Tempi di rivincita per TimDuncan dopo le delusioni degli scorsi playoff e delle Olimpiadi
Obiettivi
Il titolo, l'anello, il primato. Chiamatelo come vi pare, ma è quello l'obiettivo N°1 per Duncan & co. Quello minimo la finale Nba. Altre soluzioni non ci sono.
Conference: Western Conference
Division : Southwest Division
Arrivi : Brent Berry (Seattle Sonics FA), Tony Massenburg (Sacramento King FA), Linton Johnson (Chicago Bulls FA).
Partenze : Hedo Turkoglu (Orlando Magic FA), Jason Hart (Charlotte Bobcats FA), Charlie Ward (Houston Rockets FA), Ron Mercer (New Jersey Nets FA).
Scelte al Draft : Beno Udrih e Romain Sato
Probabile Quintetto Base
Playmaker: Tony Parker
Shooting Guard: Manu Ginobili
Small Forward: Bruce Bowen
Power Forward: Tim Duncan
Center: Radoslav Nesterovic
Roster
NR PLAYER POS HT WT DOB COLLEGE YRS 17 Brent Berry G 6-6 203 12/31/71 OregonState'95 9 12 Bruce Bowen G 6-7 200 6/14/71 Cal State Fullerton'93 8 23 Devin Brown G-F 6-5 235 12/30/78 Texas-San Antonio'02 2 21 Tim Duncan F-C 7-0 260 4/25/76 Wake Forest'97 7 20 Manu Ginobili G 6-6 210 7/28/77 Argentina 2 8 Linton Johnson F 6-8 205 13/7/80 Tulane 5 Robert Horry F 6-10 208 8/25/70 Alabama'92 12 4 Sean Marks C-F 6-10 250 8/23/75 California'98 4 34 Tony Massenburg C-F 6-9 250 7/13/67 Maryland '90 12 8 Rasho Nesterovic C 7-0 248 5/30/76 Slovenia 6 9 Tony Parker G 6-2 180 5/17/82 France 3 31 Malik Rose F 6-7 255 11/23/74 Drexel'96 8 Romain Sato G 6-5 205 3/02/81 Xavier (Ohio) R Beno Udrih G 6-3 203 7/05/82 Slovenia R 42 Kevin Willis (FA)C-F 7-0 245 9/06/62 Michigan State '84 19
Staff tecnico
HEAD COACH : Gregg Popovich (College – Air Force Academy '70)
ASSISTANT COACHES : P.J.Carlesimo (College – Fordham '71), Mike Budenholzer (College – Pomona '93), Don Newman (College – Idaho '87, Washington State '88), Brett Brown (College – Boston University '83).
STRENGTH AND CONDITIONING COACH : Mike Brungardt (College – Central State [OH] '77)
ATHLETIC TRAINER : Will Sevening (College – Wisconsin-LaCrosse '90) ASSISTANT TRAINER : Joe Gutzwiller (College – Indiana '86)
Commento
Si torna a giocare. Chiusa le Summer League e archiviati i deludenti Giochi di Atene (almeno per il basket made in Usa) la lega più famosa del pianeta si prepara a riprendere la vita di tutti i giorni.
Via alla pre-season dunque e, a breve, alla stagione regolare. Per i San Antonio Spurs la ricetta sarà sempre la stessa: difesa totale, ma anche tanto cuore in attacco. D'altronde l'MVP del torneo Olimpico ce l'hanno loro. Emanuel Ginobili.
Un affarone rifirmarlo prima della competizione ateniese. La speranza è che quello ormai alle porte, possa essere l'anno della consacrazione per l'argentino più amato dall'Italia cestistica. Di sicuro Gregg Popovich non ci penserà molto a metterlo nel quintetto base. Ancora se lo sogna di notte, dopo quella maledetta semifinale in Grecia.
Ma il “Gino” non sarà l'unica soluzione offensiva. Come dimenticare uno tra i più forti giocatori della Nba? Come dimenticare che ai Giochi è stato l'unico insieme ad Allen Iverson a metterci tutto se stesso?
Stiamo parlando di Tim Duncan, il due volte MVP della lega, una guardia nel corpo di un lungo, il centro più mobile del pianeta, l'uomo dalla calma imperturbabile. Molta della stagione grigio-argento passerà dalle sue mani educate.
Ad affiancarlo sotto le plance ci sarà lo sloveno Rasho Nesterovic, la cui prima stagione (8.7 punti e 7.7 rimbalzi in 82 partite) ha stupito tutti. In pochi credevano che Rasho avrebbe potuto raccogliere con tale autorevolezza la difficile eredità dell'Ammiraglio (David Robinson).
Se gli speroni vorranno puntare al titolo dovranno ottenere dal loro centro titolare una stagione analoga, soprattutto in quelle partite in cui Duncan potrebbe non fornire l'apporto usuale.
Nel back-court, detto di Ginobili, grande incertezza rimane per l'assegnazione delle altre due maglie da titolare. Si potrà prescindere da Tony Parker? Crediamo di no. Il franco-americano è il fulcro di tutta la squadra. La sconfitta negli ultimi playoff è spiegabile in larga parte con la sua pessima prestazione dopo lo 0-2 iniziale ai Lakers. Se vuole essere uno fra i leader questa è la stagione giusta per dimistralrlo.
In ballo per l'ultimo posto disponibile invece ci saranno due giocatori: Bruce Bowen e Devin Brown. Qui sarà molto difficile per il Popp: scegliere uno dei due significherà dare alla squadra un chiaro messaggio sull'atteggiamento che la stessa dovrà assumere nel corso dell'anno.
Bowen uomo eccellente in fase difensiva. Brown cestista che in attacco può dare quella scintilla che agli Spurs è sempre mancata nei giorni decisivi. Molto probabile che la preferenza ricadrà su Bowen. Troppo radicata in Popovich l'idea che le partite si vincono con la difesa.
Brown avrà comunque il suo spazio e saprà essere la chiave di volta per le partite più complesse. Già da questo si capisce quale sarà l'arma in più quest'anno per i texani: la panchina. E non solo un ricambio efficace Bowen-Brown-Ginobili.
A questi infatti è stato aggiunto dalla dirigenza Brent Berry, firmato come free agent in estate e proveniente dai Seattle Sonics. Ma non solo. Anche Linton Johnson III, ala piccola che l'anno scorso ha giocato nei Chicago Bulls nel suo primo anno da professionista, potrà dare il suo contributo in una stagione lunga e stressante.
Per quanto riguarda la front-line, la qualità non sarà inferiore alla quantità . Detto dei titolarissimi Duncan e Nesterovic, in panca ci saranno Robert Horry, rifirmato il 5 agosto dal GM Buford e Tony Massenburg che il 4 agosto ha deciso di chiudere la sua carriera in una squadra pronta a giocarsi il titolo fino alla fine.
Capitolo Draft: Beno Udrih e Romain Sato. Apparentemente niente di speciale. In realtà soprattutto il primo potrà dare molto. I più attenti lo ricorderanno sicuramente per i suoi sei mesi milanesi alla Breil Milano: 10.8 punti e 2.3 assist in 25.8 minuti di media a partita. Cifre importanti. Una guardia dal discreto controllo di palla e della buona visione di gioco. Vedremo se potrà dire la sua in Nba.
Romain Sato. Guardia anche lui. Non molto veloce. Fa della potenza fisica una delle sue principali prerogative. Ottimo tiratore dalla media. È ancora abbastanza giovane per mostrare a tutti ciò che sa fare. Difficile però che possa trovare spazio in questo roster.