Periodo di ritorni a Boston: dopo il mai dimenticato Walker, anche Gary Payton ha scelto i Celtics
Festa grande a Boston per il ritorno di Antoine Walker, tutti ad applaudirlo ed a felicitarsi, forse per dimenticare velocemente i dissapori di un passato ancora troppo recente; ora però Walker è diverso, si spera migliore. Ritorna anche Gary Payton e qui la meraviglia è grande visto quello che è successo la scorsa estate. Nel frattempo la striscia vincente è arrivata a quattro, mai così alta quest'anno.
Risultati
Boston Celtics @ Phoenix Suns 120-113
Los Angeles Lakers @ Boston Celtics 101-104
Charlotte Bobcats @ Boston Celtics 84-104
Commento
Antoine Walker è tornato e si sente. Si sente nell'aria, si sente sulla pelle, si sente nei risultati.
É già passata una settimana dal suo arrivo. Precipitatosi subito a Salt Lake City non appena avuta la notizia dello scambio, si è subito reso disponibile a giocare e da allora si sono disputati ben quattro incontri: tutti vinti.
Che possa essere un fulmine a ciel sereno non è assolutamente escluso, ma la nostra impressione è che si tratta di una svolta. Una settimana fa sembrava che i Celtics attendessero qualcosa che li sbloccasse. In questo report è stato ribadito molte volte che la squadra attuale ha le possibilità di ottenere buoni risultati fin da subito con ottime prospettive per il futuro. La giovane età media rende il presente costellato d'insidie legato alla mancanza d'esperienza in molti giocatori del roster. Ora si può modificare il verbo dal presente "rende" all'imperfetto "rendeva".
Le ultime quattro partite dicono che il presente è molto radioso. La squadra sembra come sbloccata, liberata dalla latente necessità di sapere come fare, perché le capacità ci sono, eccome. In pratica è come aver ridotto di un paio d'anni la necessità di apprendistato, tappa obbligata per chi non conosce l'ambiente NBA. "Il suo arrivo ci ha dato la scintilla" ha detto un raggiante Pierce "rende facile tutto il nostro lavoro, soprattutto il mio".
Walker ha offerto la sua esperienza, la sua tecnica, la sua carica agonistica, la sua leadership in perfetta simbiosi con Paul Pierce. La squadra ne sta giovando in maniera forse più alta di ogni rosea aspettativa, di questo non possiamo che goderne e nel valutare cosa potrà fare la squadra in questa stagione l'ottimismo cresce. I dettagli per la previsione della conclusione della stagione sono presenti nella sezione "appuntamenti e classifiche".
Se da un lato l'arrivo di Walker ha portato entusiasmo ed ottimismo, il suo arrivo è stato anche accompagnato da qualche incertezza. Nel precedente report sono stati elencati tutti i dubbi legati all'arrivo di Walker ed ora vediamo se qualcuno di questi ha creato qualche problema alla squadra. Avvisiamo che è una verifica parziale, nella quale si prende in considerazione un campione di partite molto basso, ma in genere il primo segnale è quello che conta e nessuno ci vieta di rifare questa verifica in futuro.
Gioco: una settimana fa dicevamo che i Celtics a Walker chiedono i rimbalzi, i punti e la presenza sotto canestro, ma non servono i tiri da tre. Com'è andata questa settimana? 4 contro i Suns, 2 contro i Lakers, 3 contro i Bobcats. Sono i tiri da tre tentati da Walker nelle ultime tre partite. Tutta un'altra cosa rispetto a due anni fa, quando 9 tiri li avrebbe fatti in un'unica partita. "Ho guardato il gioco di Philly la scorsa notte (2 marzo n.d.r.) e hanno preso 30 tiri da tre punti" commenta allibito. Il doppio segnale è chiarissimo: Walker non è un giocatore che entra in campo pensando solo a tirare da tre punti, ma probabilmente era l'allenatore che voleva che Walker tirasse così tanto. Inoltre non dimentichiamoci che Walker ha ottenuto tre doppie doppie dal suo arrivo e nell'ultima partita non c'è riuscito per soli due rimbalzi a causa di un minutaggio ridotto visto l'inconsistenza dell'avversario. Un segreto di questi ottimi risultati dei Celtics? Noi abbiamo visto Walker giocare principalmente sotto canestro, con movimenti classici da lungo: giro e tiro, penetrazioni, finta di tiro, appoggio e schiacciate in traffico. "Questa squadra (Celtics) ha bisogno di qualcosa di diverso da me (rispetto a quello che voleva O'Brien). Hanno bisogno di qualcuno in post che stoppi e prenda rimbalzi, hanno abbastanza ragazzi sul perimetro". Così ha fatto. OBIETTIVO RAGGIUNTO.
