Ron Artest è un bravo ragazzo. L'importante è non stuzzicarlo….
Ciao 2004,
purtroppo ti salutiamo con tristezza. E' una tristezza grande, che non si quantifica proprio come i morti del maremoto nel Sud-Est asiatico, che forse sono 100.000 o forse ancora di più. Sei stato l'anno in cui l'acqua, questo primario elemento che ci dà la vita, ci ha fatto anche sperare, se mai ve ne fosse su Marte o altrove. Sei stato l'anno degli scandali nelle carceri irachene, dove i soldati americani portavano al guinzaglio i loro prigionieri.
Sei stato l'anno della rielezione di Bush, e forse il furto vero lo vado allora a cercare in un museo fiammingo dove ad urlare non è più Munch, ma la nostra voce che vuole parlare della speranza per un mondo migliore, che non conosca gli orrori della guerra e del terrorismo né i timori che ancora ci incute il nostro inquieto pianeta Terra.
Negli sport americani è stato semplicemente un anno fantastico, probabilmente irripetibile. Un anno sicuramente che passerà alla storia ; scorriamo un po' insieme perché attraverso questa Top 10.
10. UCONN PATRIA DEL COLLEGE BASKET
Per la prima volta nella storia i titoli NCAA del college basket maschile e femminile vanno nella stessa università . La regina è University of Connecticut, da sempre ad alti livelli nel panorama nazionale del basket di college. La squadra maschile, allenata da Jim Calhoun, è stata uno squadrone che ha confermato i pronostici d'inizio anno, con l'MVP Emeka Okafor, la guardia tuttofare Ben Gordon e l'ala di Brooklyn Charlie Villanueva.
Parlando di basket in gonnella invece, che dire ? Le ragazze allenate dal coach italo-americano Geno Auriemma hanno vinto il loro terzo titolo in 5 anni e il paisà è diventato non solo il coach più vincente della NCAA ma anche un personaggio degno di un profilo sul nobilissimo 60 Minutes sulla CBS.
9. IL PERFECT GAME DI RANDY JOHNSON
Non capita tutti i giorni e come spesso succede arriva proprio nella stagione più brutta per la propria squadra. Il mitico mancino Randy Johnson, pitcher degli Arizona Diamondbacks, ha lanciato il suo perfect game (ha eliminato tutti i battitori in ogni apparizione al piatto, quindi 27, non concedendo loro nemmeno una base ball) in una stagione disgraziata per i campioni del 2001, dai quali probabilmente partirà , anche se non necessariamente agli Yankees come si sta cercando di fare.
E' stato il più vecchio a farlo ma concedetemi, con una maestria e con una eleganza davvero senza precedenti.
8. MOVE OVER, MARINO
L'ex QB dei Dolphins Dan Marino non è più il detentore del record dei passaggi da TD in una singola stagione. Come direbbe qualcuno "il tassametro corre" e difatti prima dell'ultima settimana di regular season il QB dei Colts Payton Manning ne ha lanciati 49, uno in più del grande Dan.
Manca poco ai playoff, privi purtroppo dello showman assoluto della stagione, Terrell Owens, ma vuoi vedere che Manning continui ad imitare Marino in tutto e per tutto ? Parliamoci chiaro : almeno lui sarà capace di vincere un Super Bowl ?
7. TEAM USA, CHE VERGOGNA !
E' stato l'anno delle Olimpiadi di Atene, quelle dominate da Phelps per esempio, ma non certo come si doveva invece prevedere, da Team USA. Il simbolo della disgrazia è Stephon Marbury, svegliatosi solo per portare tutti in semifinale, dove saranno poi sculacciati dall'Argentina di Ginobili. Alla fine sarà bronzo, ma in una estate memorabile per i nostri colori che si giocano la finale dopo aver eliminato eroicamente la Lituania, risalta la delusione degli yankees.
Il risultato è la perduta imbattibilità ai Giochi Olimpici e forse, o perlomeno si spera, il ritorno dei migliori e soprattutto della voglia ritrovata di stupire il mondo.
6. NEW ENGLAND SULLA TETTA DEL MONDO
E' stato un Super Bowl per vari motivi memorabile. Hanno vinto i soliti Patriots ok, per il loro secondo titolo il tre anni. Ma vuoi che qualcuno colleghi questa edizione con il tiro vincente di Adam Vinatieri ? Ancora"..
