A Paul Pierce è tornata la grinta dei momenti migliori
Senza Walker non sarebbe mai stato possibile chiudere positivamente questa settimana. Non solo il suo gioco è importante per la squadra, ma soprattutto la sua leadership e la sua carica positiva elettrizzano tutto l'ambiente, soprattutto Pierce. A Boston s'inizia a pensare in grande, forse troppo per quest'anno, ma è un segnale che la stagione può finire molto bene.
Risultati
Minnesota Timberwolves @ Boston Celtics 99-97
Atlanta Hawks @ Boston Celtics 91-95
Detroit Pistons @ Boston Celtics 113-115 OT2
Commento
"Era pronto, The Truth è tornato, è bello vederlo". Parola di Walker.
Per chi non lo sapesse, The Truth, la verità , è l'appellativo dato a Pierce.
Qualche numero esemplificativo di Paul Pierce: a gennaio 22 punti di media con il 44,7%; a febbraio 20,8 punti e ben il 47%; a marzo 22,8 punti ed una media migliore del 50%. Percentuali da centro, non da guardia. Nella gara contro Detroit ha letteralmente sollevato i Celtics e portati alla vittoria da solo nel secondo overtime. Quella non è stata una gara normale, ma una vera da play-off, visto che se la stagione finisse adesso e le due squadre superassero il primo turno di play-off, cosa più che possibile, si troverebbero di fronte in semifinale di Conference.
Ora Boston si ritrova con un giocatore che probabilmente entrerà nella Hall-of-Fame (Payton), un altro che è sulla strada giusta per entrarci (Pierce), un leader nato che è stato un All-Star e può tornare ad esserlo (Walker) ed un giocatore che non è mai stato un All-Star ma che ha intrapreso la strada per diventarlo (Davis). Tra di loro ci sono giovani di buone ed ottime prospettive e giocatori con l'esperienza giusta per andare avanti dopo le 82 partite di stagione regolare. Gli ingredienti per fare bene in questa stagione ci sono tutti.
Vincere ora o pensare al futuro? A Boston è una domanda che si stanno facendo molto in questa stagione. I movimenti del roster degli ultimi mesi possono disorientare, perché ad un osservatore disattento possono sembrare contradditori. In realtà una visione chiara c'è: si vuole fare tutte e due le cose.
Ringiovanire la squadra è una priorità , ora che è stato fatto (e si farà anche in futuro, se sarà possibile) bisogna dotare la squadra di elementi che possano portare la squadra più avanti possibile nei play-off. Anche e non solo per questo è arrivato Walker. Ai giovani serve sicuramente giocare, ma serve anche l'esempio dei veterani, cosa che per i lunghi non ha fatto Googs e che sta facendo ora Walker, e serve respirare l'aria dei play-off, affinché capiscano cosa vuol dire lottare per la sopravvivenza in ogni partita. Questo non lo si impara giocando 40 minuti in regular season, molto meglio 15-20 minuti nei play-off.
Dei giovani finora sembrava che Allen fosse il più pronto a giocare ad alto livello, ma le ultime settimane hanno fatto capire che forse il più pronto è Delonte West. Fino a poco tempo fa era un'incognita a causa del suo infortunio, ma ora sta giocando molto bene e durante le partite in cui Payton non ha giocato sembrava che il ritorno di Gary non fosse necessario tanto giocava bene West in relazione alla pochissima esperienza NBA che aveva il giovane play. I commenti di Payton su di lui sono a dir poco entusiastici e non facciamo fatica a dargli ragione avendolo noi visto in azione.
Il general manager Danny Ainge ha detto, riguardo a ritorno di Payton "era chiaro che Doc ed i giocatori volessero il ritorno di Gary" e lui li ha accontentati quando ha visto che anche per Payton il ritorno a Boston era gradito. Inoltre gli Hawks sono stati gentili nei confronti del giocatore a tagliarlo subito dopo lo scambio perché per essere eleggibili per i play-off bisogna essere in roster entro il primo di marzo.
Lo stesso Gary Payton è ottimista su cosa potranno fare i Celtics in questa stagione "molte squadre stanno ammettendo che Boston è una buona squadra e possiamo competere con le due maggiori formazioni dell'est". Questo vuol dire che secondo lui Boston può ambire a giocarsela ad armi pari per la finale di Conference. Secondo noi Payton è troppo ottimista, ma prendiamo la sua dichiarazione, la mettiamo nel cassetto e, se sarà il caso, la tireremo fuori nel momento opportuno.