Giovani: ci chiedevamo se Walker toglierà spazio ai giovani ed auspicavamo di no. Allen è infortunato, West gioca titolare e Jefferson nelle prime due partite ha giocato poco ma nelle successive due ha giocato 20 minuti, tempo soddisfacente al momento. Rivers ha anche provato a far giocare insieme Walker e Jefferson con risultati soddisfacenti. Se l'utilizzo di Al si confermerà a questo livello, il solo Perkins rimane danneggiato da questi cambiamenti. L'arrivo di Walker ha permesso a Rivers di spostare nel ruolo di centro Lafrentz e Blount ricopre il ruolo di suo cambio, quindi per Perkins sono rimaste solo le briciole. Questo però non è necessariamente un problema perché lui, al contrario di Jefferson, è ancora indietro nel suo sviluppo come giocatore. Rivers non sembra preoccupato di questa situazione: "ha bisogno di impegnarsi e tenersi pronto". OBIETTIVO SOSTANZIALMENTE RAGGIUNTO.
Tifosi: ci chiedevamo se i tifosi avrebbero preso bene l'arrivo di Walker. Abbiamo avuto la risposta lo scorso due marzo, quando Walker ha giocato per la prima volta dopo lo scambio allo Fleet Center di Boston. Ogni singolo biglietto era stato già venduto ed una rumorosissima ovazione ha accolto il ritorno del "figliol prodigo". Canti in suo onore e numerosi cartelli a suo favore hanno decretato lo sboccare di un nuovo amore. Walker ha risposto dichiarando che "vuole riportare la giungla allo Fleet Center". OBIETTIVO RAGGIUNTO.
Futuro: ci chiedevamo se Walker era un progetto a lungo termine oppure solo fino alla fine della stagione. A questa domanda non è possibile rispondere in questo momento. Tutto dipende da come andrà la stagione, però già si parla del suo futuro. Se quest'anno farà un'ottima stagione ci saranno squadre che gli offriranno più dei 6-8 milioni che sembra siano già pronti per lui a Boston? "Non sto cercando di ottenere il massimo (salariale)" risponde 'Toine a chi gli chiede i motivi per cui dovrebbe dare il massimo in campo, segno che i due anni di purgatorio gli sono serviti per maturare "sono così felice d'essere in questa situazione (a Boston) che non voglio preoccuparmi di quello (del nuovo contratto)". OBIETTIVO SOSPESO.
Schemi: ci chiedevamo se Walker s'integrerà bene nel gioco e negli schemi di Rivers. La risposta è già stata data alla voce "gioco". OBIETTIVO RAGGIUNTO.
Scambio: ci chiedevamo come sarà il rapporto tra Walker ed Ainge dato che due anni fa si sono lasciati molto male. I due si sono parlati prima dello scambio per verificare se i loro interessi erano coincidenti. Una volta appurato che il ritorno di Walker era compatibile con i piani di Rivers i due si sono perdonati a vicenda. OBIETTIVO RAGGIUNTO.
Come abbiamo già accennato la settimana scorsa, uno dei maggiori beneficiari di questo ritorno è Pierce. Come noto, Paul non è in grado di assorbire tutti i carichi, le critiche, gli scontri della squadra, Walker al contrario ne è perfettamente a suo agio. Scaricare da Pierce tutti questi oneri lo libera da un grande peso, permettendogli d'esprimere tutto il suo talento.
Ora in squadra ci sono ben tre giocatori che possono essere considerati degli ottimi giocatori. Su di uno nessuna incertezza (Pierce) mentre sugli altri due (Walker e Davis) qualcuno potrebbe avere qualche dubbio. Dubbi leciti, ma se Davis continua a giocare così può essere inserito di diritto nell'elite NBA, mentre Walker preferiamo inserirlo come variabile che può dare la spinta finale per traguardi ambiziosi. I giovani in roster in tutto questo non potranno che beneficiarne come "corso accelerato di NBA". In giro si sente dire che l'addizione di Walker può essere paragonata a quella di Rasheed Wallace l'anno scorso a Detroit, il problema è che i Pistons erano più avanti di come sono i Celtics quest'anno, quindi a nostro avviso i due fatti non possono essere paragonati.
