AFC – Wild Card Report

Doug Brien, decide la prima sfida di wild card AFC

L'AFC ha deciso le proprie finaliste di division. Saranno Jets e Colts a sfidare Pittsburgh e New England. Il primo incontro, giocato sabato, è stato equilibrato, deciso solo in un drammatico overtime, il secondo non ha avuto storia. Indianapolis si presentava come chiara favorita, e il pronostico è stato ampiamente rispettato, con il risultato già  deciso nel primo tempo a favore di Manning e compagni.

New York Jets @ San Diego Chargers
Un finale di tempo emozionate, e un supplementare, hanno spettacolarizzato un match ben giocato dalle due squadre, ma condizionato dalle condizioni meteorologiche. La vittoria ha arriso ai Jets per 20 a 17, quasi alla scadere del primo tempo di overtime, regalando alla squadra della grande mela la prima vittoria in trasferta nei playoffs, nella gestione Herman Edwards. "E' stato uno dei match più drammatici cui ho partecipato" ha dichiarato Curtis Martin a fine del match. Chi è stato sveglio fino alle 6 del mattino in Italia non è rimasto deluso.

Gran parte del merito del successo va alla difesa dei Jets. L'incontro non è stato spettacolare, le due formazioni si sono controllate a vicenda, non riuscendo ad esprimere un football spettacolare.Ma su quel campo era difficile riuscirvi I Jets hanno controllato meglio gli avversari, almeno per tre quarti d'incontro, meritando alla fine il successo. Tomlison ha corso con una media di 3,0 a portata (80 yards in 26 portate), pur non dovendo fronteggiare troppo spesso un box a otto, e senza il proprio miglior giocatore, i Chargers, alla fine si sono arresi.

Vilma e Barton hanno annullato, per gran parte dell'incontro, Gates, mentre le secondarie si sono fatte battere solo una volta in profondità , sul primo touchdown dei Chargers. Brees è stato forzato frequentemente, e pur completando 31 passaggi su 42 per 319 yards con un rating di 101.2, non è sembrato in totale controllo del match.

I Chargers hanno giocato in maniera speculare, ma, per fermare Martin, sono stati costretti a far salire le S. Il running back dei Jets non ha avuto vita semplice, correndo ad una media di 3.6, con la corsa più lunga di sole 12 yards, ma ha impegnato sempre un ottavo uomo supplementare, permettendo di far funzionare meglio, rispetto ai precedenti match, il gioco aereo della squadra.

Il coaching staff dei Chargers si ricordava bene l'incontro di regular season disputato tra le due formazioni, ed ha deciso di togliere all'avversario il proprio running game, rischiando di esporre le proprie secondarie, non invulnerabili.

Un paio di big play di New York hanno messo in difficoltà  gli avversari, finendo in end zone o stabilizzando un lungo drive, risultando alla fine decisivi, come ha ammesso Pennington "le safeties non hanno rispettato il nostro gico profondo, e siamo stati in grado di sfruttare questa situazione tutta la sera. Justin e Santana hanno fatto un ottimo lavoro, combattendo per farsi trovare liberi, a eseguire quando c'era la possibilità ".

Qualcomm Stadium tutto esaurito, con 67.536 spettatori, incuranti della pioggia battente, che per tutto il pomeriggio ha battuto su San Diego. I tifosi sono realmente galvanizzati, sventolano l'asciugamano bianco, rendendo onore ad una formazione che è andata ben oltre le previsioni. Non mancano i tifosi dei Jets, che speravano di godersi il clima mite della California.

Le squadre scendo in campo al completo, solo i Jets pagano l'assenza di Abrhams. Il defensive end non c'è l'ha fatta a scendere in campo.

Primo possesso per i Jets, che impostano subito un gioco conservativo, cercando di non commettere errori. Cinque corse e altrettanti passaggi, tutti sul corto portano al primo errore del match, con Brien che sbaglia un field goal non impossibile. Subito evidente il tentativo dei Jets di evitare l'esterno. Le corse cercano di stare lontano dai play maker avversari, i due OLB Edwrads e Foley. Quest'ultimo finirà  il match con due sack, ma risultando spesso fuori dal vivo del gioco. Nessun off tackle, ma solo corse centrali, una tendenza che sarà  confermata per tutto il match.

