Ray Allen porterà in alto i Sonics?
Obiettivi
La squadra dello stato di Washington quest'anno difficilmente potrà competere per le zone “nobili” della division o della Conference. Certo, i marcatori non mancano a coach Mcmillan, di punti Allen, Lewis, Murray o Daniels ne hanno nelle mani, ma la squadra non sembra attrezzata per combattere con le corazzate che anche in questa stagione si sono rinforzate.
L'obiettivo più realistico potrebbe essere il ruolo di mina vagante, ma condizione imprescindibile sarà quella di un'ottima partenza di campionato.
Qualche vittoria non proprio scontata potrebbe mettere le ali ai piedi ai giallo-verdi e chissà che questo non porti entusiasmo e vittorie nelle casse della città della pioggia.
Conference : Western Conference
Division : North West Division
Arrivi : Danny Fortson (Dallas Mavericks)
Partenze : Brent Barry (San Antonio Spurs FA), Calvin Booth (Dallas Mavericks)
Scelte al draft : Robert Swift, David Young
Probabile Quintetto Base
Playmaker : Antonio Daniels
Shooting Guard : Ray Allen
Small Forward : Rashard Lewis
Power Forward : Vladimir Radmanovic
Center : Jerome James
Roster
NR PLAYER POS HT WT DOB COLLEGE YRS 34 Ray Allen G 6-5 205 7/20/75 Connecticut '97 8 4 Nick Collison F 6-9 255 10/26/80 Kansas '03 R 33 Antonio Daniels G 6-4 205 3/19/75 Bowling Green '97 7 30 Reggie Evans F 6-8 245 5/18/80 Iowa '02 2 Danny Fortson F 6-8 260 3/27/76 Cincinnati '98 7 13 Jerome James C 7-1 272 11/17/75 Florida A&M '98 4 7 Rashard Lewis F 6-10 215 8/08/79 Alief Elsik HS (TX) '98 6 22 Ronald Murray G 6-4 190 7/29/79 Shaw '02 2 9 Vitaly Potapenko C-F 6-10 285 3/21/75 Wright State '97 8 77 Vladimir Radmanovic F 6-10 234 11/19/80 Serbia-Montenegro 3 8 Luke Ridnour G 6-2 175 2/13/81 Oregon '04 1 5 Ansu Sesay F 6-9 225 7/29/76 Mississippi '98 3 35 Leon Smith F 6-10 235 11/02/80 Martin Luther King HS 2 Robert Swift C 7-0 245 12/03/85 Bakersfield HS (CA) R David Young G 6-5 205 8/18/81 North Carolina Cent. '04 R
Staff Tecnico :
HEAD COACH : Nate McMillan (College – North Carolina State '86)
ASSISTANT COACHES : Dwane Casey (College – Kentucky '79)
Bob Weiss (College – Penn State '65)
Dean Demopoulos (College – West Chester '77)
Jack Sikma (College – Illinois Wesleyan '77)
STRENGTH-AND-CONDITIONING COACH : Dwight Daub (College – Evansville '79)
ATHLETIC TRAINER : Mike Shimensky (College – Central Washington '68)
Commento
E’ davvero difficile trovare gli argomenti per commentare il mercato dei Seattle Supersonics. La squadra dell’estremo Nord Ovest, forse per mancanza di fondi, forse per il momento di piena transizione nel quale naviga, ha optato per il 2005, verso una scelta conservativa: mantenere l’ossatura del vecchio gruppo e cercare così, con l’amalgama e la conoscenza fra i propri giocatori di punta, di sopperire ai rinforzi che altre franchigie hanno acquisito in quantità ben superiore.
Partenze e arrivi quindi ridotti al lumicino, ma non si può dire che tutto sia immobile in quel di Seattle.
Partiamo dalle note dolenti: ha fatto vela verso San Antonio il giocatore che più di ogni altro incarnava lo spirito un po’ naif della squadra dello scorso anno. Brent Barry ha deciso di provare il ruolo di valore aggiunto in casa degli ex campioni del mondo e di togliersi di dosso i panni dello zingaro-capitano che aveva vestito nelle ultime apparizioni sotto coach Mcmillan.
Assieme a lui è partito sempre alla volta del Texas, sponda Dallas, Calvin Booth, ma la perdita del lungo è stata ampiamente compensata.
Sì, perché l’unico arrivo vero e proprio dell’estate dei Sonics è giunto proprio dallo scambio con i Mavericks e ha portato sulla sponda del Pacifico Danny Fortson, ala grande dal potenziale interessante ma mai espresso se non per brevi periodi.
La speranza per la dirigenza è ovviamente quella che il giocatore, in un ambiente più rilassato e meno stellare rispetto a Dallas, trovi il modo di dare il meglio delle sue possibilità , non proprio una consuetudine fino ad oggi nella sua NBA.
Gli altri rinforzi dei quali si è dotata Seattle sono, si può dire, rivalutazioni interne. La prima è il lancio dopo dodici mesi di purgatorio della prima scelta dello scorso draft: Nick Collison.
Il lungo proveniente da Kansas, avrebbe dovuto essere già dodici mesi or sono, il rinforzo al reparto lunghi tanto atteso dalla franchigia, ma il grave infortunio occorso a pochi giorni dall’inizio della regular season non gli ha permesso di giocare nemmeno un minuto della sua stagione da rookie.
Quest’anno ci sarà un secondo tentativo. Le qualità sono ottime. Mani di grande livello per un lungo, disciplina tattica, sale in zucca. Certamente il suo inserimento sarà graduale, ma non è detto che per febbraio le sue quotazioni non siano abbastanza alte da fargli fare una capatina nel sabato dell’All Star Game.
Per il resto, il bilancio della squadra non potrà prescindere dall’avverarsi o meno di alcune condizioni: riuscirà Ray Allen ad essere ancora una stella di prima grandezza e non soltanto tecnicamente?
Ronald Murray tornerà a far vedere i numeri da campione già mostrati all’inizio della stagione 2003-04?
Rashard Lewis troverà prima o poi la strada per prendere in mano fisicamente e tecnicamente la squadra, come si sperava potesse fare già da aleno due anni?
Come si vede, il panorama in casa Supersonics presenta più incognite che certezze, incognite alle quali si uniranno certamente quelle riguardanti il rendimento di Luke Ridnour nel suo secondo anno da pro e che non verranno certo risolte dalle scelte del draft 2004. I giovani di belle speranze scelti da Seattle sono per l’appunto questo e nulla più ed in particolare Robert Swift che presenta fisico, centimetri (è l’unico a parte James a toccare la fatidica quota dei 7 piedi) e talento in quantità certamente sufficiente per questi lidi, è ancora un esempio di atleta acerbo che dovrà crescere in fretta per poter dare un contributo vero.
A tutto questo penserà anche quest’anno Nate Mcmillan, più di un allenatore un giocatore “invecchiato”, una bandiera che la franchigia e la città non sembrano voler ammainare, data anche la capacità , fra le migliori della lega, del coach di legare umanamente con i giocatori al suo servizio.
Certamente in questi ultimi anni questa capacità da sola non ha prodotto grandissimi risultati, ma in ogni annata, fra le ultime giocate, i Sonics hanno trovato il modo di mettere i bastoni fra le ruote a qualcuna delle grandi favorite per il titolo.
Vedremo se anche quest’anno la storia si potrà ripetere.