Steve Francis, croce e delizia dei Magic…
Se fosse un libro sarebbe: "Lo strano caso del Dottor Jekill e Mr. Hyde"di Stevenson. Se fosse un film sarebbe “Face Off” di John Woo. Ma questa non è un film, questo non è un libro, questa è la realtà . 8 marzo 2005, Orlando, Florida: gli Orlando Magic perdono in casa contro gli Indiana Pacers per 108-84. Da quel momento niente sarà più come prima"
Niente paura (eh?), non sono diventato l'autore dei testi di Carlo Lucarelli per BluNotte, ma effettivamente la caduta libera di Orlando dopo tale data assume i contorni del giallo.
4-10 è l'inquietante record della franchigia della Florida nelle ultime 14 partite giocate, cifre sinistramente somiglianti a quelle della disastrosa scorsa stagione.
Se fino a un mese e mezzo fa l'approdo alla postseason sembrava scontato ora la situazione non è così semplice: in virtù di tale crollo ora i Magic sono impegnati nella lotta per l'ottavo posto insieme a Philadelphia che da metà febbraio ha messo un Webber in più nel motore e con i Nets della coppia Kidd-Carter. Una lotta che si annuncia senza quartiere e senza esclusione di colpi
Ma cosa è successo agli Orlando Magic?Fino a poco più di mese fa giravano a meraviglia, poi improvviso l'eruzione che ha sepolto 4 mesi di duro lavoro e senza scosse telluriche premonitrici.
Che uno dei motivi sia il G. M. Weisbrod, tanto elogiato(e comunque giustamente) in sede di draft e di scelte estive?Weisbrod aveva fatto un ottimo lavoro al draft pescando Dwight Howard e Jameer Nelson, due giovani che stanno comunque ben figurando nonostante tutto, anche se l'ultimo sta avendo non pochi problemi con il nuovo coach Chris Jent(ma ci torneremo tra poco); aveva ottenuto il massimo dalla cessione del suo uomo franchigia T-Mac; era riuscito a firmare Turkoglu che si è rivelato prezioso sesto uomo ma soprattutto era riuscito a recuperare Grant Hill dopo un calvario di anni per via della caviglia ballerina.
Tutto bene, tutto perfetto direte: e invece lo spirito di Isiah Thomas dev'essersi impossessato di lui nel momento in cui ha deciso di concludere la trade-Mobley, ottenendo in cambio un giovanotto di belle speranze di 36 anni logorato dalle tante battaglie contro i Lakers e da una moglie, la terribile signora Jackie, che definire gelosa è un eufemismo, che risponde al nome di Doug Christie.
Una trade sconsiderata: Weisbrod aveva preso Christie perché "Cuttino l'anno prossimo sarebbe comunque andato via per niente, ora invece abbiamo ottenuto Doug che ci darà la difesa che serve a questa squadra". Questa difesa tanto richiesta per ora non si è vista.
Immaginate la faccia di Francis quando ha saputo che il suo compagno di backcourt preferito era stato ceduto! Stevie "Wonder" era partito veramente bene a inizio stagione, deciso a contraddire tutti i suoi critici, la partenza di The Cat è stato da lui visto come un voler separare la coppia di proposito. Già Francis è uno che coinvolge poco i compagni, figurarsi se gli viene fatto un torto!
Da quel momento Francis non è stato più lo stesso e ha iniziato a spadellare a ogni partita con percentuali inguardabili, fino a farsi sospendere per 3 partite per aver preso a calci un fotografo(avete capito bene…).
Grant Hill e Dwight Howard stanno facendo del loro meglio ma il secondo deve migliorarsi in attacco perché a rimbalzo continua a confermare le belle promesse di inizio stagione e sarebbe un peccato non sfruttare appieno un lungo così giovane e futuribile.
The next MJ invece si è infortunato per il resto della stagione e proprio ora che il gioco si è iniziato a fare duro lui smetterà di giocare, ma non per colpa sua ma di un fisico come il suo talento, cristallino.
Dato che Christie in quintetto non ha diritto di cittadinanza chi parte in G?Fino quando Johnny Davis è stato in sella a partire in G era Jameer Nelson con risultati ottimi, ma da quando sulla panchina siede Chris Jent l'ex guardia di St. Joseph si accomoda in panca e gioca poco perché il suo posto è stato preso da DeShawn Stevenson a cui finalmente vengono concessi minuti per esplodere in schiacciate terrificanti. Ciò che non è molto chiaro è il motivo dell'ostracismo nei confronti di Jameer Nelson, ma sono tante le cose che non quadrano in questa strana stagione degli Orlando, quindi una più, una meno"
Turkoglu, il sesto uomo di lusso, ha concluso la stagione per infortunio e priva coach Jent di un'arma importante per questo momento cruciale della Playoff Race. Il turco sembrava finalmente tornato ai livelli di Sacramento dopo l'annata infelice a San Antonio ma questo infortunio ne blocca il prosieguo della stagione.
Il calendario sembra dalla parte dei Magic comunque perché affronteranno avversari già sazi, anche se sono senza Hill e Turkoglu, sta a loro sfruttare questa occasione per tornare ai Playoff dopo aver dilapidato un vantaggio consistente. Attualemente sono noni nella conference, a pari merito con New Jersey a una partita di distanza da Philly.
Riusciranno a centrare il tanto agognato ottavo posto? Lo scopriremo nella prossima puntata"