La palla passa a San Diego, ma anche la formazione di casa pare bloccata, e dopo un primo gioco da 20 yards, si accontenta di passaggi corti. Gates è subito tenuto sotto controllo da Barton, e riceve un passaggio da tre yards, ma si dovrà  aspettare fino alla fine del tempo per ritrovare la stella dei Chargers coinvolto nel game plan.

Tutte e due le squadre non riescono a far decollare il gioco, chiudendo il primo quarto senza segnature. I Jets hanno avuto un maggior controllo del pallone 9:58 e hanno dimostrato di poter muovere meglio il pallone, seppur senza brillare. Pennington ha lanciato passaggi solo sul corto, mentre delle 8 corse chiamate (su 19 giochi totali), solo una è stata un off tackle

All'inizio del secondo quarto, i Chargers metto in piedi il loro drive migliore, con 8:25 di possesso. Basandosi sulle corse di Tomlison (9 corse su 14 giochi) che chiude ben quattro primi down, riescono a portarsi sulle 26 avversarie, da dove McCardell inventa una ricezione spettacolare da 26 yards, che rimarrà  l'unico big play concesso dagli ospiti per tre quarti di incontro. La chiave del successo dei Chargers in questo scorcio di partita, la produttività  sui primi down, sei yards di media, che hanno permesso di non dover fronteggiare mai terzi down (uno solo da 5 yards nell'intero drive).

La risposta dei Jets arriva poco dopo, sfruttando un'ottima posizione di campo sulle 37 avversarie dovuta ad una chiamata all'allenatore dei Chargers, sceso in campo per protestare. "Sono stato imperdonabile, ho commesso una assoluta leggerezza" ha ammesso Schoettenheimer.

Pennington, per sfruttare subito il momento, apre il gioco, e completa tre palloni consecutivi arriva in end zone, con la ricezione da 13 yards di Becht.

Il 7 a 7 resiste fino all'intervallo, grazie alla difesa dei Jets, che sfrutta un errore di Brees, pizzicando sulle proprie 25 un pallone. Tongue ritorna per 25 yards , ma New York non sfrutta il possesso, costretta a un tre e fuori, su cui sostanzialmente si chiude la prima frazione.

Nonostante i numeri dicano Chargers, l'impressione è che i Jets siano più squadra, che riescano, soprattutto difensivamente ad essere più equilibrati, coinvolgendo maggiormente i propri migliori giocatori. I due quarterback stanno facendo poco, ma l'importanza della posta in palio complica il tutto. Le line offensive sono concentrate più sul difendere il proprio quarterback, che ad aprire varchi, e in questo fanno un lavoro egregio. Le due formazioni hanno concesso un solo sack a testa.

Alla ripresa, San Diego fa poco strada, mentre New York in cinque giochi e 2:31 entra nuovamente in end zone, con Santana Moss., e nel drive successivo, dopo che San Diego aveva chiuso solo un primo down grazie ad una penalità , segnano ancora un field goal. 17 a 7 alla fine del quarto, e match che sembra aver preso una piega brutta per i padroni di casa, incapaci di chiudere un solo terzo down in questo quarto, arrivando ad un primo down solo su penalità  avversaria. Match finito. Non ancora.

San Diego si sveglia nell'ultimo quarto, quando mette in piede due drive consistenti, costringendo gli avversari al punt, nel loro unico possesso. La prima serie porta ad un field goal, che riduce lo svantaggio a sette punti, Il secondo, il drive finale del tempo regolare, dura 4:46, e sembra la fotocopia del finale del precedente wild card, tra Seattle e St.Luis.

Si gioca sui quattro tentativi, San Diego chiude tre primi down, ma soprattutto riesce finalmente a sfruttare Gates, che da solo riceve per 65 yards, chiudendo due down. I Chargers, grazie ad una corsa di Tomlison arrivano sulle nove avversarie, con due minuti di tempo. Primo gioco improduttivo, una corsa di Brees da otto yards, ed è terzo ed uno. Passaggio incompleto. Quarto ed uno. Tutta la stagione in un gioco. Brees sotto pressione, indietreggia, scappa, Barton lo ha preso, sparecchia il pallone" incompleto. Fazzoletto giallo sul terreno.

Un attimo d'incertezza, poi le mani nei capelli per i giocatori dei Jets chiariscono tutto. Roughing the passer. Barton ha commesso una leggerezza imperdonabile. "E' stato un gioco stupido, per colpa mia. Non sono allenato e pagato per fare cose come quella".

