Mike Dunleavy sarà insieme a Jason Richardson il motore trainante di Golden State
Obiettivi
Sarà finalmente una stagione Golden quella del popolo dei Warriors? L'obiettivo sono i playoff, che mancano a Oakland da 10 anni, e migliorare il record della passata stagione (37 vinte e 45 perse). Un 50% di vittorie sarebbe già un grande traguardo. Attenzione però. Siamo in Western Conference: per i playoff potrebbe non bastare.
Conference: Western Conference
Division: Pacific Division
Arrivi: Derek Fisher (Los Angeles Lakers FA), Eduardo Najera (Dallas Mavericks), Dale Davis (Portland Trail Blazers)
Cessioni: Nick Van Exel (Portland Trail Blazers), Erick Dampier (Dallas Mavericks), Brian Cardinal (Memphis Grizzlies FA), J.R.Bremer (Charlotte Bobcats)
Scelte al draft: Andris Biedrins, Luis Flores
Roster
NUM PLAYER POS HT WT DOB FROM YRS 15 Andris Biedrins F-C 6-11 240 4/02/86 Latvia R 40 Calbert Cheaney F-G 6-7 217 7/17/71 Indiana '93 11 10 Speedy Claxton G 5-11 170 5/08/78 Hofstra '00 3 32 Dale Davis F-C 6-11 252 3/25/69 Clemson '91 13 34 Mike Dunleavy G 6-9 230 9/15/80 Duke '03 2 4 Derek Fisher G 6-1 205 8/09/74 Arkansas-Little Rock 3 6 Luis Flores G 6-2 195 9/15/80 Manhattan R 31 Adonal Foyle C 6-10 265 3/29/75 Colgate '98 7 6 Avery Johnson G 5-11 185 3/25/65 Southern University 16 1 Troy Murphy F 6-11 245 5/02/80 Notre Dame '02 3 21 Eduardo Najera F 6-8 235 7/11/76 Oklahoma '00 4 2 Mickael Pietrus G-F 6-6 210 2/07/82 France 1 23 Jason Richardson G-F 6-6 225 1/20/81 Michigan State '03 3 3 Clifford Robinson C-F 6-10 240 12/16/66 Connecticut '89 15
Staff Tecnico:
HEAD COACH : Mike Montgomery (College – Long Beach State '68)
ASSISTANT COACHES : Terry Stotts (College – Oklahoma '80)
Mario Elie (College – American International)
Keith Smart (College – Indiana '88)
Russell Turner (College – Hampden Sydney '92)
Mitch Richmond (College –
DIRECTOR OF ATHLETIC DEVELOPMENT : Mark Grabow (College – American University '73)
STRENGTH-AND-CONDITIONING COACH : John Murray (College – California)
ATHLETIC TRAINER : Tom Abdenour (College – Wayne State '76)
Probabile Quintetto Base :
Playmaker : Derek Fisher
Shooting Guard : Michael Dunleavy
Small Forward : Jason Richardson
Power Foward : Cliff Robinson
Center : Adonal Foyle
Commento
Indecifrabile. Per i Golden State Warriors il 2005 potrebbe essere l'anno del tanto atteso rilancio. Oppure di un nuovo fallimento. O forse l'ennesimo di transizione. Difficile prevederlo: la squadra costruita dal vicepresidente Chris Mullin è sulla carta interessante ma ricca di incognite.
Talenti inespressi, promesse rimaste tali, gravi infortuni. Questa la trama delle ultime stagioni della squadra di Oakland, ormai città di passaggio per parecchie stelle del parquet ricordate dai tifosi non certo per le loro vittorie. Webber, Sprewell, Joe Smith e Jamison. Quattro gioielli scelti tutti al primo giro che hanno preso i soldi, tanti, hanno detto grazie e via, lontano verso altri lidi.
Erick Dampier non è stato da meno. Fresco della miglior stagione della sua carriera, una volta capito che Mullin non avrebbe fatto granché per tenerlo (errore: in giro centri da 12 punti e 12 rimbalzi di media si contano su 2 mani), ha firmato per Dallas in cambio di Najera e Laettner, quest'ultimo subito tagliato.
Dal draft è arrivato il lettone Andris Biedrins, prospetto di 18 anni alto 2.10 che potrebbe dare subito un suo (piccolo) contributo quest'anno in termini di grinta, stoppate e rimbalzi. Ma già qui, si inizia maluccio. Di giocatori così infatti Golden State ne ha già 3. Dale Davis, solido mestierante in declino arrivato da Portland in cambio di Van Exel; Najera, messicano che a Dallas qualcosina di buono ha fatto vedere ma che suvvia, non sarà certo grazie a lui se i Warriors faranno i playoff; infine Adonal Foyle.
Rifirmato da Mullin (contratto da 40 milioni di dollari) per tutelarsi dalla partenza di Dampier, Foyle è un pivottone apprezzato perché porta sempre a casa il suo compitino in termini di stoppate e difesa. Un discreto centro di riserva insomma che però quest'anno giocherà titolare"
Il neo coach Montgomery si aspetta tanto da Derek Fisher, pescato dal grande supermercato dei free agents di quest'anno. Tre anelli vinti da playmaker titolare dei Lakers di Shaq e Kobe, per lui, dopo 8 anni a 7 punti e 3 assist di media, è la prima grande occasione di mettersi in mostra come leader assoluto di una squadra. Professionista, serio, sangue freddo, velocità , coraggio da leone: questo è stato the Fish per i Lakers. Ai Warriors dovrà dimostrare di poter fare ancora meglio. Senza gente come Kobe e Shaq sarà dura e le chiavi della squadra le avrà in mano lui. Ma non basta.
The Fish dovrà riuscire, con Speedy Claxton pronto ad aiutarlo, laddove Van Exel ha fallito. Tirar fuori cioè il meglio da quei 2 giovani il cui talento finora lo si è visto solo a sprazzi. Valorizzare cioè Mickael Pietrus, prima scelta l'anno scorso dei Warriors che per ora non ha lasciato tracce, e Mike Dunleavy, potenziale fuoriclasse dai grandi numeri (ha un massimo di 32 punti e 20 rimbalzi, ed è guardia) in netto miglioramento ma ancora al di sotto delle sue possibilità .
Discorso a parte merita Jason Richardson. L'anno scorso è stato il miglior marcatore con 18 punti di media e il secondo rimbalzista con quasi 7 di media. Cifre importanti certo, ma pesanti come macigni. Con la partenza di Jamison e Hughes, infatti, J-Rich avrebbe dovuto consacrarsi leader dei Warriors. Così non è stato, ma affibbiargli troppa responsabilità d'altra parte è stato un errore: la discontinuità mostrata in campo l'ultima stagione lo ha dimostrato. Richardson ha grandi numeri ma ha bisogno ancora di maturare e in quest'ottica l'arrivo di Fisher può essere determinante perché gli toglierà parecchia pressione dalle spalle.
Infine, due parole su Troy Murphy. Questa solida power forward bianca uscita da 3 anni fa da Notre Dame, ha giocato un 2003 sorprendente risultando fra i più migliorati con 11 punti e 10 rimbalzi di media. Cifre che non è riuscito a ripetere l'ultima stagione a causa degli infortuni che lo hanno limitato. Quest'anno sarà per lui cruciale perché potrebbe essere l'uomo in più della baia. C'è bisogno di lui sotto canestro: Cliff Robinson, 38 anni ma fisico ancora integro (82 partite giocate tutte da titolare), chioccia della squadra con Calbert Cheaney, ha bisogno di tirare un po' il fiato.