Boston legittima la leadership

A noi piace ricordare McCarty volare ed affondare una schiacciata. Auguri per la nuova avventura.

Primi in classifica e vittorie superiori alle sconfitte: uniamo insieme queste due cose e possiamo ben dire che i Boston Celtics stanno iniziando a meritare la leadership dell'Atlantic Division; era quello che aspettavamo per poter essere compiaciuti di questo primato. Intanto Al Jefferson, nonostante le ottimistiche previsioni, rimane in lista infortunati, ma come vedremo non c'è nulla di cui preoccuparsi.

Risultati

Boston Celtics @ Minnesota Timberwolves 103-100
Boston Celtics @ Milwaukee Bucks 97-121
Los Angeles Clippers @ Boston Celtics 89-94
New York Knicks @ Boston Celtics 94-111

Commento

La fatidica soglia del 50% è stata violata. Finalmente.

Questa tappa (non si può ovviamente considerare traguardo) è stata raggiunta e legittimata grazie ad un miglioramento del gioco, dell'atteggiamento e dell'affiatamento che era da noi auspicato fin dall'inizio della stagione. Eravamo sicuri che questo miglioramento poteva avvenire tra capodanno e la pausa dell'All-Star Weekend e difatti è arrivato.

È la prima volta in questa stagione che Boston supera il 50% di vittorie dal lontano 12 novembre, quando la stagione era appena iniziata e le gare giocate erano solo 5. "Significa molto (essere oltre il 50%)" dice Ricky Davis "i ragazzi giocano insieme e stiamo iniziando a giocare un buon basket ora, vincendo le gare che abbiamo bisogno di vincere". "Vogliamo ora vincere bene le prossime due partite prima di entrare alla pausa dell'All-Star" prosegue Pierce.

Questo miglioramento è coinciso naturalmente con la crescita costante di Paul Pierce, che la settimana scorsa ha avuto l'onore d'essere insignito del titolo di giocatore della settimana. È l'ottava volta in carriera che raggiunge questo traguardo. Oltre a questo è stato due volte giocatore del mese e non dubitiamo che siano intatte le possibilità  per lui di raggiungere anche quest'onorificenza in questa stagione.

Inoltre Pierce è stato chiamato a giocare la partita dell'All-Star Game, giusto riconoscimento per un grande giocatore che non ha iniziato la stagione al meglio, ma che ultimamente sta dimostrando che è una grande fortuna che sia nei Celtics. É il tredicesimo Celtic a giocare un All-Star Game ed è il dodicesimo che ne gioca quattro consecutivi. Pierce raggiunge Allen, che ha già  in programma di giocare la gara delle matricole contro i secondo-anno.

Ricordiamo che i sette giocatori ad est ed altrettanti ad ovest necessari per completare il roster sono stati scelti da una votazione tra i 30 capi-allenatore NBA. A loro è stato chiesto di votare per sette giocatori delle rispettive Conference, due guardie, due ali ed un centro e due giocatori di qualunque ruolo. Inoltre non potevano ovviamente votare per giocatori della propria squadra.

Con la vittoria contro New York, Boston ha vinto 8 delle ultime 11 gare, ma ora il problema è vedere se riusciranno a confermarsi e proseguire nel miglioramento tecnico e soprattutto di affiatamento, il che potrebbe coincidere col raggiungimento di risultati ancora migliori.

Seconda espulsione per Kendrick Perkins, questa volta contro i Bucks verso la fine del terzo quarto per aver letteralmente tirato giù Desmond Mason. Gli è stato attribuito un fallo flagrante di tipo 2, il che comporta proprio un'espulsione immediata. Gli è stata anche comminata una multa di 35.000 dollari, successivamente ridotta a 15.000. Doc è convinto che non c'era motivo di attribuire il tipo 2 a quel fallo ed auspica la sua riduzione a tipo 1, ma alla fine la Lega è rimasta sulle sue decisioni.

"Nessun appoggio a canestro (quando ci sono io), non sto dicendo falli cattivi, solo che cerco di stoppare e nessuno farà  canestro. Non sono preoccupato della reputazione, non ha importanza". È così che vogliamo i nostri giocatori, duri, seri e desiderosi di vincere ad ogni costo. Rivers lo difende ed ammira il fatto che "è un giocatore fisico e se ne interessa, questo è quello che mi piace di lui: è giovane e sta imparando".

