L'elettrodomestico preferito da Kicco (dopo il frigo)
Questo non e' un articolo, non parla di basket, ma e' uno spaccato di vita quotidiana che condivido volentieri con i 4 amici che mi seguono.
Vi descrivo brevemente casa mia, un appartamento molto piccolo al sesto piano di una palazzina di mezzo secolo in una ridente (ma cos'avra' mai dai ridere?) cittadina del Nord Italia, o del Sud Austria, a seconda dei punti di vista….
Ingresso, corridoio, cucina, bagno, camera da letto, cameretta e soggiorno. I primi 5 locali menzionati sono di scarso interesse se escludiamo i bisogni primari (cucina e bagno) e qualche revival (camera da letto). Il vero cuore della casa sta in cameretta ed in soggiorno.
Ora, il sottoscritto si definisce preda della sindrome da tubo catodico ed affini, per cui considera il blocco “TV+VCR+SAT” come una sorta di santuario, e non osserva genuflesso le immagini semplicemente perche' la massa corporea renderebbe in breve tempo le rotule come due LP in vinile.
In cameretta poi risiede il “picci” ovvero una scatola perennemente priva della chiusura da un lato e con una ventola di raffreddamento che mi fa sembrare piu' l'addetto alla turbina che non un navigatore del Web. Alle mie spalle, un imponente scaffale con tutto quanto la TV abbia trasmesso alla voce basket praticamente dal 1989 al 2000 (e poi playoff degli anni successivi) unitamente a gare di anni precedenti ritrasmesse: il tutto accatastato in un modo tale che un eventuale improvvida estrazione genererebbe una reazione “domino” tale da seppellire di nastri un elefante africano, orecchie comprese.
Tutto questo preambolone per farvi rendere conto di con chi avete a che fare: un catodo-dipendente cronico e terminale, con una mania aggiuntiva: quella del satellite.
L'impianto SAT entra a casa mia (o meglio, dei miei) nel lontano 1992, con una misera parabola fissa da 60 cm ed un ricevitore analogico da 100 canali. Ma la febbre e' alta e un giorno piglio il cacciavite, vado in terrazzo, e comincio a girare la padellina per vedere se c'e' qualcosa oltre il cielo… mioddio!!!!!
Nel giro di 1 anno prendo il coraggio (e il portafoglio) a 2 mani ed investo un paio di milioni per un impianto motorizzato. Per il solo montaggio, rigorosamente Fai da te, i miei non mi vedono ne mi parlano per un giorno intero, nel quale pendolo tra salotto e corridoio, fino al mostrare loro trionfante la meraviglia girevole.
Unico, insignificante problema, la parabola e' a due metri dalla porta-finestra di camera loro e nelle notti d'estate, sono facilmente udilibili gli inviti di mio padre a Nostro Signore di lasciar stare santi ed angeli e venire a dare una lezione a quel figlio snaturato mentre aziona un'aggeggio che rumoreggia piu' di una gru da cantiere.
Anni dopo, la scelta di vita di ogni uomo, ovvero quella di spostare la propria parabola presso la casa che dividera' con la compagna della propria vita.
E ancora ho negli occhi l'espressione perplessa dell'agente immobiliare che esprime dubbi al mio osservare pensoso quel poggiolo 2mx1, senza praticamente badare al resto della casa.
Quando poi rientro dall'ispezione ed esclamo alla mia signora un convinto “va bene!” lei capisce tutto e stringe la mano del basito intermediario.
Il mese successivo, c'e' da sistemare casa e traslocare, e incrocio il nuovo vicino anche lui alle prese con il nuovo trasferimento, che in una pausa mi mostra la sua meravigliosa “parabola da 80cm a 2 fuochi che mi permette di vedere tutto!”… con l'aria del buon vecchio gli sorrido e lo invito a guardare sopra di lui all'indomani, quando il mostro grigio prendera' possesso del loculo-poggiolo.
E, come promesso, ancorata ad un tubo Innocenti da impalcatura e a due morsetti di analoga provenienza, il mostro, una gregoriana da un metro e passa con doppio riflettente e LNB Chaparral da 0,5 di guadagno (fidatevi, 10 anni fa era “God vestito da parabola domestica”), sembra quasi fare ombra alla sorellina piu' piccola del vicino…
Per anni, le notti sono passate a scandagliare trasmissioni di trasferimento dai satelliti piu' disparati, con un unico grande obiettivo, il basket PRO!!!!!! (beh, veramente gli obiettivi erano 2, ma non vorrei annoiarvi con una tipologia di trasmissioni che sono certo non suscitera' il vostro interesse…)
Nel 1998 arriva il digitale, e, con esso, il rinnovo dell'abbonamento a Telepiu'. Le voci di Buffa, Tranquillo e della Zia Paola rientrano in casa dopo 3 anni di pausa attraverso il leggendario Nokia 9600, un ricevitore normale quando esce dalla scatola, un'iradiddio quando gli cambi il firmware, con tutto quel che ne consegue.
