Carlos Boozer schiaccia in faccia a Brad Miller dopo aver salutato Chris Webber
Diciamocelo chiaramente.
Per i Jazz c'è poco da stare allegri.
Lo stato attuale delle cose dice che i Jazz sono la quart'ultima franchigia della lega. Niente a che vedere con la squadra che nei primi otto incontri di season aveva fatto gridare al miracolo. Nulla di tutto questo.
Le vittorie sono 11 le sconfitte 22.
E a questo non si può aggiungere altro.
Alla domanda 'che genere di squadra siete' coach sloan ha semplicemente commentato: siamo una squadra che ha perso 22 incontri. E che non sa come comportarsi in campo. Semplice, essenziale, lapidario.
L'inizio dell'anno dava la sensazione di essere una squadra solida e tenace.
Il proseguo della stagione ha detto che i Jazz sono una squadra molle, che ha perso il maggior numero degli incontri dopo aver mollato nell'ultimo quarto.
L'inizio dell' anno dava la sensazione di essere una squadra fluida nella parte avversaria del campo. Dava la sensazione di trovare il canestro anche ad occhi chiusi. Il proseguo della stagione dice che i Jazz faticano ad attaccare, dice che il gioco non è fluido e che il canestro sta diventando una chimera.
L'inizio dell'anno dava la sensazione di essere una squadra dalla difesa arcigna ed impenetrabile. Il proseguo della stagione ha detto che i Jazz sono tutto fuorché una squadra abile a difendere.
Insomma, tutte le premesse che lasciavano ben sperare i tifosi di SaltLake city e non, si sono dissolte in un soffio.
I motivi sono tra i più disparati. Scarso amalgama, giocatori non all'altezza, scarsa forma di alcuni uomini chiave e ultimo non per importanza l'infortunio di Andrei Kirilenco.
Se c'è una cosa evidente dopo la momentanea dipartita del russo è che la difesa dei Jazz non dipende da Kirilenko. La difesa dei Jazz è Kirilenko.
AK47 da energia, grinta e soprattutto la leadership silenziosa come nella lega poche eguali.
Mentre si guardano i Jazz, non ci sono dubbi su chi sia il vero faro del team.
Lo dice Sloan, che non ha che parole di lode per il giocatore fresco di rinnovo pluriannuale plurimilionario.
Lo dicono i compagni.
E soprattutto lo dicono i numeri.
Sostanzialmente Kiri è la figura intimidatoria per gli avversari dei mormoni. Stoppa, ruba palla, prende rimbalzi e ultimamente segna anche. O meglio segnava. Ad inizio stagione Boozer fece notare come alla fine di ogni incontro Kiri non sembrasse nemmeno affaticato. Assolutamente instancabile.
Lo stesso dicono e pensano gli avversari.
Senza di lui la squadra non ha collante. E senza di lui la squadra è andata a picco.
Il problema però non è solamente Kiri.
Il problema è legato anche alla scarsa forma di giocatori da cui ci si attendeva molto.
Carlos Arroyo non è attualmente l'ottimo playmaker dello scorso anno e poco c'entra l'infortunio della preseason. Il giocatore più semplicemente sembra sentirsi arrivato. La grinta è minore e i risultati sul campo lo dimostrano.
Non a caso Coach Sloan ha panchinato Carlito per una discreta serie di incontri. Il suo rimedio pare essere una sana e sacrosanta dose di umiltà per il portoricano reduce da un'ottima olimpiade. L'effetto ancora non è quello sperato, ma a questo punto si può solo aspettare. Si attendono segnali di ripresa.
Oltre ad Arroyo c'è Matt Harpring ad avere un andamento scostante. Ad un rendimento insufficiente come titolare, unisce un impatto da sesto/settimo uomo decisamente flebile.
I due non sono che un esempio di ciò che accade nel roster in questo momento.
Nessuno è esente da responsabilità .
Non è esente da responsabilità sicuramente Memeth Okur, uno dei due discussi Free Agent che l'estate ha portato a SaltLake. Inizialmente Sloan ha pensato bene di impiegarlo come sesto uomo. Il suo contributo in termini di punti e impatto sul match è stato decisamente ottimo.