Nuova chance, questa volta Brees non sbaglia. Palla a Gates e touchdown del pareggio. Supplementari

Il tempo regolare si chiude con San Diego sugli scudi. La formazione con un ultimo quarto magistrale, 21 giochi totali in 8:52 di possesso, 125 yards di total offense, (107 su passaggio). La selezione dei giochi è riuscita finalmente ha coinvolgere Tomlison come ricevitore fuori dal backfield, (tre ricezioni sulle sei dei tempi regolari nell'ultimo quarto) e Gates. Il Te spostato a destra e sinistra per tutto il match, allineato come wide out, utilizzato nello slot, non aveva mai trovato spazio, fino all'ultimo, decisivo drive.

Nell'ultimo periodo Gates è stato cercato cinque volte, per tre ricezioni pesantissime, mentre negli altri tre quarti di match il suo numero era stato chiamato solo quattro volte per tre ricezioni. Troppo poco. Schottenheimer sembra aver trovato le giuste contromisure alla difesa avversaria, e la sorte è benigna.

San Diego vince il sorteggio ed avrà  il primo possesso in overtime. La difesa dei Jets appare stanca, soprattutto i linebacker sembrano provati dall'enorme lavoro svolto (24 tackle tra Vilma e Barton). Con un ultimo sforzo costringe San Diego un tre e fuori, ma Pennington non fa meglio, con Foley che mette a segno un sack fondamentale, e due passaggi incompleti.

Palla ancora ai Chargers, sulle proprie 30 yards. Oto giochi su corsa, che iniziano a produrre, con la difesa avversaria sulle gambe, cinque giochi su passaggio (soprattutto screen su Tomlison), ancora a sfruttare il favorevole matchup contro i linebacker avversari, e la palla arriva sulle 22 avversarie. Il coaching staff si sente sicuro, manda in campo Kaeding solo al quarto tentativo, per un calcio dalle quaranta.

Snap buono, ma la palla è fuori, sulla destra dei pali. Il colpo è imparabile. Il morale scende sotto i tacchi.

"Non so cosa sia successo" sono state le parole del kicker.
“Quello che so, è che ho deluso compagni e allenatori, non ho fatto il mio lavoro, quello per cui sono pagato. Negli spogliatoi non ho potuto guardali negli occhi"

New York sfrutta l'occasione, con due giochi aerei da 11 e 18 yards (confermata dopo un review degli arbitri), e una corsa di Jordan (7.1 di media a portata per il giocatore) da 19 yards, la squadra arriva alle 10 avversarie, e su un terzo tentativo, manda in campo Brien per il field goal decisivo.

Chad Pennington:

"Nei supplementari l'attacco scende in campo e deve vincere la partita. Quando hanno sbagliato abbiamo avuto la nostra seconda occasione. Abbiamo mantenuto la nostra concentrazione, e fatto un buon lavoro quando è venuto il momento"

.

La partita si chiude tra i rimpianti dei Chargers, per l'occasione fallita, ma nei tempi regolari, il match è sembrato in mano ai Jets, che lo hanno condotto meglio per tre quarti, cedendo solo nell'ultimo periodo, quando la stanchezza ha iniziato a farsi sentire. Pennington (23 su 33 per 279 yards 2 touchdowns e 115.6 di rating) non ha certo risolto I problemi di un attacco che fatica a mettere punti sul tabellone, e dovrà  cercare di giocare meglio, se vorrà  continuare la propria corsa verso Jacksonville. Dovrà  migliorare soprattutto nell'efficienza nella red zone, che ancora una volta è stata solo del 33%.

"La gente dubitava che ce la potessimo fare, ma siamo andati in campo e abbiamo smentito tutti" ha dichiarato l'offensive tackle McKenzie. Felice del risultato e orgoglioso del gioco Edwards.

"Penso che la squadra abbia una forza mentale non comune. In cuor nostro sentivamo che se avessimo giocato il nostro match, potevamo venire qua e vincere. Siamo stati in grado di farlo, non potrei essere più orgoglioso dei mie uomini".

Schoetteneimer rinnova la sua striscia perdente nei playoffs.
"L'ho già  provato prima, questo lo sapete tutti. Mi spiace per i giocatori e tutto lo staff, e soprattutto per i tifosi".