Dopo lo scambio che ha portato Walker a Boston e Payton ad Atlanta, come play in roster erano rimasti Banks e West. Quando Doc Rivers ha dovuto decidere chi far partire in quintetto non ha avuto dubbi: è andato con Delonte West. Il suo gioco è molto più brillante, più intelligente, fa girare di più la squadra. Inoltre riesce a segnare molto (19 punti contro Phoenix) e non ha fatto rimpiangere la partenza di Payton.
Anche Marcus Banks deve dire grazie all'assenza di Gary perché ha avuto lo spazio necessario per mettersi in mostra e far vedere che può giocare meglio di come ha fatto finora. Che sia inferiore a West è palese, ma se serve far correre la squadra lui è il play ideale.
I due giovani play però non avranno più così tanto spazio fino almeno alla fine della stagione, visto che venerdì scorso Gary Payton ha firmato come free agent per i Celtics al minimo salariale. Ad Atlanta era chiaro che non interessavano i suoi servigi, quindi lo hanno tagliato e lui, potendo scegliere qualunque squadra, aveva dichiarato che avrebbe firmato solo per una squadra che potesse giocare i playoff. Non ha avuto dubbi e ha firmato per i Celtics. Le opzioni per lui non mancavano: Suns, Kings, Timberwolves. Proviamo ad ipotizzare perché non è andato da loro: Suns perché sarebbe stato solo una riserva dietro a Nash; Kings perché con la dipartita di Webber sono solo una normale squadra da play-off senza ambizioni da titolo; Timberwolves perché sono in grave crisi, col rischio concreto di non partecipare ai play-off. Oppure possiamo pensare che ha preferito giocare per Boston perché si è trovato bene in quella squadra ed in quella città .
"Penso che potremo andare molto avanti nei play-off" ha dichiarato il 36enne Payton "ho guardato la gara contro i Lakers e siamo stati grandi, abbiamo giocato con molta energia". Da rilevare il fatto che Payton parli in prima persona plurale di una partita che non ha giocato, è evidente il fatto che senta i Celtics un po' suoi. Bel cambiamento rispetto alla scorsa estate quando sembrava che non dovesse neanche arrivare a Boston.
C'è stata qualche discussione sull'opportunità di richiamare Payton perché in sua assenza West ha dimostrato di poterlo sostituire in modo più che egregio. Alla fine ha prevalso la necessità di fornire alla squadra l'esperienza di Payton. Interrogati su quest'aspetto, sia West che Banks sono felici di poter giocare ancora con lui perché i consigli, l'esempio, i trucchi che Gary riesce a trasmettere sono d'inestimabile valore per loro. Non si preoccupano neanche della perdita di minuti che inevitabilmente tutti e due dovranno subire, ritengono giustamente che l'arricchimento tecnico e psicologico sia molto più importante.
Con gli ultimi scambi ha avuto la possibilità di giocare anche Justin Reed. La seconda scelta di quest'anno gioca sempre in allenamento, ma a causa di un roster pieno non potevano metterlo in campo. Ora che si è liberato un posto per lui sta iniziando a giocare ed a far vedere che sa stare molto bene in campo. Pierce è molto positivo nei suoi riguardi, infatti recentemente ha dichiarato che in allenamento Reed riesce spesso a metterlo in difficoltà . Ora ha la sua occasione e sta a lui non sprecarla.
Questa settimana si è anche conclusa l'ultima trasferta composta di 4 partite ed il bilancio si è concluso in parità . Inoltre la vittoria a Phoenix è importante anche perché è la prima volta in questa stagione che una squadra della Eastern Conference ha vinto a Phoenix in questa stagione. Da rilevare che Boston gioca bene con squadre che corrono molto, tirano da fuori e non hanno centri di peso, difatti contro Seattle, squadra simile a Phoenix, ha vinto sia in casa che in trasferta.
Infortuni
Se Pierce questa settimana ha saltato il primo allenamento della stagione per un ginocchio dolorante senza conseguenze per le partite, per Tony Allen l'unfortunio è più grave.
Allen ha avuto una slogatura della caviglia destra e non riesce ancora ad allenarsi. Lui vorrebbe giocare già dalla prossima gara in programma domenica, ma i medici non si fidano e preferiscono tenerlo a riposo. Al suo posto entra Ricky Davis, che sta esprimendo un ottimo basket.
