Miller, uno dei tanti protagonisti della bella stagione dei Grizzlies
La stagione NBA è arrivata alla pausa dell'All Star Game e alla dead-line per effettuare scambi di giocatori tra le franchigie, momenti questi che definiscono una prima linea di demarcazione all'interno della regular season, ovvero un primo momento per effettuare un bilancio di quanto accaduto sin'ora.
I Grizzlies arrivano all'All Star Game con un record di 30 vittorie e 23 sconfitte; come dicono negli USA “the record speaks for itself” ed il record parla infatti di una buona squadra, una solida franchigia in grado di lottare nell'ovest NBA alla pari con tutti; parla di una squadra equilibrata che vince con chi deve vincere, è difficile da battere per tutti, honorable mention per le vittorie con gli Spurs e con i Suns, ma ancora non in grado di impensierire realmente le grandi della lega.
In una serie di play-off grazie alla loro profondità e al loro equilibrio Memphis può impensierire chiunque ma al contempo farà fatica a trovare il picco di rendimento in grado di sovvertire completamente i valori tecnici di una serie al meglio delle sette partite.
Adesso è il momento di conquistarsi un posto ai play-off e Memphis ci sta riuscendo in maniera egregia in una stagione dove oltre al ritiro di Hubie Brown hanno dovuto rinunciare di volta in volta a Posey, Williams, Swift, Gasol, Miller e Cardinal, ad esempio nell'ultima partita di campionato, in trasferta, contro i San Antonio Spurs non hanno potuto portare il loro contributo alla causa Gasol, Swift e Jones, e nonstante ciò è arrivata la W per 84 a 82. Adesso il record recita 31 vittorie e 25 sconfitte che garantisce il settimo posto all'Ovest.
Gasol è infortunato dalla fine di Gennaio e staziona ancora in Injured List assime a Danhntay Jones e Andrè Emmet, dove non c'è nemmeno posto per Stomile Swift, fuori combattimento per una caviglia in disordine.
Se si scorre la lista delgli infortuni avvenuti in stagione ai Grizzlies sembra l'elenco infortunati di una squarda della NFL, non della NBA, accludendo al “pacchetto” infortuni il cambio allenatore e la concorrenza nell'Ovest NBA il record di Memphis è davvero notevole.
Ecco quealche proposta di voto per Memphis:
Coach Mike Fratello, voto 8: ha preso una squadra a stagione iniziata, iniziata male per essere sinceri, profondamente legata a Hubie Brown capace di portarla alla prima stagione vincente della loro storia, e all'identità di gioco da lui definita, è riuscito a modificare senza stravolgere le rotazioni dei giocatori, a creare un nuovo equilibrio nella distribuzione del gioco dando a Gasol il ruolo di leader in campo, e , come detto in precedenza, fronteggiando sera dopo sera situazioni di emergenza, uscendone brillantemente.
Pau Gasol, voto 7,5: quest'estate ha firmato il “contrattone”, 86 milioni di dollari per 6 anni, gli è stato così riconosciuto lo status di leader della squadra, nel corso della stagione, in special modo dal ritiro di Hubie Brown, il catalano si è conquistato passo dopo passo, canestro dopo canestro, il riconoscimento da parte dei suoi compagni di essere ormai divenuto il go to guy dei Grizzlies, e entrato spesso tra i papabili per una presenza all'All Star Game di Denver, che solo l'infortunio gli ha tolto.
Shane Battier, voto 7: Shane good citizen Battier ha ormai trovato la sua dimensione e la sua stabilità a Memphis, in estate gli è stato rinnovato il contratto, dove sa di non essere l'attrazione principale della squadra, ma sa anche di essere uno dei pezzi importanti della squadra, oscillando tra panchina e quintetto Battier garantisce solidità difensiva e offensiva alla squadra, i suoi 9 punti di media possono essere 2 oppure possono diventare 20 punti adattantosi alle necessità della squadra, per un giocatore davvero ideale per il sistema di Memphis.