Per anni l'abbonato regolare di Sky sfrutta tutte le possibilita' della tecnologia, con la cosiddetta “visione a sbafo” che si trasforma da piccolo carbonarismo a fenomeno di massa.
Ma a me frega poco: l'abbonamento funziona e le partite del basket arrivano tranquille, abbondantemente surrogate poi dalle immagini provenienti dagli altri satelliti, con periodi devastanti per il sonno data la presenza di 2-3 gare live per notte.
Nel 2002 anche il Nokia va in pensione, sostituito da un altro mostro sacro, lo Humax… e qui c'e' l'oramai famoso episodio del decoder in riparazione che mi tolse sonno, tranquillita' ed il primo All Star Game Live dopo 15 anni.
A quel punto pero' una decisione era stata presa: volevo un ricevitore come si deve, un vero gioiello, una macchina che potesse mettere a disposizione tutto quello che c'era in giro e…. anche quello che non c'era: volevo un Dreambox!!!!
Ma siccome nella vita non si e' mai abbastanza sfigati, il Dreambox acquistato in Germania non arriva, e dopo 20 giorni si scopre che il corriere se l'e', come dire, appropriato indebitamente. Risultato: mille scuse del venditore e invio con urgenza del gioiello. Bello, bellissimo, ma senza disco per le registrazioni. Telefonata, altre mille scuse, arrivo del disco e relative istruzioni di montaggio.
Come un uomo felice, mi accingo a collegare la nuova meraviglia e ad inserire la card di SKY… e qui si scatena il secondo episodio della saga gia' raccontatavi a suo tempo.
Risolto anche questo clamoroso disguido, per un anno mi godo le visioni spaparanzato sul divano circondato dalla signora, dai gatti e dai telecomandi.
Il tutto fino a che mamma SKY, sempre attenta ad impedire che le mie giornate diventino noiose, decide che il mio decoder di proprieta' e' troppo bello, va troppo bene, fa troppe cose, quindi va cambiato!
“Vi regaleremo un fantasmagorico SKYBox, con il quale potrete fare tutto quello che vi serve”.
Uh!??!? Mhm, vediamo:
1. Fa girare il motore della mia parabola? Si (bene, ma lo fa anche il mio DreamBox)
2. Quanti canali ha? 3-400 (Il Dreambox potenzialmente ha infiniti canali, io ne ho dentro 5800)
3. Ha la lista dei canali favoriti? Si, tiene fino a 20 canali (Il DB supporta un numero di liste assurdo, la mia signora ha, solo per lei, una lista di 65 favoriti che si chiama con il suo nome)
4. Come si fa a cambiare l'ordine dei canali? La procedura viene fornita previa presentazione di un master ad Harvard (Con il DB basta un cavo di rete, un PC e 5 minuti)
5. Come lo collego al Dolby Digital? Mi dispiace, non lo colleghi (aaaaaaaahhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!)
6. Come posso registrare su HD? Mi dispiace, non puoi (ri-aaaaaaaaaaaaahhhhhhh!!!!!!!!)
Al 20° “non puoi” scatta il domandone:
xx “Posso tenermi il mio meraviglioso mostro, appoggiare delicatamente il vostro “cess…” ehm SKYBox al cassonetto e continuare come prima?”.
Stai attento. Il ricevitore e' gratis, ma se ti cade, lo rompi, il gatto ci fa la pipi' sopra, il nipote ci versa la Fanta, la moglie lo lava con la varechina, ce lo devi pagare, e parecchio, perche' e' una macchina davvero preziosa (pfui!!!)
xx+1 “Ma chi vi ha chiesto di fare una minchiata simile?”
“Lo abbiamo fatto per difenderci dalla pirateria, ed infatti non daremo in giro le specifiche del nostro sistema di codifica e ce le terremo per noi”
Cosi', dopo anni trascorsi a calvalcare l'onda tecnologica, mi ritrovo in questi giorni a cavallo di un ronzino che e' vecchio e bolso anche se di fatto e' appena nato.
Non ne posso piu' della guida inter-attiva (scusate, ma io la chiamo milan-attiva, cosi' almeno mi incavolo senza remore) e del tasto verde che mostra le azioni salienti, salvo poi non riuscire piu' a tornare LIVE.
Ogni tanto mi alzo e osservo il mio meraviglioso Dreambox che sta pigramente in standby, come un cagnolone che non porti piu' a spasso a correre.
Oddio, qualche sera, quando so che ci sono le dirette in giro per i cieli, spengo la carretta in comodato e riavvio il siluro, riascolto il rumore della padella rotante (ora piu' silenzioso ma piu' lento, con il motore nuovo) e mi rimetto in caccia come ai bei tempi.
E poi resta sempre quel motivo numero 2, che pero' continuo a credere non vi interessi troppo… o no?!
Grazie per lo la pazienza, la prossima volta vi prometto riparleremo di Kobe, Lebron e compagnia.