L'esultanza di Albert (MV)Pujols
E' stata probabilmente la post-season più spettacolare ed avvincente degli ultimi anni, con le due sfide di Championship Series che si sono concluse in Gara-7 con tanti momenti emozionanti ed anche storicamente unici.
Le World Series che ci apprestiamo a seguire dovrebbero essere altrettanto interessanti, se si considera chi vi accedono i due attacchi più prolifici e completi della MLB.
Se ieri era stato il turno dei Boston Red Sox per celebrare la propria impresa, oggi tocca ai Saint Louis Cardinals l'onore della cronaca.
La loro affermazione sugli Houston Astros è stata frutto delle prestazioni individuali ma anche di un ottimo collettivo; vediamo nel dettaglio come si sono comportate le stelle delle due finaliste di NL.
SAINT LOUIS CARDINALS
Albert Pujols 9: il probabile MVP della stagione è stato anche l'MVP della serie, risultando un rebus impossibile da risolvere per tutti i pitcher di Houston, compreso Roger Clemens, che in Gara-7 si è dovuto inchinare alla potenza ed alla classe del prima base dei Cards concedendogli il doppio che ha pareggiato la partita; 14 su 28, 4 HR, 9 RBI: semplicemente incontenibile.
Scott Rolen 7,5: la sua post-season non era iniziata nel migliore dei modi, ma la fiducia che Tony LaRussa ha dimostrato di avere nel suo terza base è stata premiata; gli HR di Gara-2 e Gara-7 sono stati decisivi ed hanno riportato l'ex Phillies ai livelli della stagione regolare, quando era una vera e propria macchina da RBI.
Jim Edmonds 7,5: in realtà non ha brillato come nelle Division Series e non è stato ai livelli della regular season (la migliore della sua carriera), ma il voto è alto per due gemme che hanno trascinato St. Louis alle WS; la prima è ovviamente il walk-off HR negli extra-inning di Gara-6, la seconda è la presa al volo in tuffo durante il secondo inning di Gara-7 che ha salvato 2 punti sicuri ed impedito a Houston di scappare nel punteggio: fenomenale Jimi.
Renteria/Sanders 5: due note stonate nel successo dei Cards le prestazioni dell'interbase e dell'esperto esterno sinistro; molto basse le medie (meno di .200), molti gli strikeout (10 in coppia), spesso sterili al piatto nei momenti decisivi della calde partite al Minute Maid Park.
Williams/Suppan 7,5: due vittorie ed una sconfitta per la coppia di partenti di LaRussa, ma prestazioni solide e concrete nelle fasi delicate della serie, come quella offerta in Gara-7 da Suppan contro un certo Roger Clemens; la media ERA al di sotto dei 3 punti ne è una conferma.
Tony LaRussa 6,5: la mossa più azzecata del veterano manager di Saint Louis è stata quella di dare fiducia ad uno dei suoi uomini chiave (Scott Rolen)anche quando quest'ultimo stava attraversando un momento di slump; altre decisioni come la long save di Isringhausen in Gara-6 e la trovata di Renteria in lead-off in Gara-7 sono apparse meno incisive.
HOUSTON ASTROS
Carlos Beltran 8,5: l'altro grande protagonista della serie, dopo aver eguagliato il record di Barry Bonds per numero di HR messi a segno in una singola post-season l'esterno centro di Houston ha dato vita ad uno spettacolare duello tra slugger con Albert Pujols a colpi di RBI; alla fine l'ha spuntata il 24enne dei Cardinals, ma le imprese dell'ex Royals vanno ricordate.
Jeff Kent 7: non è più il giocatore che vinse il titolo di MVP nel 2000 quando era ai San Francisco Giants, ma le tre vittorie consecutive in casa degli Astros portano la sua firma; si è poi spento una volta tornato al Busch Stadium.
Lance Berkman 7: battere dopo Beltran e Bagwell è un grande regalo ed il runner-up dell'HR Derby di quest'anno ha sfruttato bene le occasioni che gli si sono presentate; 9 RBI e 3 HR che hanno esaltato prima della delusione finale i tifosi texani.
Jeff Bagwell 5: da un clean-up del suo blasone ci si aspetta molto di più di una media di .259 nella serie più importante della storia di una franchigia di cui è il capitano da anni; 0 HR ed il solo guizzo della valida (resa poi inutile dal fuoricampo di Edmonds) che aveva regalato agli Astros il pareggio nel nono inning di Gara-6.
Roger Clemens 7: 42 anni e non sentirli: una vittoria nella prima apparizione sul monte ed una sconfitta in Gara-7 che brucia ma che non deve far dimenticare tutto quello che “The Rocket” ha fatto anche in questi playoff: immarcescibile.
Brandon Backe 7,5: nessuna vittoria per il ragazzo dagli occhi di ghiaccio idolo del Minute Maid ma 12 solidi inning lanciati nelle sue due partenze in cui ha dimostrato talento e coraggio da vendere.
Brad Lidge: 8,5: fosse stato per lui il line-up dei Cardinals sarebbe rimasto a secco per l'eternità : 8 inning lanciati, 1 sola valida, 0 punti concessi, 14 K e due salvezze; se aggiungiamo anche la vittoria di Gara-5…
Phil Garner 8: più di così era difficile fare; il manager degli Astros ha riportato la franchigia ai playoff, ha fatto vincere finalmente una serie alla squadra texana ed ha sfiorato il gran ballo finale, complimenti a lui che ha saputo amministrare con personalità tante superstar e gestire al meglio una rotazione non completissima per arrivare a giocarsi la partita della vita con mister Clemens.