Wade ha appena segnato il tiro della vittoria su Utah. Con lui in campo gli Heat sono 6-1
Shaquille O'Neal non segue la pallacanestro perché, a suo dire, lo annoia. Quando ne parla, quelle poche volte che lo fa seriamente, dimostra però di capirne. Possibile che avesse visto giusto quando, nel corso degli ultimi playoffs, notò qualcosa di speciale in Dwayne Wade.
Il secondo anno degli Heat è ancora una volta l'uomo copertina con i suoi 39 punti, massimo in carriera, e il suo tiro decisivo nel tempo supplementare della vittoriosa partita, 107-105 con i Jazz.
Wade ha segnato 23 punti fra quarto periodo e over time, ha segnato il tiro della vittoria sulla difesa di Raja Bell.
"Non so descrivere - ha detto Stan Van Gundy - quello che ho visto. Una grande giocata, una serie di grandi giocate." "Abbiamo faticato tutta la partita - ha detto Shaq - ma alla fine abbiamo vinto. Wade è stato fantastico."
Il rilievo di O'Neal è giusto. Nel primo tempo Utah ha tirato con il 32.5% dal campo; eppure ha chiuso la prima frazione sul 40-39. Miami ha fatto anche di peggio, sbagliando, ad un certo punto, 16 tiri su 20. Gli Heat si sono risollevati nella ripresa, tirando con il 52% e tamponando la superiorità a rimbalzo (51 a 42 alla fine) degli uomini di Jerry Sloan. Decisivo il 12 su 22 dal campo di Wade. Il resto della squadra si è fermato al 42%.
"Nel secondo tempo abbiamo un po' adattato i nostri giochi - ha ammesso il coach delle Florida - ma non cercavamo di confondere le acque. Semplicemente non eravamo in serata e cercavo alternative." O'Neal ha segnato 22 punti con 11 rimbalzi. Terribile il 2 su 10 dalla lunetta. Eddie Jones ha aggiunto 17 punti.
La vittoria contro i Jazz è stata la prima ottenuta contro una squadra della Western Conference. Qualche giorno prima era venuta l'ennesima sconfitta, al Target Center, 108-97, contro Minnesota.
La gara ha messo in luce tutti i problemi della squadra contro i top team. Perché questa è la chiave. Come ha fatto notare il solito Shaq: "Contro i team d'elite facciamo troppi errori. Dobbiamo crescere da questo punto di vista."
Altro aspetto fondamentale: l'energia con cui il supportin' cast gioca, specie fuori casa, contro le corazzate della western conference non è paragonabile a quello delle gare giocate in casa contro team dell'Eastern Conference. Tipico di giocatori che, sino all'anno scorso, erano abituati a ritenere "normali" sconfitte su certi campi.
Coach Van Gundy ha post l'accento sugli aspetti difensivi: "Penso che la nostra transizione difensiva sia stata terribile, un disastro. Siamo stati passivi sulla difesa sui loro pick n roll. Mi prendo la responsabilità per quello che i giocatori (apparsi in alcuni casi spaesati ndr) hanno fatto in campo. Abbiamo bisogno di lavorare." Ancora una volta Mami è stata battuta a rimbalzo, 49-42, nonostante i 15 di O'Neal, la sua media nelle ultime 5 partite.
Eddie Jones ha giocato una delle peggiori partite della sua carriera, segnando 3 punti con 1-8 dal campo. La gara non è stata persa per quello. Ma è chiaro come ai 46 punti che la coppia Wade-O'Neal è in grado di fornire tutte le sere, si devono affiancare quelli di un terzo uomo in grado di lavorare di "qualità ".
Jones per lignaggio è il maggior candidato e lo ha dimostrato nelle due gare successive. Della sua prestazione contro Utah abbiamo detto. Contro Milwakee, la sera successiva alla sconfitta di Minneapolis, l'ex Temple University ha segnato 27 punti. Miami ha vinto 113-106.
Il segnale di come in qeulle poche ore Van Gundy aveva posto l'accento sulla transizione difensiva è venuta da Shaq, che ha giocato con energia, in alcuni momenti apparsa persino eccessiva. Un chiaro segnale che i compagni hanno raccolto.
Jones ha segnato 12 punti nel primo periodo e si è ripetuto nel terzo quando, con Shaq, 26 punti per lui alla fine, ha alimentato il decisivo parziale di 30-10.
"Prima della partita - ha detto Wade - gli ho parlato, spiegandogli che abbiamo bisogno di lui." Jones ha risposto. "Con lui - ha spiegato Shaq - sto adoperando un approccio diverso rispetto al periodo di Los Angeles. Ho cercato di spiegargli che per la squadra deve fare un salto di qualità ."
Jones è il capitano. Tutti i giocatori gli riconoscono il ruolo del veterano e un peso particolare in spogliatoio. Serve però che Jones giochi con più continuità .
Come sempre, dopo una vittoria, la prospettiva migliora. Stan Van Gundy ha voluto gettare un velo di buonismo sulla squadra: "Ho criticato quello che abbiamo fatto ieri sera - ha detto - perché dobbiamo migliorare soprattutto come atteggiamento. E' difficile farlo tecnicamente perché non abbiamo tempo di allenarci. Se guardate al nostro calendario ve ne renderete conto." Di fatto fino a inizio dicembre Miami non avrà mai un buco di 2 giorni fra una partita e l'altra. Effettivamente un problema.
Nel frattempo fanno discutere le medie di Shaq, sceso a 19.9 punti a partita. "Non ne sono preoccupato - ha detto il centro ex LSU - perché se volessi potrei segnarne 30 o 40 tutte le sere. Sto cercando di tenere coinvolti tutti i compagni e di condividere la palla. Guardate ai risultati di squadra, non alla mia linea." I 12 assist serviti nelle gare fra con i Bucks e i Jazz sono un esempio. "Shaq - ha detto Wade - è un grande passatore, trova sempre il compagno nella situazione migliore per segnare."
Shaq ha voluto rispondere alle parole di Jerry Buss. Il proprietario, nei giorni scorsi, aveva dato la sue versione sullo scambio dell'estate: "Non volevo - ha detto in un'intervista radiofonica - che i miei Lakers facessero la fine dei Bulls che hanno lasciato invecchiare le loro stelle e si sono condannati alla mediocrità per anni. Di certo non ti separi da O'Neal a cuor leggero. Ma penso fosse necessario per assicurare un futuro alla franchigia."
"Ringrazio Pat Riley - ha replicato O'Neal - per la possibilità di giocare in questo ambiente, far parte di questo progetto. Non parlerò più di quegli idioti (letterale "those idiots" ndr)". "Vintage" Shaq, quindi. Un grande matrimonio, quando va in frantumi, non lo fa mai silenziosamente.