Slow motion con vittoria

Lo splendido tiro della vittoria del Bradley Center: lo stile di Webber è inimitabile

Tre giorni di pausa fra una gara e l'altra sono una rarità  nella Nba, doverli trascorrere nel Wisconsin, a Milwakee, è una tragedia. Brad Miller e Greg Ostertag hanno impegnato la domenica andando a caccia, nella loro personalissima interpretazione dei cugini di campagna, con cappello risvoltato e richiamo per i volatili. Chris Webber ha pensato bene di far causa agli autori del programma "The Apprentice", colpevoli di aver sfruttato indebitamente il suo nome.

Il litigio con gli scrittori del programma creato da Donald Trump deve aver fatto bene all'ex Michigan che ha risolto la gara del Bradley Center contro Milwakee: Webber ha segnato la bomba decisiva su assist di Bibby per l'89-86 finale. "Quando ho ricevuto il passaggio - ha dichiarato il giocatore - non pensavo di dover tirare e stavao cercando Brad Miller sotto canestro."

La squadra si conferma a suo agio contro le squadre delle Eastern Conference, con un bilancio stagionale di 8-0; Mike Bibby ha segnato 27 punti, Webber ne ha aggiunti 23. Milwakee si è trovata in vantaggio 77-67 con 7'23" da giocare. I Kings hanno segnato 12 punti consecutivi, azzeccando il sorpasso con un piazzato di Bibby. Un canestro di Redd ha dato ai suoi l'85-82 subito pareggiato da una bomba di Peja Stojakovic. "Grande partita - ha commentato Adelman alla fine - grande Mike Bibby, molto efficace in attacco e attivo in difesa."

La chiave del buon momento offensivo del play di Sacramento sta nell'allenamento di tiro cui il giocatore si è sottoposto dopo il 3-12 deludente contro Charlotte: 450 tiri, presi in movimento fra i 5 e i 9 metri, con due persone che gli passano il pallone. "Di solito - ha confessato Mike - faccio questo lavoro quotidianamente d'estate e regolarmente durante la stagione. Quest'anno finora avevo cercato di riposarmi un po'. Ma ho deciso di ricominciare." La dice lunga sul carattere del giocatore, tipico figlio dell'allenatore.

Alla Conseco Field House i Kings hanno trovato Indiana, in campo per la quarta volta in 5 serate, senza i giocatori squalificati per la rissa, senza Tinsley e Pollard infortunati. I Kings hanno vinto 97-92 al supplementare, costretti a rimontare nell'ultimo periodo il parziale di 73-68. Webber, 26 punti con 10 rimbalzi e 6 assist per lui, ha pareggiato con una schiacciata con 5'49" da giocare. Sull'azione successiva Stojakovich ha segnato il75-73.
Sull'ultima azione dei regolamentari, 85-85 il punteggio, Fred Jones ha rubato palla a Bibby, mancando la chance di vincere la partita.

Nel supplementare la vittoria è arrivata grazie a 4 liberi consecutivi del figlio prediletto dell'Indiana, Brad Miller. Bibby poco prima aveva risposto alla bomba di Croshere, segnando dalla media distanza il 93-92. Alla fine Adelman ha pesantemente criticato l'approccio dei suoi, sulla falsariga di quello che era successo dopo il primo quarto contro Boston. "La mancanza di sforzo da parte dei giocatori - ha detto - è stato l'aspetto più negativo della serata. Portiamo a casa la vittoria ma non abbiamo giocato nella maniera intelligente di cui avevamo parlato in allenamento."

Di certo, Sacramento era reduce dall'ennesima sconfitta contro i Minnesota Timberwolves: il 113-105 della sera prima al Target Center ha confermato la maggiore profondità  del roster di coach Saunders e le continue sofferenze della front line di Sacramento contro i grandi pariruolo della conference. Intendiamoci, soffrire Garnett è fisiologico, nondimeno l'ex Farragut Accademy non segna tutte le sere 35 punti con 18 rimbalzi e 9 assist. L'indizio si aggiunge a quelli dello stesso Garnett, nella prima gara stagionale, Duncan e Ming negli scontri con San Antonio e Houston.

Decisivi contro Minnesota i 22 punti della panchina dei lupi, trascinata da Fred Hoiber, 3 bombe su 3, e Eddie Griffin. Sacramento è stata in vantaggio tutta la partita, con Webber autore di 25 punti con 11 su 27 al tiro. "Nell'ultimo quarto - ha detto Adelman - non abbiamo fatto quello che dovevamo in attacco, giocando con poca pazienza in attacco. La squadra ha ricordato molto il gruppo che aveva iniziato la stagione con le 4 sconfitte in 5 gare." Sacramento ha tirato col 42% nell'ultimo periodo, Minnesota ha avuto il 65%, con 3 su 5 da tre.

Rick Adelman si è molto lamentato dell'arbitraggio, specie del trattamento ricevuto da Peja Stojakovich. "Hassel - ha detto l'allenatore ex Golden State - ha usato ogni mezzo per fermarlo. Gli arbitri dovrebbero finalmente cominciare a trattare Peja come una star del suo calibro merita." Il nervosismo dei Kings si è riverberato sulla sfida successiva contro Indiana, in cui molti giocatori si sono fatti notare per reiterate proteste, al punto da indurre il general manger Geoff Petrie a un richiamo:

"Penso - ha detto il dirigente - che oggi protestare sia diventata un'abitudine comune. Non so se alla lunga serva a qualcosa perché gli arbitri sbagliano, come tutti, ma spesso vedono la cosa giusta." Nella partita di Indiana, il coach si è molto arrabbiato per l'alto numero di blocchi in movimento, non fischiati dagli arbitri: "Credo che Christie - ha detto - stesse cercando di passare su quei blocchi. Ma gli arbitri non possono costantemente mettersi il fischietto in tasca."

Non è la prima volta che a Sacramento si alza la voce per difendere Predrag Stojakovich. Lo fece a più riprese Adelman nelle serie contro i Lakers in cui Fox si occupava del serbo. Lo fece clamorosamente Vlade Divac l'anno scorso dopo una partita al Madison Square Garden. Rimane il fatto che una stella Nba deve anche sapersi far rispettare come una stella Nba.

I Kings hanno raggiunto quota 15 vittorie, il bilancio è buono ma nasconde la solita verità  sulla squadra: se combiniamo il record delle squadre delle prime 5 partite otteniamo una percentuale di vittorie del 68.4%, a quel momento il record complessivo degli avversari della squadra della California è 44.8. Delle 15 vittorie, solo 5 sono venute contro squadre che, al momento della partita, avevano record positivo; fra queste 5, in due occasioni si è trattato degli "short-handed" Indiana Pacers. Nell'ultimo mese Sacramento ha perso solo 2 volte, sempre contro Garnett e compagni.

La sostanza è sempre quella: i Kings sono un diesel che viaggia regolare. Il cambio di passo è un'arte sconosciuta.

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