Questa dichiarazione potrebbe essere anche presa come "una sparata delle sue", ma vediamo cos'ha detto il presidente della franchigia Wyc Grousbeck una settimana fa "penso che siamo una della maggiori otto squadre della Lega, la mia speranza è che possiamo fare qualcosa (di buono) quest'anno". Tra i primi otto vuol dire combattere ad armi pari per la finale di Conference. Le cose sono due: o Payton e Grousbeck si sono messi d'accordo (è come vedere Berlusconi e Prodi essere d'accordo su una cosa qualunque) oppure sotto sotto qualcosa c'è e nella Lega quasi nessuno lo ha capito. Ribadiamo il nostro scetticismo su un approdo in questa stagione alla finale di Conference, ma prendiamo anche questa dichiarazione e la mettiamo nel cassetto.
Dal ritorno di Walker molti, noi compresi, temevano che Al Jefferson avrebbe visto scendere il proprio minutaggio in modo drastico. Questa drammaticità non c'è stata, ma è fuori di dubbio che qualche minuto in meno in campo lo passa. Il problema è che non è tutta colpa di Walker "rifiuta di giocare in difesa" si lamenta Rivers "e si siederà in panca finché non difenderà ". Sarebbe opportuno che Big Al corregga velocemente questo difetto.
Infortuni
Effettuato un allenamento e verificato che non c'era nessun problema, Tony Allen è rientrato in campo contro Atlanta. Come prima partita ha giocato solo 15 minuti, ma l'importante è riprendere la confidenza della gara.
L'unico infortunato di questa settimana era Allen ed ora che è tornato l'infermeria è libera, sia da giocatori veramente infortunati, sia da giocatori messi in IL solo per non doverli tagliare. Il roster infatti per i Celtics si compone di 12 giocatori, esattamente quelli che possono entrare in campo ed Ainge riferisce che "a questo punto non vediamo motivi di prenderne altri".
La cosa interessante da rilevare è che dei giocatori più importanti della squadra quasi nessuno è stato infortunato. Pierce, Davis e Blount hanno sempre giocato, LaFrentz ne ha saltata una e Payton solo quattro. Poca fortuna hanno avuto i rookies, col povero West che ha marcato visita per molte settimane.
Col ritorno in campo di Allen, Ricky Davis è rientrato in panca a fare quello che sa facendolo molto bene: il sesto uomo, di cui è in piena lotta per il titolo annuale. "Ricky ci dà energia" dice Rivers "è per questo che è bello averlo dalla panchina".
Curiosità
Tutti sanno l'importanza d'avere un vero leader nel roster (che necessariamente non deve essere il migliore giocatore della squadra) ed i veri tifosi di Boston sanno che Antoine Walker è il leader che mancava alla squadra dai tempi di Larry Bird. 'Toine ha già iniziato a fare il proprio dovere.
Vediamo i fatti: durante la partita contro gli Hawks, Rivers ha tolto Pierce dal campo a 6,8 secondi dalla fine del primo quarto. Pierce esce dal campo arrabbiato e si siede in panca contrariato. "Non importa se non vuole uscire, era la fine del primo quarto e non aveva avuto nessun tipo di riposo. Erano passati 12 minuti ed aveva già due falli" ribatte Rivers.
Ecco che in questo momento entra in scena Walker: capisce l'attrito, si siede a fianco di Pierce e gli parla, calmandolo. "Paul è così, è sempre arrabbiato, ma quando vinciamo è la persona più felice del mondo. Tutto quello che devi fare è ascoltare quello che ha da dire, lo supererà (l'arrabbiatura), tornerà in campo e giocherà (al meglio)". Questo comportamento di Walker è forse più importante del contributo che può dare in campo.
Appuntamenti e classifiche
Ritornano le settimane piene con ben quattro appuntamenti:
domenica in casa contro Washington
lunedì a Charlotte
mercoledì in casa contro Toronto
venerdì a Houston
La partita più difficile è senza dubbio quella contro Houston, con le due stelle che possono avere la zampata vincente, oltretutto si gioca in trasferta. A parte questa partita, solo quella contro Washington può creare qualche problema, ma al momento Washington sta un po' segnando il passo, quindi una vittoria ci può stare. Per le altre due una sconfitta è difficile da pronosticare. Previsione quindi tutta approntata all'ottimismo per la prossima ottava.
La classifica dell'Atlantic indica i Celtics ancora ben saldi al comando della Division. Il vantaggio nei confronti di Philadelphia è di 3 lunghezze e come previsto sta aumentando. Boston sembra lasciarsi definitivamente dietro le spalle il 50% di vittorie, mentre Phila fatica a superarlo. In tutta la Eastern Conference Boston ha il sesto posto, ma ha tutte le possibilità di arrivare almeno terza, visto che ben tre squadre sopra sono molto vicine.
Mancano ancora poche settimane al termine della stagione regolare e 20 partite per Boston, la quale non ha ancora la matematica certezza di partecipare ai play-off, ma per il gioco che crea ed i risultati che offre non ci dovrebbero essere dubbi in una sua partecipazione.
Appuntamento alla prossima ottava.