Un'altra ottima settimana per Ricky Davis
Quattro partite non irresistibili ed il bilancio è miseramente in parità . Così non va bene, c'era la possibilità di raggiungere i New York Knicks e se si raggiungeva il bottino pieno anche di superarli, ma l'occasione è stata gettata. Ce ne saranno altre perché le avversarie dirette fanno fatica anche loro, ma ora sta arrivando la trading deadline dove Ainge ha promesso, e noi speriamo, di portare al roster di Boston dei miglioramenti. Da ora in poi ogni giorno è buono per uno scambio.
Risultati
Boston Celtics @ Chicago Bulls 91-102
Orlando Magic @ Boston Celtics 101-119
Boston Celtics @ Toronto Raptors 93-104
Atlanta Hawks @ Boston Celtics 94-106
Commento
Poteva essere la settimana del sorpasso di New York e dell'avvicinamento al 50% di vittorie, ma così non è stato.
La colpa è da imputare solo alla squadra. Niente scuse come avversari difficili, trasferte complicate e così via. È stata gettata via un'occasione, non è stata la prima e, come descritto nella sezione "appuntamenti e classifiche", non sarà l'ultima, ma non è bello vedere che la nostra squadra del cuore non riesce a giocare come sa.
Perché il punto sta proprio qui: sappiamo benissimo che i Celtics possono giocare meglio, ma non lo fanno. Problemi di amalgama? Si, ma ormai sono assieme da alcuni mesi. Problemi di leadership? Probabile, anche se Payton riesce a sopperire discretamente a questa mancanza. Problemi di gioco? Può essere, difatti l'allenatore Doc Rivers non sembra in grado di gestire al meglio ogni situazione che gli si presenta. Doc non è da condannare, almeno non ancora, ma se questi problemi si ripeteranno fino a fine stagione la sua sedia potrebbe iniziare a traballare.
"Noi non siamo una squadra da playoff" commenta Paul Pierce "siamo giovani e stiamo crescendo ed imparando, ma la strada è molto, molto lunga. Tutti in questa squadra, me incluso, deve guardarsi nello specchio e capire (cosa voler fare di questa stagione)". Giusto il discorso dello specchio, ma una volta che la squadra riuscirà a giocare come sa, raggiungere i play-off sarà solo una formalità .
L'indiziato numero uno individuato da Rivers è la difesa. O meglio la sua mancanza. Nella gara contro Chicago ha panchinato tutto lo starting five a pochi minuti dall'inizio dell'ultimo quarto, salvo un piccolo cameo di Welsch e pochi minuti finali giocati da Pierce e Payton. Motivo: scarsa attitudine difensiva. "Se non difendi non giocherai più in questa squadra" questo è il messaggio di Rivers alla squadra. Concetto giusto, vedremo se saprà applicarlo bene e se i giocatori lo recepiranno.
Nulla è ancora perduto, la vetta dell'Atlantic Division è ancora molto vicina, le altre squadre forse hanno più problemi di quelli dei Celtics, ma come dice giustamente Rivers, basta che una delle squadre abbia una striscia vincente di 8-10 partite ed il titolo divisionale dovrebbe essere suo. E non è detto che ci riescano i Celtics.
Lo scorso 11 gennaio Tony Allen ha compiuto 23 anni e come regalo si è fatto impacchettare il tabellino della sua prestazione di quel giorno: 16 punti con un 6 su 12 dal campo, 5 rimbalzi e 4 assist. In generale il giocatore sta sempre migliorando e Rivers non ne è sorpreso, peccato che faccia ancora fatica a fidarsi del giocatore e capita che lo tenga a lungo in panchina. Tutto questo potrebbe cambiare presto con lo scambio o gli scambi prima della trading deadline del 24 febbraio, dove potrebbero aprirsi spazi per lui.
Il bilancio dei Celtics migliora in casa, ora siamo a 12 vittorie e 6 sconfitte e ne sono state vinte 8 delle ultime 9. "Dovremo vincere ogni partita casalinga" dice Rivers "non importa se sono i campioni in carica, non ha importanza chi è".
In settimana c'è stato il ritorno di Antoine Walker a Boston. Amato od odiato, 'Toine ha sempre fatto notizia a Beantown ed il suo ritorno è stato accolto con un tutto esaurito. Dice Pierce di lui: "ama la competizione, cerca di vincere ovunque sia ed è sempre bello incontrarlo di nuovo in campo e rivederlo". Parole gentili per un giocatore che non è riuscito ad indirizzare in modo corretto il talento che si ritrova, anche se in questo è in folta compagnia.
Sulle voci che lo danno a Boston, Walker ha sorriso e commentato con un "interessante, è tutto quello che dirò", ma sa benissimo anche lui che sarà impossibile tornare a Boston. Ad Atlanta può fare e disfare come gli pare, è andato in doppia doppia per 6 gare consecutive e 15 volte in stagione, ma la sua squadra ha un bilancio di 6 vinte e 27 perse ed il 10 su 30 a Boston indica che il vizio di tirare troppo e male non l'ha perso. "Siamo ancora molto amici" dice Walker di Pierce, fuori dal campo ovviamente.