Curiosità
TD Banknorth Inc., una banca del New England che ha ambizioni di estendersi in tutta la zona del nord-est, ha vinto la gara per mettere il proprio nome al posto dell'attuale Fleet Center. Il costo è pari a 6 milioni di dollari l'anno, ed è comprensivo di tutte le manifestazioni effettuate nell'arena bostoniana, comprese le gare dei Boston Celtics e dei Bruins di hockey su ghiaccio. Il prezzo è il più alto di tutte le arene che ospitano basket ed hockey dopo i 9,3 milioni di quella di Atlanta ed i 6,3 milioni di quella di Dallas.
Originariamente l'arena subito dopo la costruzione degli anni Novanta doveva chiamarsi Shawmut Center, dal nome della banca omonima, per 2 milioni di dollari all'anno, ma prima del completamento dell'arena quella banca è stata acquisita dalla Fleet, e da allora ha tenuto questa denominazione. Ora però la Fleet è stata a sua volta acquisita dalla Banca d'America per 48 miliardi di dollari e quest'ultima, dopo un iniziale interessamento, ha deciso di non rinnovare il contratto per la sponsorizzazione. Quindi con tutta probabilità per la prossima stagione l'arena cambierà denominazione. Ci dovremo abituare.
Nel giorno della trading deadline dello scorso 24 febbraio i due maggiori scambi sono stati gli arrivi di Walker a Boston e di Chris Webber a Philadelphia. Poiché le due squadre sono in lotta per il primato dell'Atlantic Division, il prossimo incontro tra le due franchigie, in programma il 3 aprile, verrà trasmesso in diretta sulla rete nazionale ABC, con inizio anticipato all'una del pomeriggio ora locale (19 ora italiana).
Durante la gara contro i Lakers, Pierce ha segnato da tre punti e gli è stato anche fischiato il fallo durante il tiro, con relativa segnatura del tiro libero. Quest'azione da 4 punti è stata la prima dopo quasi 4 anni, l'ultima volta che un giocatore Celtic ha realizzato 4 punti nella stessa azione è stato il 15 marzo 2001, sempre di Pierce.
Walker è affezionatissimo al numero 8, quello che aveva durante il suo trascorso a Boston. Finora lo ha indossato Al Jefferson e Walker ha da subito dichiarato che lo voleva indietro. Sembrava che le regole NBA vietassero ai giocatori di scambiarsi il numero di maglia durante la stagione, ma visto che lo ha fatto Webber a Phila, 'Toine ha pensato che allora poteva farlo anche lui. Una telefonata agli uffici della NBA e, dopo aver ottenuto il via libera, ha convocato Jefferson alla sua stanza. Al non ha fatto nessuna obiezione e lo scambio è stato attuato. Ora il numero 8 è Walker, mentre Jefferson ha optato per il numero 7. A chi gli ha chiesto quando gli sia costato questo cambio di maglia, 'Toine ha simpaticamente risposto che "questa informazione non è rivelabile".
Appuntamenti e classifiche
Sono in programma tre partite anche la settimana prossima:
domenica in casa contro Minnesota
mercoledì in casa contro Atlanta
venerdì in casa contro Detroit
Se contro Atlanta una sconfitta è da escludere, qualche problema potrebbe nascere contro Minnesota e Detroit. In realtà la prima è in netta crisi, ma il rischio di trovarli in giornata positiva è sempre presente. I secondi invece sono pur sempre i secondi nella Conference e dai campioni in carica c'è sempre da stare attenti.
La classifica sorride a Boston e per la prima volta quest'anno sembra che la franchigia del New England possa allungare il passo nell'Atlantic Division, complice anche qualche passo falso di troppo da parte della diretta concorrente Philadelphia. La distanza tra le due squadre è di 2 lunghezze e mezza e non è escluso che possa aumentare nelle prossime settimane.
Le partite rimaste per completare la stagione sono nel complesso relativamente facili: nessun lungo viaggio ad ovest, poche squadre forti, bilanciamento tra trasferte e partite in casa. Guardando il calendario e come sta giocando Boston in questo momento è da escludere a priori che i Celtics non riescano a raggiungere i play-off e la nostra impressione è che sia ampiamente alla portata anche il passaggio di un turno. Era probabile prima dell'arrivo di Walker, lo è molto di più ora.
In attesa di vedere se quest'ottimo momento continuerà , diamo appuntamento per la prossima ottava. A risentirci.