Con l'infortunio di Kiri il suo minutaggio è poi aumentato ed a seguito di alcune prove fortemente convincenti, sono arrivate prestazioni scialbe e sensibilmente impalpabili.
Il Turco però, nei momenti migliori, ha dato lampi di classe come solo i grandi riescono. Il suo impatto offensivo potrebbe diventare devastante se solo si convincesse ad attaccare maggiormente il ferro e se si rendesse realmente conto di ciò che il suo fisico gli permette di fare. Il percorso per dimostrare che non si tratta di un eterno incompiuto o di un mezzo giocatore è ancora lungo. Solo il tempo a questo punto potrà dire.
I restanti giocatori del team come Raja Bell, Gordan Giricek, Curtis Bordchart, stanno sostanzialmente rispettando le attese. Tutti secondo aspettativa, ma evidentemente non basta.
Ciò che realmente manca è la grinta vista ad inizio stagione. Manca la chimica tra giocatori. Manca l'idea di esprimere un gioco di squadra piuttosto che un imbottimento delle statistiche personali.
Ad inizio stagione Coach Sloan si disse preoccupato per come mancasse in realtà un gioco fluido. Allora non molti gli diedero retta considerato la striscia di vittorie portata a casa. Ora tutto è cambiato. Cosa ci si può aspettare per il proseguo della stagione?
Nella desolazione che in questo momento regna intorno al gruppo dei Jazz c'è qualche barlume di speranza.
Innanzitutto Carlos Boozer.
Le sue cifre dicono che al momento è una delle PF più forti della lega. In realtà le cifre non dicono tutto. Carlos ha ancora strada da fare.
Il giocatore è migliorato ulteriormente dallo scorso anno.
Il suo tiro è in continuo progresso ed ormai sta diventando pericoloso anche dalla media distanza. Sotto canestro il suo impatto non è messo in discussione malgrado ci sia margine per qualche movimento ancora. Non è tutto però.
E qui arrivano le note dolenti.
In difesa Carlos deficita fortemente.
In realtà anche in questa fase il progresso dallo scorso anno è evidente.
Contro i Kings, malgrado l'esplosività di Webber non sia quella dei bei tempi, Boozer ha saputo giocare alla pari con la stella dei Kings (se si esclude il frangente in cui Chris ne ha messi 6 di fila dalla media, momento in cui anche Duncan non sarebbe riuscito a marcarlo).
Contro Houston ha saputo far pesare la sua presenza con intensità , rifilando una stoppata a TMac, e rubando un paio di palloni, segno di una sua attenzione sempre maggiore alla fase difensiva. Anche il suo numero di assist è in aumento.
Tutto questo però non basta. La sua tecnica deve ancora essere affinata.
C'è però una cosa da dire di Boozer. Il suo impegno e la sua determinazione sono impressionanti. Ha la voglia di arrivare che solo i grandi portano. Con questa premessa non ci sarebbe da stupirsi se il suo impatto anche difensivo diventasse decisamente importante.
La sua firma sembra comunque sempre meno in discussione di come ad inizio stagione veniva considerata. Sicuramente su di lui si può contare per il futuro e per il proseguo della stagione. Resta da verificare quanto il suo impatto può essere determinante conto i mostri sacri della lega.
Altra nota positiva è che la prossima settimana dovrebbe salutare il ritorno al campo di Kirilenko. Suona come una boccata di ossigeno. Il suo ritorno darà quel che in questi incontri è mancato agli esterni dei Jazz.
Grinta ed efficacia.
Il suo impatto sul match sarà sicuramente indiscutibile. Kiri è uno dei migliori giocatori di questa lega. Vedremo come la squadra reagirà .
Dato positivo ancora è ovviamente Coach Jerry Sloan. Voci insistenti lo vogliono lontano dai Jazz e qualcuno comincia a pensare che la franchigia di SaltLake city possa solo puntare alla lottery. Se c'è però qualcuno nella lega a cui affidare una squadra per poterla rendere competitiva quello è proprio lui. Di certo non sarà Sloan a mollare la presa per la rincorsa ai Play Off.
concludiamo con l'ultimo dato positivo.
Peggio di così non si può andare e qui siamo nel terreno dei disperati.
Il futuro non può di certo essere sportivamente peggiore del presente.
E' già un buon punto di partenza.