Jeff Fisher sta pensando se rinforzare l'attacco oppure la difesa con la sesta chiamata assoluta.
Lo scorso anno la Afc South è stata vinta con tranquillità dagli Indianapolis Colts ed ha visto sensibili miglioramenti da parte dei Texans, che con qualche aggiustamento hanno il potenziale per fare i playoffs anche dall'anno prossimo. Si attende una conferma della buona annata dei Jaguars, anche se alla lunga la squadra si è ritrovata senza fiato, ed una sostanziosa ricostruzione attende i Titans, che si sono privati di quasi tutti i loro pezzi migliori.
Indianapolis Colts
Indy, per il secondo anno consecutivo, ha subito la maledizione di Foxboro uscendo battuta ad un passo dal traguardo tanto voluto da Manning, quel Super Bowl che lui vuole conquistare assolutamente. Ma con un attacco del genere, così esplosivo e pieno di opzioni, cosa si può fare ancora? I margini di miglioramento sono da farsi principalmente nel settore difensivo, dove la squadra ha i maggiori difetti, non avendo elementi in grado di fare quelle giocate che a volte spezzano in due la partita; i Colts, infatti, hanno vinto tantissimo solamente perché hanno segnato più degli altri, non certo perché la loro difesa abbia giocato delle partite superlative.
La situazione del mercato nella città dell'Indiana è stazionaria, in quanto sono stati persi elementi come il tight end Marcus Pollard, la guardia offensiva Rick DeMulling e la safety Idrees Bashir e le situazioni di Rob Morris e Jim Nelson, free agents senza restrizioni, non hanno un futuro chiaro.
Se dunque Pollard e DeMulling possono essere sostituiti da Dallas Clark e da Jake Scott, quinta scelta del 2004, nelle altre posizioni si possono intravedere aree scoperte, da colmare con l'imminente draft visto che i free agents più in vista erano inavvicinabili per la poca flessibilità salariale del team.
Indianapolis disporrà , al primo giro, della 29ma scelta assoluta e quindi non potrà assicurarsi uno dei talenti di cui tanto si parla in questi giorni, ma può comunque prendere un ottimo giocatore vista la molta disponibilità nei ruoli chiave per la squadra.
La cosa certa è che i Colts spenderanno la loro chiamata per un giocatore difensivo, visto che le aree di cornerback anzitutto e di linebacker e defensive tackle in secondo luogo sono quelle dove urge aiuto. Tra i prospetti che potrebbero essere presenti a quel punto delle chiamate c'è Justin Miller, che è un giocatore abbastanza fisico e dotato di una velocità molto interessante e che verrebbe utile anche come ritornatore di calci. Miller potrebbe essere la risposta a lungo termine ai cronici problemi delle secondarie di Indy, in quanto in possesso di istinto per le grandi giocate, quelle necessarie per cambiare l'inerzia di quelle partite che i Colts hanno perso per continui errori propri.
In alternativa si può considerare valida anche la scelta di Marlin Jackson, prospetto di Michigan che ha accumulato esperienza ad alti livelli essendo proveniente dalla Big Ten e che ha lavorato bene negli allenamenti individuali per far fuggire tutti i dubbi sul suo infortunio al polso di qualche tempo fa; la terza ipotesi riguarda invece Bryant McFadden di Florida State: confrontato con i pari ruolo, McFadden è alto e grosso ed aggiungerebbe una necessaria fisicità al reparto che negli ultimi tempi ha trovato risposte concrete nel solo Mike Doss.
La scelta potrebbe anche cadere su un difensive tackle o un linebacker, ma difficilmente il management metterà questi due ruoli davanti alle esigenze urgenti della secondaria.
Se però così dovesse essere verrebbero buoni i nomi di Shaun Cody, abile sia da end che da tackle, oppure di DeMarcus Ware, che potrebbe essere adattato come linebacker e che potrebbe sfruttare i raddoppi su Freeney per mettere le mani spesso e volentieri sul quarterback avversario essendo bravo nella pass rush.
Houston Texans
Houston è una squadra in netta crescita che sta maturando assieme al suo quarterback David Carr, ed al talento di cui il front office l'ha circondato.
L'unico movimento di mercato di rilievo dei Texans è stato il taglio di Jamie Sharper, prontamente sostituito da Morlon Greenwood arrivato da Miami e le esigenze della squadra non sono poi molte.
Houston sceglierà con la posizione n. 13, dando modo alla squadra di aggiungere un elemento di grande valore ad un gruppo che sembra avere imboccato la strada giusta per cominciare a dare le prime soddisfazioni a Dom Capers.