Le indiscrezioni erano state confermate, ma l'infortunio di Jefferson aveva bloccato lo scambio. Ora che Al sembra ristabilito è confermato che Walter McCarty è stato scambiato ai Phoenix Suns. La contropartita è molto povera, una seconda scelta di Golden State che era di proprietà  dei Suns, per giunta protetta fino alla 40 nel 2005, alla 38 nel 2006 e non protetta nel 2007. Ainge comunque non sembra intenzionato a voler utilizzare questa scelta il prossimo draft.

Fino a questo momento McCarty era il giocatore che, tra quelli in roster, più di tutti aveva indossato la casacca biancoverde. Le sue apparizioni si sono fermate a 494 ed era in vantaggio di due partite nei confronti di Pierce, al quale lascia questo primato.

Il suo sponsor Tommy Heinsohn è ufficialmente in lutto. A nulla sono servite le sue iniziative, come produrre magliette e capellini con la scritta "I love Waltah". I Celtics risparmiano ben poco da questo scambio, solo 1,4 milioni quest'anno ed un'opzione a favore del giocatore per un altro anno a 1,475 milioni. I vantaggi migliori sono da ricercarsi nel fatto di poter utilizzare con più frequenza i giovani che scalpitano nel roster dei Celtics.

Se auspicavamo un maggiore impiego di Jefferson e Perkins, ora lo spazio c'è. Inoltre non bisogna dimenticare il fattore umano, difatti Ainge ha permesso a McCarty di andare in una squadra con la quale abbia la possibilità  di giocare, perché le porte nei Celtics per lui si stavano chiudendo. Inoltre Phoenix è probabilmente la squadra che adotta il sistema di gioco più congeniale a McCarty, un plauso quindi ad Ainge che non si è limitato a guardare solo il lato professionale, ma è stato anche sensibile all'aspetto umano.

Nona doppia doppia stagionale questa settimana per Raef LaFrentz, che sta prendendo il vizietto di segnare sul tabellino almeno 15 rimbalzi abbastanza frequentemente. Di questo passo potrà  raggiungere la ventina di doppie doppie stagionali. Un buon risultato, che è ancora maggiore se si tiene conto che non ha avuto problemi ad adattarsi da una squadra orientata difensivamente ad una tutta proiettata all'attacco.

Rivers: "ha dominato"; Blount: "ha giocato grandi gare"; LaFrentz: "è stato un grande ed è solido difensivamente". Parlano di Pierce? Di Davis? Di Jefferson? No, si riferiscono a Delonte West, lo sfortunato giocatore che, tra un infortunio e l'altro, ha mostrato lampi di classe fuori dal comune. Allora perché non lo vediamo più spesso in campo? Buona domanda, probabilmente da ricercarsi nella necessità  di far giocare e mettere in mostra Banks. Vedremo se sarà  così, intanto la trading deadline del 24 febbraio si avvicina"

Infortuni

Sembrava che Al Jefferson dovesse giocare fin dalla gara contro Minnesota. Rivers invece non ha voluto affrettare i tempi e ha preferito lasciarlo a casa per fare in modo che si prepari bene. Al ritorno però il general manager Danny Ainge gli ha riferito che non vedeva Al perfettamente in forma ed anche l'assistente Ed Lacerte ha confermato che non sarebbe stata una saggia idea rimetterlo in campo.

La voglia di tornare a giocare di Al è molto grande, ma è giusto attendere che si rimetta perfettamente; il giocatore ha davanti a sé molti anni di carriera e non ha senso rischiare in questo momento. L'idea prevalente è quella di approfittare della pausa dell'All-Star Weekend per tenerlo a riposo e permettergli di recuperare al 100%. Il quintetto per lui è solo rimandato.

Piccole malattie di poca entità  per Kendrick Perkins e per Ricky Davis, ma hanno giocato lo stesso, il secondo ha addirittura segnato più di tutti della sua squadra contro New York nonostante una schiena dolorante.

Dopo tanti infortuni e malattie di dubbia veridicità , Tom Gugliotta è stato veramente costretto a stare a letto a causa di un'influenza ed è stato costretto a saltare la gara contro Minnesota. La prova che stava veramente male? "Ero arrivato al punto in cui volevo la mia mammina". Ci sono dubbi sul fatto che giochi poco e male?

La dipartita di McCarty e la non perfetta forma fisica di Jefferson ha permesso a Justin Reed d'essere riattivato. Per lui una miracolosa guarigione gli ha permesso di tornare ancora in campo. Purtroppo possiamo dire fin d'ora che temiamo un riacutizzarsi del suo dolore che lo costringerà  a tornare in lista infortunati proprio quando Jefferson si sarà  ristabilito perfettamente.

