Anche a Capodanno T-Mac ha messo a referto il quarantello d'ordinanza…
Amanti dello sport americano Buon Anno! Sarà retorica ma visti anche gli ultimi tragici avvenimenti mi sembrava naturale fare gli auguri a tutti gli internauti amanti del basket targato NBA.
I Rockets hanno salutato il 2004 con una W ai danni dei Bucks, grazie ad una prova maiuscola di Tracy McGrady (42 punti), nonostante l'assenza della Grande Muraglia, causa bronchite e febbre, davanti ad un pubblico che mal avrebbe gradito di chiudere il 2004 sotto il 50% di vittorie.
Adesso, dopo la gara con Milwuakee, Houston ricomincia da zero, con un bilancio in perfetta parità , sette squadre avanti in classifica e altrettante a inseguire, in piena zona playoffs ma con la convinzione che prima o poi i progressi visti nell'ultimo mese potranno portare il team a raggiungere quel livello di continuità che ancora manca ai ragazzi di Van Gundy.
A proposito di Yao Ming, c'è da dire che il cinese ha saltato venerdì la sua prima gara in carriera, dopo essere sceso in campo già debilitato nella partita di mercoledì con i Cavs.
Il mercato ha portato in Texas prima Jon Barry, proveniente da Atlanta, in cambio del play Tyronne Lue, dirottato proprio nella città della Coca-Cola e poi David Wesley, al termine di una trade che ha mandato Jim Jackson e Bostjan Nachbar in Louisiana.
Con i suoi 35 anni, Barry contribuisce a rendere la franchigia più anziana della Lega ancora più vecchia mentre riguardo all'ultimo arrivo in casa Rockets, questo è stato il commento del GM Carroll Dawson:
"L'acquisto di David rafforza la nostra panchina. Lui può giocare sia come play che come guardia e ha dimostrato il suo talento sia nella fase offensiva che in quella di costruzione del gioco. Non è stato facile cedere un giocatore come Bostjan ma in questa Lega devi rinunciare ad atleti di valore per ottenerne altri".
Wesley arriva a Houston forte delle prestazioni fornite contro Charlotte lo scorso 14 dicembre (23 punti a referto) e contro i Bucks il 13 novembre (10 assist).
Gli ultimi cambiamenti al roster dei Razzi avranno forse fatto capire al Gigante con la maglia numero 11 che nella Lega nulla può essere dato per scontato e che, se è vero che la dirigenza ha più volte assicurato di voler costruire una squadra vincente con Yao al suo interno, è altrettanto innegabile il fatto che le sirene provenienti dalla California e gli eccessivi costi di gestione possano prima o poi convincere Dawson della necessità di privarsi del centro.
Ming via da Houston? Troppo presto per dirlo ma in estate probabilmente verrà esteso il contratto per evitare che l'anno prossimo gli altri team possano intavolare trattative con il giocatore.
I Lakers di Tomjanovich avranno denaro da mettere sul tavolo così come i Magic dell'ex Francis ed è inutile sottolineare come l'entourage del cinese abbia già gli occhi a forma di dollaro pensando al ritorno in termini di pubblicità in caso di sbarco nella Città degli Angeli.
Secondo i bene informati il diretto interessato sarebbe rimasto scioccato alla notizia della trade riguardante Lue e pare che Van Gundy e il vice presidente Keith Jones abbiano avuto il loro bel daffare nel cercare di spiegare i motivi dell'operazione e soprattutto al volontà di creare il team ad immagine e somiglianza sua e di T-Mac.
Insomma, Ming per il momento non si tocca ma per il futuro non si può escludere nulla.
Stay tuned!