Infortuni
Delonte West ha ripreso ad allenarsi lo scorso giovedì trattenendosi oltre l'orario per riprendere confidenza col tiro. Continua peraltro ad indossare da oltre un mese un guanto protettivo che non copre solo il palmo. La sua riattivazione in roster è approssimativamente attorno alle due settimane.
"È meraviglioso tornare" ha detto raggiante. Prima del suo ritorno in allenamento ha dovuto sottoporsi ad un'altra lastra, imposta da Rivers, per essere sicuri che tutto fosse a posto. Il suo ritorno è importante perché aveva dimostrato di giocare molto bene e poi la sua presenza potrebbe condizionare Ainge sacrificando in un'eventuale scambio l'altro giovane play Banks.
Non è una bella stagione per Tom Gugliotta. Prima delle brutte partite, poi messo in lista infortunati anche se non lo era, ora in roster dopo un accordo con Ainge. Nell'ultima partita era indisposto (probabilmente questa volta è la verità ) ed è stato invitato a tornare a casa per curarsi. L'ora del suo ritiro si avvicina.
Curiosità
I Celtics, nelle loro iniziative per raccogliere fondi da donare alle popolazioni asiatiche colpite dallo tsunami, hanno raccolto ben 250.000 dollari donati dai tifosi nei banchetti aperti per ricevere le loro donazioni, in più Pierce e Payton hanno donato 19.000 dollari, pari a 1.000 dollari ogni assist effettuato nelle gare contro i Piston (7 gennaio) ed i Bulls (8 gennaio).
I 119 punti inflitti da Boston ad Orlando è il più alto punteggio raggiunto quest'anno in gare che non si sono concluse con tempi supplementari. Il precedente record era stato ottenuto sempre contro Orlando con 117. In quella gara ben 8 giocatori hanno raggiunto la doppia cifra in punti ed il rookie Al Jefferson ha ottenuto la sua seconda doppia doppia con soli 16 minuti d'impiego.
Oltre a Walker, Atlanta ha nel suo roster altre vecchie conoscenze biancoverdi: Anderson e Delk. Mentre Kenny Anderson attende solo il giorno in cui appenderà le scarpe al chiodo, e non ci dovrebbe mancare molto, Tony Delk è attualmente infortunato alla mano destra, quindi non ha potuto giocare.
Probabilmente la panchina di Boston è la migliore dell'NBA, infatti i giocatori che non partono in quintetto base hanno segnato di più della loro controparte avversaria in ben 17 delle ultime 18 gare. La maggiore ragione di questo risultato è dato da Ricky Davis, che con 14,3 punti a partita da quando parte dalla panchina è secondo solo a Stackhouse per un solo decimo di punto e può ben sperare di vincere il titolo di miglior sesto uomo dell'anno.
Il giocatore non si fa problemi sul fatto di non partire da titolare "non ha importanza (per me) uscire dalla panchina od in quintetto. Ovunque tu abbia bisogno, io ci sarò". Grande prova di maturità del giocatore.
Appuntamenti e classifiche
Settimana di riposo quella che segue, riposo per modo di dire perché ai Celtics attendono pur sempre due partite:
mercoledì in casa contro Chicago
venerdì a Newark contro New Jersey
Mentre a New Jersey non sembra aver giovato più di tanto l'arrivo di Vince Carter e la vittoria potrebbe essere relativamente facile, contro Chicago ci potrebbero essere più problemi del previsto. I Bulls stanno giocando bene e stanno risalendo la classifica della loro Division, ma i Celtics devono vendicare la sconfitta subita qualche giorno fa e questa potrebbe essere una buona occasione.
Riguardo alla partenza lenta della stagione Rivers è stato molto critico, ma ora parlando della pausa fino al prossimo mercoledì ha un'idea diversa: "è bello averla perché siamo giovani, è questo il motivo. Dopo avremo circa tre settimane dalla pausa dell'All-Star Game e ci darà l'opportunità di verificare cosa vogliamo fare (per il prosieguo della stagione). Spero che questo ci aiuterà ".
La classifica dell'Atlantic Division indica che proprio questa Division risulta al momento la più debole di tutte. Nessuna squadra riesce a tenere un record superiore al 50%, benché al momento non esistano neanche squadre che puntino alla prima scelta del draft. Pierce ha detto che l'Atlantic Division attuale potrebbe essere la peggiore di tutta la storia NBA. Sicuramente esagera, ma è un segnale di una frustrazione di non riuscire a giocare come sa.
In questa situazione Boston riesce a rimanere molto vicina a New York. La distanza ora è di una sola lunghezza, mentre Philadelphia è a parimerito con i Celtics, ma è dietro perché ha giocato due partite in meno.
La fortuna di Boston prosegue e non sembra che le altre squadre siano in grado di fare il vuoto dietro di sé. Questo potrebbe farlo Boston stessa, ma le nostre aspettative sono state al momento disattese. Poiché si sta avvicinando la trading deadline, questo viene sentito e non lascia tranquillo l'ambiente biancoverde. Si sapeva già ad inizio stagione e si sta avverando, ma il general manager Danny Ainge è obbligato a scambiare i suoi asset per massimizzare i contratti in scadenza. Torneremo in argomento con approfondimenti la settimana prossima.
Per il momento speriamo che nella prossima ottava i Celtics riescano a fare bottino pieno, così da avvicinarsi ad una sola vittoria dal 50% di record.
A risentirci.