Nuggets a picco

Marcus Camby è uno dei pochi a salvarsi nel difficile momento Nuggets

Alla fine Jeff Bzdelik ce l'ha fatta a vincere la sua personale sfida con Lenny Wilkens. Il coach di New York aveva accumulato un grande vantaggio nella corsa al primo licenziamento in tronco della stagione ma il buon Jeff poteva contare sui pessimi rapporti con il G.M. Vandeweghe e su un assistant-coach che già  ha vinto un titolo di WNBA. Poi Bzdelik ha piazzato un colpo risolutore: una striscia negativa di 6,dicasi SEI L di fila e la rimonta è stata completata.

Se c'è qualcuno che l'ormai ex-capoallenatore di Denver deve ringraziare per aver raggiunto questo risultato è un sempre più imbarazzante Carmelo Anthony,lontano parente di quello della scorsa stagione,capace di mettere in dubbio il primato di King James nella corsa al "Rookie of the Year". Percentuali sempre più scandalose(38%!!!), selezione di tiro diciamo "rivedibile" e soprattutto quel sorriso che tanto aveva conquistato tutti lo scorso anno è sparito dalla bocca di 'Melo.

Non c'è G.M. al giorno d'oggi che sceglierebbe lui davanti a Dwayne Wade, e questo significherà  qualcosa visto questo discorso la scorsa stagione non si poteva nemmeno iniziare"

Altro personaggio che ha giocato un ruolo non secondario è senza dubbio proprio il G.M. Vandeweghe e le sue discutibili scelte estive. Non si potè fare a meno di elogiare il suo splendido lavoro lo scorso anno quando riuscì a costruire un team competitivo e al tempo stesso con tanto spazio salariale da gestire in estate,non si può fare a meno di essere perlomeno scettici di fronte a quello che ha combinato in questa offseason.

Perché firmare a cifre spropositate Martin, buon intimidatore senz'altro ma che contro i lunghi dell'Ovest ha sempre pagato dazio e che in attacco sostanzialmente campava su Kidd e sull'atletismo, se c'era già  nello spot di 4 Nenè che gioca bene e che è destinato a crescere ancora?In questa maniera il brasiliano non può che essere deluso e chiedere di essere ceduto,e non ci si stupirebbe di vederlo esplodere altrove"

Perché tutti i soldi investiti per K-Mart non sono stati investiti per firmare una guardia come Quentin Richardson, che sta facendo onde a Phoenix (anche se a fasi alterne, va detto, ora però la fase positiva dura da molto")?

Si sapeva che una guardia serviva come il pane in Colorado,avendo a disposizione i soli Lenard e Buckner che con tutto il rispetto non sono che due onesti manovali del parquet bravi sugli scarichi ma assolutamente deficitari in tutto il resto.Infortunatosi per tutta la stagione Lenard si è cercato di mettere una pezza firmando in fretta e furia DerMarr Johnson ma chiaramente non è con lui che si è risolto il problema.

Per il nuovo coach Cooper, proprio colui che giocava al fianco di Magic nei Lakers anni 80, si prospetta quindi una situazione non facile visto che i playoff sono l'obiettivo stagionale minimo e viste le premesse non sarà  una passeggiata arrivare tra le prime 8 della Conference.

L'esordio è stato promettente con una vittoria al Pepsi Center contro i Sixers di Allen I, peccato che in Colorado non si conosca il proverbio: "chi ben incomincia è a metà  dell'opera""

Infatti Lakers, Clippers, San Antonio, Houston e Sacramento in sequenza hanno passeggiato sui Nuggets e la striscia perdente di 5 partite viene interrotta da una bella vittoria sui Lakers. Poi arriva Minnesota e un altro capitolo di una delle rivalità  più calde della lega viene scritto. Addirittura è un capitolo scritto a 4 mani, 4 artisti della rissa: Nenè e Olowokandi vengono alle mani e volano sganassoni, possono mai restare fuori da tutto questo Camby e Elson? Certo che no, allora pensano bene di allontanarsi dall'area della panchina…

La NBA gradisce molto queste cose dopo i ben noti fatti di "Da Brawl",e infatti la squalifica per 4 partite di Nenè e Olowokandi e di 1 per Camby e Elson arriva puntuale"(Per la cronaca anche contro Minnesota si perde)

Logico poi che a Oakland, senza frontline e con Carmelino a giocare da 4 e Martin da 5 ci si becca un'altra sconfitta. Dato il facile momento la sorte ha pensato bene di dare il suo contributo facendo infortunare alla caviglia per la quarta volta in questa stagione Anthony.

Per ora non è in IL, ma è segnalato ancora come day-to-day. Senza di lui, Nenè e Martin si va a Seattle rassegnati al peggio, contro una delle migliori squadre della lega, ma invece il Cambyman non la pensa così e realizza una prestazione semplicemente mostruosa: 25 punti, 24 rimbalzi e 5 assist (avete letto bene), tutti e tre season-high, prendendo per mano la squadra in un momento così difficile.

Al resto pensa il piccolo-grande uomo Earl Boykins che ne mette 15 nell'overtime (nuovo record) e provvede a mandare in porto una tanto inaspettata quanto fondamentale vittoria, che dev'essere necessariamente un punto di partenza.

Il record ora recita 13-20, e i playoff sono lontani 3.5 partite. Nonostante questo periodo a dir poco negativo i Nuggets sono ancora in corsa per i playoff,ma chiaramente bisognerà  invertire la tendenza"

È senz'altro un momento poco felice,sotto la gestione Cooper il bilancio è di 3-6, ma se si considerano le ultime 16 i numeri sono ancora più impietosi: 3-13, una marcia a passo di New Orleans Hornets per intenderci, un ritmo che non permette nemmeno lontanamente di pensare alla postseason, ma la squadra di Cooper ha il talento per mettere a posto le cifre.

Capitolo mercato:la priorità  di Vandeweghe è trovare una guardia di livello o entro la deadline di febbraio o la prossima estate e per arrivare a questo obiettivo è probabile il sacrificio dello scontento e poco utilizzato Nenè.Il nome più gettonato attualmente è quello di Michael Redd in uno scambio che prevederebbe Nenè e DerMarr Johnson a Milwaukee e il tiratore più cattolico della lega a Denver.

Ma il vero sogno nel cassetto di Kiki risponde al nome di Jesus Shuttlesworth se avete visto il bellissimo "He Got Game" di Spike Lee,se non l'avete visto trattasi di Ray Allen che a fine stagione va in free-agency e la contropartita in tal caso sarebbe rappresentata da uno fra Andre Miller,anche lui in scadenza, Camby e il deludente Martin, oltre all'ancor più deludente Nikoloz Tskitishvili per far quadrare i conti.

Probabile che qualora la trade prendesse corpo a finire nella città  del grunge sarebbe Andre Miller, con la conseguente promozione in quintetto di Earl Boykins nello spot di play e lo starting five sarebbe da paura,almeno sulla carta: Boykins-Allen-Anthony-Martin-Camby.

Le recenti dichiarazioni di Allen lanciano più di un segnale ai Nuggets: “Ho sempre in mente di poter essere scambiato, ciò non significa che non giocherei più a basket. Posso andare a giocare da qualche altra parte,posso imparare a considerare qualche altra parte come la mia casa. Dico che questo è il mio ultimo anno a Seattle, devo solo godermelo. Questa squadra non mi deve niente”.

Non è un mistero che già  quest'estate Allen era entrato nelle mire di Denver ma dopo alcuni abboccamenti saltò tutto. Ma stavolta la situazione sembra essere diversa.

Se son rose fioriranno"

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