Ben Gordon è stato spesso decisivo per i Bulls
Quest'anno l'attesa per i rookies era molto alta, d'altronde dopo l'annata incredibile dello scorso anno (Lebron,'Melo, Wade, Bosh ecc.) ci si aspettava un'altra stagione piena di talento.
Il livello non è stato proprio lo stesso, ma di certo non ci possiamo lamentare perchè sono in molti che si sono comportati bene e hanno dimostrato di poterci stare in questa lega, e anche in maniera egregia.
Con la regular season agli sgoccioli proviamo ad analizzare quali giocatori al primo anno hanno dimostrato di meritarsi il posto.
1- Ben Gordon
Decisamente il migliore. Non solo per le cifre più che buone (15.1 punti 2.6 rimbalzi 2.0 assist ) ma per un rendimento globale che ha stupito un po' tutti data l'incertezza sulle sue possibilità di giocare tra i pro in modo convincente.
Per la guardia dei Bulls con passaporto inglese (nato a Londra ma subito trasferitosi a New York) le caratteristiche di gioco fondamentali vedono nell'atletismo, nel tiro e nell'uno contro uno i suoi punti di forza; se raddoppiato, sa passare bene la palla, pur non essendo un playmaker naturale.
I miglioramenti dovrebbero avvenire in difesa dove sia per le condizioni fisiche che per un fatto di mentalità , in alcuni momenti sembra spegnere la luce, cosa non permessa ad un giocatore di Scott Skiles. Probabilmente uno tra i candidati più seri al trofeo di matricola dell'anno visto anche il fatto che i suoi Bulls hanno disputato una grande stagione e sono ammessi nella post-season.
2- Emeka Okafor
Una delle poche note positive dei nuovi Bobcats. L'ex Huskies (compagno di squadra di Gordon al college di Uconn) ha collezionato cifre molto interessanti (15.3p 10.8r 0.9a) che lo candidano per il titolo di rookie dell'anno nonostante il record orribile della sua squadra.
Altleta molto interessante per la capacità di salto e per il tempismo con cui li esegue, spesso per andare a stoppare qualche attaccante, uno dei suoi pezzi migliori.
In attacco è sembrato molto migliorato rispetto al college anche se dovrebbe sviluppare una maggiore quantità di movimenti spalle a canestro. La visione di gioco non è quella di una star ma questo lo si sapeva. La difesa è il suo punto di forza: esagerando un po' si può parlare di lui come di un Ben Wallace con più punti nelle mani. Può crescere ancora in termini tecnici e tattici. Il vero problema è la schiena, spesso dolorante…
3- Dwight Oward
Prima scelta dello scorso draft da parte degli Orlando Magic direttamente dall'High School. Doti incredibili vista l'età , mani dolcissime, grinta da vendere, ottimo rimbalzista e buonissimo stoppatore. Il talento c'è e se regge alle pressioni può diventare un potenziale uomo da 20+10 ogni sera.
Le sue cifre personali parlano di 11.5 punti per gara 10.1 rimbalzi e 0.9 assist: non grandissime ma buone come inizio di una carriera che si prospetta come lunga e ottima. Giocatore non egoista che si adatta anche al ruolo di co-star dietro a Steve Francis, ottimo ragazzo anche fuori dal campo, molto religioso"
4- Luol Deng
Deng è stato scelto con il numero 7 dai Suns e poi girato ai Bulls. Da subito non si è capito quale fosse il suo vero ruolo. Se da 4 non aveva la fisicità giusta, da 3 non aveva un tiro da fuori continuo. Lavorando è riuscito a migliorare il tiro e piano piano è diventato una pedina fondamentale nell'attacco di Chicago.
Ragazzo Sudanese molto dedito al sacrificio, ama giocare nei pressi dell'area pitturata anche se la maggior parte delle volte le sue azioni partono da fuori area per andare in avvicinamento a canestro. Buono come rimbalzista, sopratutto in attacco, nel sistema dei Bulls è sembrato essere a proprio agio. Per lui ci sono 11.7 punti 5.3 rimbalzi 2.2 assist anche se di sicuro nei prossimi anni nella Lega per lui e le sue cifre ci sarà una forte impennata dato il grande talento di cui dispone.
