Il gigante e il più piccolo della Nba: strani gatti in giro per la lega
Se andate all'American Airline Center e pensate di bervi una Coca Cola cambiate programma. L'arena ha da poco stipulato un contratto con la Pepsi. E' solo uno degli esempi del marketing gigantesco generato dallo scambio che ha portato O'Neal in Florida.
Abbiamo già detto delle maglie: nello stesso periodo dello scorso anno la n. 34 dei Lakers era l'11esima delle lista. La n.32 degli Heat sta sbaragliando la concorrenza.
C'è voglia di Heat in città , i responsabili del marketing hanno aperto le iscrizioni alla lista d'attesta per i biglietti delle prossima stagione. Il sito web della squadra è il più visitato della lega dal giorno della grande trade. "E' una sorta di rinascita - ha spiegato Eric Woolsworth, responsabile della pianificazione economica degli Heat - in passato vendevamo i biglietti ma la gente non veniva. Ora si sta formando una lista d'attesa chilometrica."
Sul campo, gli Heat sono in striscia positiva di 8 vittorie. Shaquille O'Neal è stato nominato giocatore della settimana con 25 punti, 10 rimbalzi e 5 assist a gara. Addirittura, pare terminato il periodo di magra al tiro di Eddie Jones che, nelle ultime 4 partite, ha segnato 25 tiri su 43 (58.1%)
Nella vittoria contro Orlando 117-107, l'ex guardia Lakers ha segnato 25 punti con 8 su 10 al tiro e 4 su 5 da tre.
"E' solo un segnale - ha detto il giocatore - della fiducia in noi stessi. E' normale quando vinci molte partite consecutive." La squadra sembra aver trovato una sua effettiva dimensione: Wade e Damon Jones spingono il contropiede con giudizio, aspettando il loro "big-man" quando non c'è una soluzione immediata. Nelle ultime 8 gare i Miami hanno vinto il quarto periodo per una media di 6.3 punti a gara.
"Questo succede - ha detto coach Stan Van Gundy - per la grande fiducia e intesa fra Shaq e Dwayne. Giocano con grande altruismo reciproco, creando opportunità per tutta la squadra." Sull'argomento ha detto la sua anche O'Neal, alla sua maniera: "Tutti voi state scrivendo – ha detto - che lui (Kobe Bryant ndr) si dovrà preoccupare di me a Natale. In realtà dovrà fare attenzione a Flash."
Nell'ultima settimana Miami ha battuto Washington, 4-0 il bilancio stagionale fra le due squadre, e Orlando, avversarie dirette nella South East Division. Gli Heat hanno battuto anche Denver, la squadra che li aveva pesantemente battuti nel Colorado, umiliandoli col parziale di 35-22 del primo periodo. "E' un segnale di quando siamo cresciuti - ha detto Van Gundy - raggiungendo equilibri che prima non avevamo. Ma dobbiamo ancora fare un lungo percorso per migliorare e arrivare dove vorremmo arrivare."
"Le vittorie - ha fatto eco "The Diesel" dopo la partita con i Magic - sono arrivate perché finalmente siamo riusciti a giocare una serie di partite alla stessa intensità . Orlando è una buona squadra ma se facciamo il nostro gioco tutto andrà bene." Nel breve periodo arriveranno le sfide in trasferta con Sacramento, Los Angeles, Phoenix e Seattle. Tre squadre ai vertici della Western Conference, la partita più attesa è la quarta.
"Sappiamo tutti - ha detto Shaq - che cosa succede a una Corvette quando sbatte contro un muro. Lui (sempre Kobe Bryant ndr) è la Corvette io sono il muro." O'Neal ha parlato anche più seriamente: "Tutti quanti - ha aggiunto - continuate a chiedermi del rapporto fra noi due. Non c'è bisogno di amicizia per vincere i campionati. Siamo stati assieme, l'ho rispettato. Questo è tutto. Non c'è bisogno che venga a chiedermi scusa." Shaq ha trascorso gli ultimi giorni a Miami, gli Heat voleranno a Ovest subito dopo la sfida con Boston, consegnando giochi per i bambini malati, ospitati in diversi centri della città , fra i quali l'ospedale fondato da Alonzo Mourning.
Lo stesso Morning, appena trasferito a Toronto, è al centro di diversi discorsi di mercato che coinvolgono Eddie Jones, Jalen Rose e Donniel Marshal. Mourning al momento è in Florida, ufficialmente per una breve vacanza con la famiglia e per alcuni controlli di routine, legati al trapianto dell'anno scorso. Il general manager di Toronto ha frenato dopo aver dichiarato che ben difficilmente Zo avrebbe passato i test medici: "Ci incontreremo nei prossimi giorni - ha detto Babcock e decideremo."
Tutto questo passa in secondo piano: Latifah Dooling, sorella di Canyon si esibisce nell'inno nazionale. Clarence Clemons oramai è di casa, in prima fila, all'arena. Quest'anno Miami è al centro della Nba.