I tifosi attendono ancora il salto di qualità da parte di Yao Ming, qui in azione contro i Clippers
Memphis @ Houston 87-90
Minnesota @ Houston 96-91
L.A. Lakers @ Houston 84-79
Houston @ New Jersey 80-69
Houston @ Atlanta 84-88
New York @ Houston 93-92
Houston @ L.A. Clippers 91-86 OT
I buoni propositi sono una bella cosa certo è che se alla fine rimangono tali"
Ovviamente mi sto riferendo al rendimento niente affatto esaltante dei Rockets i quali, nelle ultime due settimane hanno dato un calcio nel sedere alla continuità , offrendo il solito spettacolo condito di grandi primi tempi ma anche e purtroppo di scarsa intensità sotto i tabelloni, palle perse e dell'ormai cronico difetto relativo ad un modo di stare in campo che di aggressivo ha poco o nulla (ora che è sparito anche il razzo sulla divisa"), eredità delle ultime due stagioni e per il momento ancora uno dei difetti che la squadra non riesce a cancellare.
La coppia Ming-McGrady gira a corrente alternata e contro i Knicks (sconfitta sulla sirena con preghiera da tre da parte del miracolato Jamal Crawford) si è avuta la conferma dei dubbi che già aleggiavano intorno al gruppo di Van Gundy.
Quando T-Mac viene raddoppiato e Yao messo in crisi da una difesa asfissiante, il resto della squadra deve fornire l'aiuto necessario altrimenti è notte fonda per i texani. Sfortunatamente i compagni non hanno fino ad ora offerto il proprio supporto nei momenti chiave quando anche le due stelle, per un motivo o per l'altro, tiravano i remi in barca, aspettando quella collaborazione tra supercampioni e supportino cast fondamentale per far crescere il progetto Houston.
La dirigenza lo ha fatto capire in maniera chiara ed inequivocabile agli inizi di novembre estendendo il già sontuoso contratto dell'ex Orlando per altri 3 anni, garantendo al numero 1 dei Rockets 63 milioni di dollaroni che bruscolini non sono di certo: l'uomo immagine della franchigia per il prossimo decennio sarà lui, con la Grande Muraglia a fare da spalla, seppur di primissimo piano.
Adesso però sta a Tracy dimostrare di valere tutti quei soldi e per farlo dovrà integrarsi alla perfezione con il sistema di Van Gundy, esattamente come fece a suo tempo Patrick Ewing, ora membro dello staff dei Razzi, quando sudava sul campo per l'attuale coach di Houston durante i bei tempi nella Big Apple.
Se The Big Sleepy ha sulle spalle il reparto offensivo del team Ming tarda ancora a diventare quella macchina da punti e rimbalzi che i tifosi ormai da due stagioni sognano di poter un giorno ammirare.
Contro i Clippers il protagonista è stato T-Mac mentre il cinese, con soli 10 punti e rimbalzi ha disputato una partita in sordina.
Con i cugini poveri di Los Angeles può anche bastare ma quando i conti si faranno con avversari ben più temibili Yao dovrà per forza dare qualcosa di più, sia sotto il profilo realizzativo (ormai alla noia scrivo che potrebbe essere ben altro scorer, con le mani che si ritrova), sia sotto quello difensivo (e o non è la Grande Muraglia venuta dall'Oriente per raccogliere gloria e rimbalzi?).
Stanotte la truppa di Van Gundy se la vedrà con i Trail Blazers e, visto che questa sarà la prima sfida a Portland da quando Drexler è stato inserito nella Hall of Fame, l'evento sarà preceduto dai festeggiamenti per Clyde the Glide, il quale, per chi non lo sapesse, ha indossato entrambe le divise durante la sua lunga carriera (chissà perché mi viene sempre in mente gara 1 delle Finali 1992, i primi minuti di Drexler e Porter e poi la super prestazione di MJ, mah!).
Insomma, la classifica non permette festeggiamenti ma dopo 11 gare sarebbe prematuro discuterne quindi aspettiamo, anche se qui, nel profondo Texas, lo stanno già facendo da parecchio tempo.
Stay tuned!