5- Andre Iguodala
Il prodottto di Arizona è uno tra i preferiti di tutti gli addetti ai lavori non solo tra i rookie ma tra tutti i giocatori NBA. Scelto con il numero 9 da Philadelphia è sembrato adattissimo a giocare a fianco di Iverson perchè non è un giocatore egoista ma un atleta in grado di schiacciare in faccia a tutti quando vuole, ma che ha soprattutto nella difesa il suo punto di forza.
Ottimo difensore (già adesso uno tra i primi 10 della lega) con braccia lunghe che a dispetto delle cifre non esaltanti (8.8p 5.7r 2.9a) è più utile di quanto sembri.
Buono anche come rimbalzista e come assist man, la sua specialità è intercettare palloni sulle linee di passaggio. Come impatto forse il migliore del draft, per lui il prossimo anno potrebbe essere quello dell'esplosione.
6- Josh Smith
Scelto con il numero 17 dagli Atlanta Hawks è senza dubbio il migliore talento atletico di tutto il draft e la vittoria alla gara delle schiacciate lo conferma in pieno. E' in grado di battere l'uomo uno contro uno ed è un buon rimbalzista, ma la capacità di concentrazione nel corso di una partita ancora latita.
Se poi riuscisse a mettere il tiro da 3 con continuità potrebbe veramente diventare il nuovo Tracy McGrady (giocatore a cui è stato più volte comparato) anche se la strada da fare è ancora tanta. Quando e se questi miglioramenti avverranno, allora potremo parlare di un All Star.
7- J.R. Smith
Scelto subito dopo il suo omonimo Josh, J.R non è esclusivamente un atleta spaventoso ma anche un ottimo tiratore da oltre l'arco. Purtroppo non difende come dovrebbe e potrebbe, e deve anche perfezionare il tiro dalla media. Comunque una buona scelta con la diciottesima chiamata assoluta. la squadra purtroppo è quella che è, ma dopo la partenza di Baron Davis deve dimostrare di essere un leader e prendere le redini del gioco. Si prevede un buonissimo futuro tra i pro.
8- Nenad Krstic
Anche se il giocatore è effettivamente acerbo e tutto da costruire per un futuro nella lega, Nenad ha dimostrato di poterci stare nella NBA sfornando anche alcune prestazioni da urlo. Fortunatamente gioca con un certo Jason Kidd: tutto ciò che deve fare è essere bravo a sfruttare le palle che il play di Oakland gli concederà .
Per lui se migliora sulla tecnica in post e sul tiro a pochi metri dal canestro è assicurato un futuro nella lega, non da assoluto protagonista ma da giocatore solido e utile come confermano le sue cifre: 9.8 punti 5.2 rimbalzi 1.0 assist.
9- Al Jefferson
Il giovane della Prentiss High School ha dimostrato di sapersi opporre alla forza fisica dei pariruolo della NBA. Al, che all'High School teneva una media punti di 42.6, di certo ha capito che gli avversari in NBA non sono proprio gli stessi ma è riuscito ugualmente a tenere botta.
I Celtics sono soddisfatti di lui, anche se si aspettano la definitiva esplosione già dal prossimo anno. Giocatore fondamentalmente da post che però secondo molti è anche in grado di giocare fronte a canestro. Talento strabordante, per lui 6.6 punti 4.5 rimbalzi 0.3 assist.
10 – ???
Per la scelta numero dieci lascio uno spazio vuoto dato il grande numero di giocatori che possono meritarsela: Jameer Nelson, Tony Allen, Sebastian Telfair, Delonte West, Anderson Varejao, Matt Bonner, Beno Udrih fra questi.
Pur senza avere il talento unico della classe di rookie '03-'04, l'annata è stata molto positiva, e questi giovani leoni sapranno rappresentare degnamente la NBA negli anni a venire!