San Diego può considerarsi, in ogni modo soddisfatta della propria stagione, anche se perdere nei playoff ai supplementari, avendo l'occasione per vincere fa male.

Denver Broncos @ Indianapolis Colts
Una partita che è durata 15 minuti. Tanto hanno impiegato i Colts a staccarsi, 14 a zero dai Broncos. Denver è rimasta attaccata alla partita per un solo drive, staccandosi per non riprendersi più. Shanahan sapeva che la sua squadra non poteva permettere di farsi scappare l'avversario, perché Denver non possiede un attacco in grado di segnare velocemente, e che, sopratutto, risulta poco efficace all'interno della red zone. Alla fine Indianapolis ha dilagato chiudendo con il risultato finale di 49 a 24, ma già  alla fine del primo tempo la partita era segnata, con i Colts avanti 35 a tre.

Le statistiche finali di Plummer potrebbero trarre in inganno. Fino a quando c'è stata partita vera, i Colts hanno dominato, non solo con il proprio attacco, ma anche con la difesa. Denver nei primi 30 minuti ha chiuso solo quattro primi down, contro i 20 degli avversari, che hanno giocato quasi il doppio (40 giochi contro 24). Manning ha chiuso con un rating di 140.4 contro il misero 31.8 dell'avversario.

La difesa dei Broncos non poteva reggere a lungo il confronto. Per Denver era necessario che il gioco su corsa funzionasse, per far stare seduto in panchina l'attacco degli avversari. Questo non è avvenuto. L'attacco non è mai stato in ritmo, costretto spesso a soli tre giochi (la media per drive nel primo tempo è stata di soli 4 giochi) e ad uscire dal campo. Il pallone è stato nelle mani dei Broncos per soli 11:59, con un guadagno medio di meno di 5 yards nei primi due down.

La linea offensiva è stata lontana parente di quella dominante vista all'opera in questi anni, letteralmente dominata dagli avversari. La velocità  di Freeny e Mathis è stata pagata, e Lepsis, il left tackle, ha perso nettamente il confronto con il sack master dei Colts. La linea difensiva d'Indianapolis, oltre a generare una pressione costante, ha ben contenuto all'interno della tasca Plummer, impedendogli di uscire con giochi in bootleg, o con degli scramble.

Il quarterback di Denver si è trovato a fronteggiare le situazioni più scabrose, terzi e lungo, nelle condizioni peggiori. Il risultato è stato catastrofico, non un solo terzo down convertito in tutto il primo tempo.
In queste condizioni, per l'attacco dei Colts è stata una passeggiata inanellare punti su punti. Manning ha segnato sette volte in dieci possessi, ed un'altra è stato intercettato in end zone. Il quarterback è stato protetto benissimo dalla propria linea, che ha permesso un solo sack. L'assenza di Pryce ha aiutato notevolmente Indianapolis, ma è tutta la stagione che Glenn e compagni fanno un lavoro eccellente.

Bailey ha controllato a dovere Harrison (4 ricezioni per 50 yards), togliendolo spesso dal gioco, ma era impossibile controllare singolarmente gli altri ricevitori. Manning ha cercato e trovato il matchup che era più favorevole, ed individuatolo, lo ha sfruttato costantemente. Wayne, coperto da Roc Alexander, quasi sempre in singola copertura sulla sinistra del fronte d'attacco, ha abusato a piacimento del cornerback avversario, ricevendo dieci palloni per 221 yards e due touchdown (ma già  nel primo tempo era ad otto palloni e 167 yards).

Il giocatore ha corso tutti i tipi di traccia possibili. Screen, Slant, Fly, Curl sono stati utilizzati per sfruttare il vantaggioso matchup. Ha fine incontro il giocatore si è detto estremamente motivato dalle dichiarazioni degli avversari durante la settimana: "221 yards. Fantastico. Volevo fargli sapere che avere continuato tutto il giorno, non solo per quanto bastava alla vittoria. Siamo partiti così forte che li abbiamo lasciati a bocca aperta. Peyton è stato eccezionale. Ha fatto un lavoro perfetto mettendoci nella giusta posizione per segnare."