A rompere la solita canzone di inizio gennaio ci ha pensato la sorellina Janet Jackson, quella ragazza una volta davvero splendida che si innamorava di 2pac in Poetic Justice. Oh, poesia o prosa ma sicuramente è giusto anche questo in un grande spettacolo americano : il vestito si apre, la tetta destra emerge facendo scintillare una stellina appesa al suo capezzolo. Il 2004 è stato anche questo.
5. I FAB FOUR STONANO "COME TOGETHER"
Doveva essere tante cose questo squadrone targato Lakers 2004. Avete presente la potenza di Kobe ? E quella di Shaq ? Bene, aggiungeteci Karl Malone, due volte MVP, e Gary Payton, già finalista per i fatti suoi e soprattutto non toglieteci mai coach Zen.
Alcune conseguenze varie di una stagione che definire inquieta è poco : coach Brown è troppo appagato con i Pistons per volere anche l'oro olimpico, Malone è disoccupato e l'anello tanto sognato lo cerca nella mano della moglie di Kobe, Shaq troneggia a Natale nonostante il quarantello del bambino viziato, Payton è ceduto a Boston per la serie "ormai non c'è più religione" e coach Zen ci scrive sopra un libro. E' un giallo sì, come non siano riusciti a stravincere tutti insieme.
4. BATTI, E CORRI PER LA VERGOGNA
Ricapitoliamo : Pete Rose ha finalmente ammesso di aver fatto due scommesse e non proprio sui cavalli. Dai, lo sapevano tutti ! Barry Bonds e Jason Giambi prima grandi indagati e poi alle corde per lo scandalo BALCO e ora tutti a domandarci se le il record dei fuoricampo di B.B. sia da considerarsi sacrosanto oppure frutto di alcune maledette pillole.
Che peccato, direte voi, il baseball ha perso di credibilità , è uno sport alla deriva, non è più il simbolo del paese".vero ? Aspettate solo qualche riga, e scoprirete che poi quando si dice che alcune cose succedono solo in America non è soltanto una battuta.
3. LANCE ARMSTRONG, IL SUPERMAN UMANO
Sappiamo tutti quello che ha dovuto passare per tornare a sognare in sella ad una bicicletta. Poi Lance ha vinto il suo primo Tour de France. Grandi lodi. All'uomo e all'atleta. Poi ne ha vinto un altro e un altro ancora e allora adesso una sola mano non basta più. Di Tour de France ne ha vinti sei, consecutivi. Qual è la più grande virtù dell'uomo ?
Lance ci dice la volontà , che poi in inglese fa "will". Ha dimostrato che a volta la volontà va a braccetto col futuro. Ah, se si potesse dire in inglese, che so, "I will win". Si ok, si può, ma quello è il futuro"La volontà inizia da ora.
2. LA PIU' GRAVE DI "THE TRUE WARRIOR"
"Era 'na serata comme a tante"".poi un simpatico tifoso lanciò un bicchiere di birra sulla schiena di Ron Artest, che da ragazzino a New York di botte ne ha
date e ne ha prese e non all'asilo come tutti noi ma per le strade del Queens, lo stesso di Nas e di 50 Cent.
Ron dal Queens reagì come se in quel momento fosse proprio in un natio playground e non in un lussurioso palazzo NBA. E da lì in poi tornò " The True Warrior", con pugni e spintoni nelle prime file del pubblico dei Pistons. La squalifica della NBA è stata semplicemente l'allontanamento dai campi per tutta la stagione. Cosa sarà mai ? "Avevo proprio bisogno di tempo, sapete, c'è questo disco da produrre". Contento lui""Ah, è una bomba, compratelo !". Contento lui"
1. BYE BYE BAMBINO !
Qualcuno dice che è stata l'impresa sportiva del secolo. Non me la sento di smentire almeno per tre motivi. Strike one : i Red Sox hanno distrutto la maledizione del Bambino, quella che voleva Boston perdenti dopo la cessione di Babe Ruth. Era forte la maledizione"fate pure 86 anni di frenetica efficacia. Strike two : l'hanno distrutta sconfiggendo prima gli Yankees, quelli invincibili di A-Rod, Jeter e Gary Sheffield.
Strike three : e come gli hanno sconfitti"sotto 0-3, hanno rimontato fino a vincere gara 7. Onore all'hippy Johnny Damon, al gigante buono David Ortiz, all'impeccabile Manny Ramirez, all'arrogante Pedro Martinez e a quel fenomenale pitcher che nemmeno una caviglia insanguinata ha saputo fermare, Curt Schlling. Loro lo sanno, tutt'America lo sa. Sono stati i protagonisti di una delle più belle favole americane.
Sperando in un altro anno di emozioni, auguro a tutti voi un sereno 2005 !