Mike Miller, voto 6,5: da promessa mancata accanto a McGrady a Orlando, a giocatore di quintetto a Memphis, questa è la parabola di Miller, giunto ai Grizzlies in cambio di Drew Gooden e fondamentale adesso con il suo tiro da fuori per allargare il campo e dare i giusti equilibri all'attacco di Memphis; divenendo uno dei punti fermi della squadra di Mike Fratello.
Bonzi Wells, voto 7: Wells non sta sfornando numeri abbaglianti, poco più di dieci punti a partita, è però orami totalmente coinvolto nel progetto di Jerry West, ha dimenticato gli eccessi di Portland e sta accettando di buon grado il ruola di sesto uomo in una squadra con molto meno talento disponibile dei suoi Blazers; Wells è l'uomo che cambia il ritmo delle partite di Memphis con il suo atletismo e con la sua capacità di segnare è il grimaldello che Mike Fratello usa per aprire le difese avversarie.
Jason Williams, voto 7: compare sempre meno negli Highlites di Sportcentre e la sua squadra è sempre più vincente, gioca oramai in controllo totale, del ritmo, del pallone, dei compagni, da imprevedibilità all'attaco senza voler cercare il no-look pass a tutti i costi, questa è davvero la stagione della maturità per Jason.
James Posey senza voto: quando cìè stato è stato decisivo ai due lati del campo, marcando il giocatore più pericoloso delgi avversari e alimentando con la sua energia il gioco in campo aperto dei Grizzlies, ma finora c' è stato troppo poco e, sopratutto, non ha quasi mai giocato in perfette condizioni, potrebbe essere l'arma in più di Memphis ritrovarsi ai play off con Posey in piena saluta e risparmiato dalla lunga stagione NBA.
Stromile Swift voto 6: è nel suo contract year, eppure non riesce a espolodere definitivamente, è uno dei migliori atleti della franchigia del Tennessee, salta, corre è coordinato come una guardia, è in grado di esplodere in campo aperto come pochi giocatori NBA, eppure non riesce ad affermarsi definitivamente come i suoi mezzi fisici e tecnici gli permetterebbero di fare.
Earl Watson, voto 6,5: è il giocatore che entra per cambiare il ritmo, difensivo e offensivo, della partita porta tanta pressione sul portatore sulla palla e in attacco riesce a creare per se e per i compagni, il palymaker di riserva dei sogni di ogni allenatoro, difatti è spesso in campo nei momenti in cui la partita si decide.
Brian Cardinal, voto 6,5: arrivato in estate con il contrattonte, specie per le cifre in carriera, però è un giocatore che porta altre cose alla partita, sostanza, aggressività , difesa, insomma un altro giocatore di squadra capace con il suo contributo di dare equilibrio ai Grizzlies. Anche lui bersagliato dagli infortuni è subito diventato uno dei beniamini del Fed-Ex Forum per l'energia e lo spirito di sacrificio con cui gioca ogni partita, ogni pallone.
Lorenzen Wright voto 7: con Watson e Battier l'unico Grizzlies ad aver giocato tutte le partite, idolo di casa, ha giocato all'università di Memphis, garantisce sempre rimbalzi e ateltismo, non certamente a scorer, non è in grado di dominare fiscamente una partita ma corre sui 28 metri come pochi centri NBA e asseconda lo stile di gioco aggressivo dei Grizzlies ai due lati del campo, in questa stagione ha dovuto spesso sostituirsi a Gasol nei movimenti offensivi in post senza però riuscire a garantire la stessa produttività offensiva del catalano, che però deve ringraziare Wright per non aver dovuto difendere sul principale giocatore di post degli avversari, compito che Lorenzen assolve benissimo.
Adesso parte la volata per definire la posizioni in vista dei play off, sperando che gli infortuni si diemntichino un pò di loro i Grizzlies sono pronti a questa nuova sfida.