Il problema principale emerge da una statistica: David Carr ha preso in questi tre anni un sacco di botte. La necessità che emerge è quella di un uomo di linea offensiva ed i due prospetti che potrebbero fare al caso dei Texans sono Alex Barron e Jammal Brown.
Barron ha avuto paragoni a dir poco lusinghieri essendo stato comparato a Walter Jones dei Seahawks, semplicemente il miglior tackle offensivo degli ultimi anni. Barron è atletico e mobile e potrebbe essere quello che Toni Boselli non è mai stato per Houston per questioni di infortunio, ovvero un giocatore-franchigia sul quale investire questa scelta così alta, un giocatore che può proteggere il quarterback per i prossimi 10 anni dandogli il tempo di lanciare ed aumentare le potenzialità di un attacco del quale gli avversari dovrebbero cominciare a preoccuparsi.
Brown è stato per anni il miglior giocatore della migliore linea offensiva del college football, quella di Oklahoma, ed è fresco vincitore dell'Outland Trophy, riservato al miglior uomo di linea offensiva e difensiva. Anche Brown come Baron è atletico e mobile ed è valido nei blocco dei blitz avversari come anche nell'aprire la strada alle corse, cosa che Domanick Davis gradirebbe molto.
In alternativa la scelta potrebbe essere orientata sulla difesa, vista la mancanza di un defensive end e di un tackle data dal fatto che Gary Walker e Seth Payne sono ambedue sopra la trentina e non sono risposte a lungo termine.
I nomi appetibili sarebbero quelli di Travis Johnson, uscente da Florida State e dotato di parecchia forza fisica o quello del linebacker Derrick Johnson, che però ha guadagnato stima e considerazione al punto che dovrebbe andarsene tra i primi 10 scelti.
Alla fine è pensabile che la dirigenza terrà duro un altro anno con la linea di difesa attuale e sceglierà qualche alternativa nei giri successivi per sviluppare qualche giovane e farlo entrare in rotazione un po' alla volta, lasciando la tredicesima scelta assoluta a garanzia dell'incolumità di David Carr.
Jacksonville Jaguars
I Jaguars hanno sorpreso molto lo scorso anno e sono stati in lotta per i playoffs fino alla penultima settimana di regular season, grazie alla crescita di Byron Leftwich e della difesa, e grazie a qualche partita vinta sul filo di lana.
I Jags sono stati i più attivi sul mercato rispetto alle rivali divisionali aggiungendo Reggie Heyward, Marcellus Wiley e Tony Williams ad una linea che conta già sulla coppia John Henderson-Marcus Stroud; Heyward ha giocato molto bene nelle ultime due stagioni risultando uno dei migliori ends a disposizione dei Broncos con un alto numero di sacks messi a segno, mentre Wiley e Williams vengono il primo da una stagione deludente in assoluto a Dallas ed il secondo da una buona stagione a Cincinnati terminata anzitempo per l'infortunio ad una gamba.
Altre aggiunte sono state fatte nelle secondarie, dove sono arrivati Terry Cousin e Kenny Wright i quali rimpolpano un reparto che ha perso via free agency Juran Bolden in direzione Tampa Bay e che schiera ipoteticamente come titolari Rashean Mathis e Kiwaukee Thomas vista la rinuncia a Dewayne Washington.
Proprio questo reparto ha necessità di un giocatore in grado di fare giocate importanti, in quanto il solo Mathis sembra essere un elemento futuribile, per cui è pensabile che il team decida di puntare la scelta n. 21 su un cornerback.
Un nome interessante per Jacksonville sarebbe quello di Carlos Rogers, dotato di una buona forza per effettuare i contatti (jam) con il ricevitore entro le prime 5 yards ed ha anche capacità di girarsi velocemente e seguire il proprio uomo standogli addosso.
L'altro nome che potrebbe interessare ai Jags è quello di Justin Miller, il quale ha istinto per anticipare il receiver avversario ed è in grado di fare quelle giocate che tanto piacciono ai defensive coordinators, aiutato da una buonissima velocità di base e da buone doti in coverage.
Essendo la disponibilità di corners assai generosa quest'anno, potrebbe anche essere il turno di Brandon Bowner, ex-junior di Oregon State, che ha statura interessantissima (6-4) e buona taglia fisica, abbinate ad un buon atleticismo.
