penetra ogni volta che può, anni fa invece spesso tirava solo da tre) che fuori dal campo (se un giovane lungo sta giocando bene accetta senza problemi di giocare di meno per fargli fare esperienza). Il suo ritorno è stato un valore aggiunto importante, prova ne è il bilancio dal suo arrivo: 17 vittorie e 7 sconfitte, che equivale ad un record del 70,8%, esattamente la percentuale di Miami, leader dell'Eastern Conference. C'è da essere ottimisti per la prossima stagione.
Infortuni
Ricky Davis è stato alle prese con il dito indice della mano sinistra, ma non ha avuto nessuna ripercussione sul suo rendimento in campo. La slogatura del pollice sinistro di Delonte West invece ha dato molte preoccupazioni dopo quello che ha passato ad inizio stagione con la mano destra, per questo ha lasciato lo spot di titolare ad Allen. "Non è incline agli infortuni" dice di lui Rivers "è proprio sfortunato". Al momento l'allarme sembra rientrato ed il giocatore ha anche giocato qualche minuto nelle ultime partite.
Antoine Walker è tornato dall'infortunio, però "non è al 100%, ma si muove meglio ogni giorno" commenta Rivers sul suo recupero, anche se non riesce a fare le cose che sa "penso che abbia bisogno di giocare, nella sua mente". Durante la settimana il giocatore ha incrementato il suo rendimento ed ora pare vicino al suo massimo.
Curiosità
Gli allenatori, come si sa, le provano tutte per stimolare i propri giocatori a dare di più. Doc Rivers ne ha studiata una: quando un giocatore segna un buon tiro, ruba palla, prende un buon rimbalzo, Rivers urla ai suoi giocatori "yes, sir", ovverosia "sissignore" come si usa dire in campo militaresco, ed applaude con le mani. È difficile dire se un comportamento del genere possa produrre buoni risultati, ma la cosa certa è che i giocatori preferirebbero un approccio più da "in your face", tipo il salto e contemporaneo contatto col corpo in volo. Vedremo se ci saranno sviluppi o novità .
I Celtics hanno la possibilità di pareggiare il record di 28 partite vinte della lontana stagione 1992-93 se riusciranno a vincere la prossima partita contro New Jersey. Dal 1993 non sono più riusciti a vincere più di 28 gare in casa.
Dopo il tiro vincente di Paul Pierce nella gara contro Miami, gli Heat hanno sbagliato il loro attacco e hanno fatto fallo a Pierce con soli 0,8 secondi al termine, con 1 solo punto di vantaggio per i Celtics. Dopo aver segnato il primo, Rivers ha ordinato a Pierce di sbagliare il secondo libero per far perdere tempo agli Heat pensando che il successivo rimbalzo portasse via molto tempo, ma sono passati soltanto due centesimi di secondo permettendo agli Heat d'impostare un'altra azione, poi non finalizzata. Rivers dopo la partita ha detto che Pierce avrebbe dovuto segnare quel secondo tiro libero. No comment.
Appuntamenti e classifiche
Rimangono solo 3 partite per concludere il pacchetto di 82 incontri stagionali:
domenica a Toronto
martedì a Cleveland
mercoledì in casa contro New Jersey
Si potrebbe dire che la prima partita è la più facile del lotto, mentre le altre due sono più impegnative, ma ampiamente alla portata dei Celtics. A questo punto però il risultato conta meno, visto che la vetta della Division è acquisita, rimane in ogni caso sempre utile poter raggiungere anche il terzo obiettivo, quindi è facile che Rivers voglia mantenere alta la tensione, anche perché manca solo una settimana alla partenza dei play-off.
Risulta utile quindi andare a vedere chi sarà l'avversaria più probabile, perché al momento le squadre potenzialmente in grado di arrivare seste sono ben quattro. La più probabile e quella che è sesta in questo momento è Indiana, alla quale le si può attribuire un buon 40% di probabilità . Segue Washington, attualmente quinta ma molto vicina ad Indiana; per loro un 30% di probabilità . Le altre due sono Chicago e Philadelphia, ma attribuiamo rispettivamente un 10% ed un 20% perché la prima è attualmente molto in forma e dubitiamo che perda molte delle 3 partite che le rimangono.
La regular season terminerà mercoledì prossimo e poiché i play-off inizieranno il venerdì successivo, questo è l'ultimo report con cadenza settimanale. Verrà redatto come di consueto un report alla fine di ogni serie e dei commenti alle partite inseriti in un progetto più ampio. Fra qualche giorno saprete di più, nel frattempo possiamo solo attendere per vedere quale avversaria incontrerà i Celtics fra una settimana.