T-Mac e i Rockets sono ormai ad un passo dai playoffs
Con dieci partite ancora da disputare, la griglia dei playoffs sta lentamente iniziando a prendere forma e, salvo disastrosi scivoloni da qui alla fine, con tutta probabilità i Rockets dovrebbero finire la regular season al quinto o sesto posto della Western Conference, andando così a scontrarsi con una tra Dallas o Seattle al primo turno.
La corsa per la quarta posizione che, ricordiamolo, avrebbe dato a Houston il vantaggio del fattore campo è ormai pura utopia, visto che i Mavericks guardano dall'alto con quattro gare di vantaggio.
Intanto, tra i giocatori, c'è chi non può fare a meno di dare un'occhiata alla classifica: "Ci guardo ogni giorno - dice Jon Barry - non puoi farne a meno e inizi a fare i tuoi calcoli immaginando dove finiremo la stagione regolare, contro chi ti piacerebbe disputare i playoffs.
Alla fine potremmo chiudere tra la quarta e l'ottava posizione anche se sarà quasi impossibile recuperare lo svantaggio da Dallas, secondo me finiremo quinti".
Le ultime due sfide con i cugini texani sono state vinte dai Razzi ma nell'ultimo incontro, svoltosi al Toyota Center il 6 marzo scorso, mancavano all'appello Novitzki, Finley e Dampier e dunque la vittoria può essere presa in considerazione soltanto fino ad un certo punto.
"Per noi sarà lo stesso - commenta T-Mac - non vorresti mai affrontare una squadra come San Antonio ma sarà lo stesso eccitante in ogni caso e noi saremo pronti, per un volo di 3 ore e mezza verso Seattle come per uno di 45 minuti verso Dallas".
Chi non vuole ancora dare per scontata la qualificazione alla post season, è, come da prassi, Jeff Van Gundy, il quale sa che proprio adesso è fondamentale tenere alta la tensione per evitare che venga gettato alle ortiche quanto di buono fatto finora dal gruppo
"Prima ci voglio arrivare. No, davvero se guardi al calendario vedrai che giocheremo quattro delle nostre ultime dieci gare contro Seattle e Phoenix. L'unica squadra che mi interessa in questo momento è la nostra. Io penso solo a vincere, non guardo ai numeri".
L'ultimo passo falso di Houston, la sconfitta contro i derelitti New Orleans Hornets, bruciando un vantaggio di 18 punti, dimostra come il team purtroppo possa ancora andare in corto circuito, con buona pace degli insegnamenti di Van Gundy e delle brutte figure rimediate nel recente passato.
"We had a bad night in the office" - ha commentato Mt. Mutombo - certo è che stanotte contro i Suns bisognerà scendere in campo con ben altra intensità onde evitare di scottarsi al sole di Phoenix. Tre settimane fa a beccarsi una scottatura fu in realtà la squadra di D'Antoni, 127 a 107 per Yao e compagni dunque la voglia di rivincita dei primi della classe sarà uno dei fattori da cui Houston dovrà guardarsi, anche considerando che la presenza della Grande Muraglia è in dubbio, causa il riacutizzarsi di un infortunio patito nelle scorse settimane.
Yao ovviamente è il punto di riferimento sotto i tabelloni anche se viene sempre da chiedersi come un giocatore della sua stazza raccolga solo 8, 3 rimbalzi di media a partita.
Manca poco ai playoffs e i Rockets, volenti o nolenti, devono mettersi sulla pista di decollo!
Stay tuned!