Curiosità 

Curiosa iniziativa del proprietario del Fleet Center, la Delaware North Companies, il palazzo dove giocano i Boston Celtics ed i Boston Bruins di hockey su ghiaccio: dà  la possibilità  per un solo giorno di rinominarlo a chiunque lo voglia tramite un annuncio su e-bay, la famosa casa d'aste on-line. I giorni in cui è possibile mettere il proprio nome all'arena sono dal 16 al 28 febbraio.

L'iniziativa in realtà  ha una motivazione più profonda: l'azienda che attualmente sponsorizza l'arena è la FleetBoston Financial Corp., una società  di servizi bancari e finanziari. Poiché è stata acquistata dalla Bank of America per ben 48 miliardi di dollari, non ha più senso sponsorizzare un nome che di fatto è sparito dalla circolazione. Il proprietario ha detto che le aziende interessate a subentrare alla Fleet sono dalle 50 alle 100.

Tornando all'offerta su e-bay, specialisti di marketing hanno stimato che la rendita del Fleet Center è pari a 4 milioni di dollari all'anno, il che equivale a poco meno di 11.000 dollari al giorno. Gli annunci sono partiti da una base d'asta di soli 25 dollari e subito sono schizzati oltre i 2.000 dollari. In questo momento il giorno con un'offerta più elevata è il 16 febbraio con un rilancio di oltre 33.000 dollari.

In quei giorni non verranno cambiate le insegne, ma nel pacchetto è incluso, tra gli altri, il cambio del sito web, dei filmati video all'interno, un messaggio automatico di benvenuto per chi chiamasse il numero di telefono dell'arena, quattro suite a disposizione del vincitore per l'evento in programmazione quel giorno, foto, un certificato ed un fantomatico "speciale pacchetto dono a sorpresa".

Collegandosi al sito www.ebay.com e mettendo come chiave di ricerca "FleetCenter single day" è possibile vedere tutte le aste in tempo reale e leggersi attentamente tutte le opportunità  che un acquirente potrà  ottenere se si aggiudicherà  l'asta. Però fate presto perché le prime aste inizieranno a scadere dal prossimo 15 febbraio.

Bob Cousy, una delle stelle del passato dei Celtics, presenta oggi sabato 12 febbraio la sua autobiografia e sarà  disponibile per firmare copie del suo libro. Lodevole iniziativa per informare i giovani di come ha vissuto la sua esperienza in biancoverde ed occasione per rimpinguare il proprio conto in banca.

Gary Payton ha militato anni fa nei Bucks e non ha lasciato un buon ricordo, infatti è stato costantemente fischiato ogni volta che entrava in campo e prendeva la palla. Gary non è un giocatore che riesce facilmente a farsi benvolere, ma in questo periodo ha altro a cui pensare. Infatti non appena può, corre a Los Angeles per stare vicino alla madre, come ha fatto sabato scorso, quando il giorno prima è stata operata per un cancro. "Tutto a posto, sta bene" ha detto un rinfrancato Payton dopo averla vista.

Appuntamenti e classifiche

La prossima settimana sarà  corta per l'All-Star Weekend, quindi per Boston sono attesi due appuntamenti:
domenica in casa contro Sacramento
mercoledì in casa contro Memphis

Due squadre ostiche ma per nulla insormontabili (per la verità  attualmente solo una squadra sembra veramente irraggiungibile, San Antonio Spurs, ma tant'è"). Se guardiamo le ultime partite, la prima ha un record maggiore ma è in striscia negativa, al contrario la seconda ha un record inferiore ma è in striscia positiva.

I Celtics di quest'ultimo periodo sono in grado di vincere contro chiunque tranne gli Spurs, quindi nessuna sorpresa se verranno fuori due vittorie, al contrario molto negative sarebbero due sconfitte; questo perché vorrebbe dire che le ultime vittorie sono state soltanto frutto di una serie di coincidenze favorevoli e non di una vera inversione di tendenza. In più si scenderebbe ancora sotto la soglia immaginaria del 50% di vittorie, e non sarebbe di certo positivo per il morale.

La distanza verso le altre squadre dell'Atlantic Division è aumentata e l'unica che attualmente può impensierire Boston è Philadelphia, distante una lunghezza e mezza, tutte le altre sono distanti oltre le quattro lunghezze e quindi non sono per nulla pericolose.

Il classico appuntamento con il report settimanale è fissato fra due settimane, ma durante l'All-Star Weekend sarà  pubblicato, come ogni anno, il mid-season report, dove verrà  stilato un piccolo bilancio stagionale con le prospettive future, scambi permettendo.

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