L'altra opzione dei Jags è la scelta di un defensive end nel caso Wiley fallisse miseramente ripetendo la stagione di Dallas. In questo caso servirebbe un elemento da affiancare come starter a Heyward, ed i nomi che potrebbero attrarre la franchigia della Florida sono più di qualcuno.
I tre nomi da abbinare alle esigenze dei Jags sono quelli di David Pollack, Erasmus James e Justin Tuck. Pollack, prospetto da Georgia, ha messo su numeri stuzzicanti nei suoi anni al college e si è fatto un nome grazie alla pass rush ed alla preoccupazione che creava all'avversario ogni qualvolta scattava dalla sua linea, anche se molti hanno segnalato la sua statura leggermente bassa (6-3) e la poca velocità di cui dispone, elementi che il giocatore ha cercato di compensare con forza bruta ed istinto per il qb opposto.
Erasmus James è invece un prospetto da Wisconsin che ha perso tutto il 2003 per infortunio, ma si propone come uno dei migliori ends disponibili in questa tornata di scelte, grazie al suo gioco tendente al dominante anche se con qualche dubbio sulla durabilità futura; Justin Tuck ha lavorato sodo e si è ingrossato senza perdere la velocità e l'abilità atletica che lo hanno contraddisitinto e fatto diventare il leader ogni epoca per sacks effettuati a Notre Dame.
Se i Jags decidessero di andare con il cornerback al primo giro, riusciranno sicuramente a prendere un buon defensive end anche al secondo: potrebbe infatti essere ancora disponibile Matt Roth di Iowa, molto buono nella pressione in pass rush che darebbe senz'altro una mano e potrebbe dire la sua nella stagione ventura.
Tennessee Titans
I Titans hanno fatto a pezzi il loro roster a causa della critica situazione salariale, ed hano risparmiato un bel po' di soldi per assicurarsi spazio di manovra per gli anni a venire.
Da quest'anno non ci saranno più Andre Dyson, Samari Rolle, Derrick Mason, Kevin Carter, Fred Miller, Robert Holcombe, Eddie Berlin, Joe Nedney e Carlos Hall, da poco trasferito a Kansas City.
Non avendo operato nessuna acquisizione tra i free agents, i Titans hanno solo l'imbarazzo della scelta sul giocatore da chiamare con la sesta posizione assoluta, avendo grandi buchi sia in attacco che in difesa.
In un primo tempo sembrava che il team seguisse un ricevitore di primo impatto alla Mike Williams o alla Edwards, ma la perdita di entrambi i corners titolari fa pensare all'acquisizione di un defensive back in grado di dare delle risposte da subito.
Il nome che si fa insistentemente è quello di Antrell Rolle, che nei giorni scorsi ha effettuato un provino per i 49ers e del quale non si conosce la disponibilità alla sesta chiamata, che di certo se fosse disponibile andrebbe verso di lui.
Rolle ha buonissima taglia fisica, è forte, non ha velocità straordinaria ma sa andare in blitz dalla sua posizione, inoltre può essere il playmaker, il primo pezzo di ricostruzione di questa decimata difesa.
Al nome di Rolle è costantemente avvicinato quello di PacMan Jones, il secondo (primo per alcuni) miglior cornerback disponibile: Jones ha più velocità rispetto al collega ed anche se non ha né statura né peso dalla sua, gioca con un'intensità molto forte e può tornare utile come ritornatore di calci nei primi due-tre anni di carriera.
Dando per scontata l'assenza di Edwards alla posizione n. 6, l'alternativa sarebbe quella di vivacizzare l'attacco con la scelta di Mike Williams, ricevitore alto e potente capace di grandi cose soprattutto nella redzone, dove la sua presenza aprirebbe dei varchi alle corse di McNair, che tornerà al suo posto nel 2005 per la gioia di tutti i tifosi del football.
Il secondo giro impone ai Titans di dover scegliere proprio un wide receiver qualora optassero per la difesa con la prima chiamata. Il reparto, oltre a Mason, ha perso anche Darrell Hill, e si trova con soli tre elementi attualmente sul roster.
A quel punto del draft potrebbero essere liberi prospetti come Roddy White, ex UAB, che al college aveva una media di 19 yards a ricezione, oppure come Mark Clayton, che potrebbe scivolare al secondo giro per via della statura non eccelsa, abbinata però a due mani sicurissime e ad una velocità impressionante.
Da non escludere l'alternativa di un defensive end, con la potenziale acquisizione del pass rusher Matt Roth a dare una mano ad un reparto che attualmente vedrebbe titolari Travis LaBoy e Bo Schobel, scelti ambedue nel 2004 che devono provare di valere lo spot da titolare.