I due Te Clarck (sei ricezioni per 112 yards w un touchdown) e Pollard (due ricezioni per 25 yards), sono stati cercati spesso nel centro del campo. I due giocatori hanno creato problemi ai linebacker avversari e alle safties. Lynch e Kennedy non hanno avuto raggio sufficiente, mostrando limiti nelle copertura.

Per i Broncos ha retto solo la difesa sulle corse, che ha limitato i guadagni di James, che ha cercato di svariare con degli off tackle a destra o sinistra, senza mai trovare guadagni importanti. Alla fine il giocatore ha accumulato 63 yards in 18 portate, meno di 4.0 di media, con la più lunga corsa di sole 11 yards.

Dopo la vittorie dell'ultimo turno di regular season, le polemiche conseguenti al colpo proibito di Lynch e alla presunta fragilità  dei ricevitori avversari, i Broncos sono giunti al RCA DOME fiduciosi, convinti di poter ripetere la prestazione che li aveva visti vincitori. Sicuramente solida, i Broncos figurano nelle prime posizioni in quasi tutte le statistiche della NFL, la squadra manca d'efficacia in red zone, non riesce a capitalizzare quanto produce.

Nell'ultimo incontro di regular season, questo trend sembrava essersi invertito. Shanahan era convinto che i suoi ragazzi potessero giocare alla pari questa partita. Bailey credeva di poter giocare alla pari " Francamente pensavo che saremmo stati più vicini. E' stato shockante come ci hanno chiuso. E' il miglior quarterback della lega. Quando giochi contro atleti così, prima o poi trovano la debolezza degli avversari e lì colpiscono". Purtroppo per i Broncos questo è avvenuto troppo presto.

L'illusione è durata pochissimo, il tempo del primo drive. I 56.609 paganti, forse preoccupati dall'ultima sconfitta, e dalle prestazioni in calo della squadra nelle ultime uscite, hanno dovuto attendere solo pochi minuti prima di vedere innescarsi la macchina da touchdown.

Indianapolis vince il sorteggio e decide di iniziare in attacco, ma Manning già  in calo con i Chargers, e ha riposo nell'ultimo incontro, sembra arrugginito, chiude un primo down per Wayne da 11 yards, ma esce dopo altri tre giochi. Gli avversari hanno le contromisure giuste? Forse potremo assistere ad un match equilibrato? I problemi nei playoff continuano per Manning?

Dopo che anche i Broncos eseguano quattro giochi ed escono dal campo, i dubbi sono fugati.

Nel successivo drive ha inizio lo show. Protagonista assoluto, il quarterback dei Colts arriverà  a superare il record di franchigia per yards lanciate in post season con 33 su 27, 457 yards quattro touchdown su passaggio, uno su corsa, un intercetto e un rating di 145.7. Solo Kosar ha fatto meglio di Lui nella storia del football, lanciando più yards in un incontro di post season, ma sfruttando anche due supplementari.

"Abbiamo giocatori che sono qui da diverso tempo. Sanno come far funzionare l'attacco, e non si fanno prendere dalla pressione" sono le parole del giocatore, che ha aggiunto, riguardo al prossimo match:

"Vogliamo continuare. Sarà  durissima, la strada di fronte a Noi è impervia, ma vogliamo andare avanti il più possibile"

.

Primo Touchdown pass un lob da due yards per Mungo, quindi, dopo una corsa di James, il terzo touchdown porta la firma di Dallas Clark, con una ricezione da 19 yards. Intermezzo Broncos, con l'unica segnatura del primo tempo, un field goal di Elam, per concludere con un touchdown da 35 yards di Wayne, il primo della giornata, seguito dall'ultima segnatura del primo tempo, un quarterback snek

Per Denver il gioco migliora nella ripresa, quando la squadra arriva tre volte in end zone, due su passaggio, ma a partita ampiamente conclusa. Nel terzo quarto segnano solo i Broncos, due touchdown pass, uno per Smith, 9 yards, e uno per Putzier da 35 yards.

La partita si chiude con la seconda segnatura di Wayne, che riceve un passaggio e corre per oltre 40 yards ffino in end zone, irridendo Anderson e Kennedy, e con una corsa di Rhodes, con l'intermezzo del touchdown di Bell per Denver.

Indianapolis corre a giocarsi le proprie chance, in un rematch. La prossima settimana sarà  a Foxboro, per cercare di dimenticare le delusioni della scorsa stagione.

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