Paul Pierce festeggerà quest'anno con le buone prove estive dei rookies la crescita del roster?
Obiettivi
L'obiettivo unico è qualificarsi ai play-off ed andare più avanti possibile. È chiaramente un obiettivo generico, ma con il roster rivoluzionato negli ultimi due anni e con tutti quei giovani è difficile capire bene cosa può fare la squadra. Ma l'obiettivo principale è un altro: dimostrare che c'è una squadra forte ed evitare che Pierce chieda la cessione. Con la nuova struttura delle Divisions Boston lotterà contro New York per il primato nella propria divisione e ha le carte in regola per vincerla. Poi ai play-off più si va avanti, meglio è.
Conference: Eastern Conference
Division : Atlantic Division
Arrivi : Tom Gugliotta (Utah Jazz FA); Rick Fox (Los Angeles Lakers), Gary Payton (Los Angeles Lakers)
Partenze : Chucky Atkins (Los Angeles Lakers), Jumaine Jones (Los Angeles Lakers), Chris Mihm (Los Angeles Lakers); Brandon Hunter (Charlotte Bobcats)
Scelte al draft : Al Jefferson, Delonte West, Tony Allen, Justin Reed
Probabile Quintetto Base
Playmaker: Jiri Welsch
Shootin Guard: Paul Pierce
Small Forward: Ricky Davis
Power Forward: Raef La Frentz
Center: Mark Blount
Roster
NR PLAYER POS HT WT DOB COLLEGE YRS 42 Tony Allen G 6-4 213 1/11/82 Oklahoma State R 11 Marcus Banks G 6-2 200 11/19/81 Nevada-Las Vegas '03 1 Dana Barros (FA) G 5-11 165 4/13/67 Boston College '89 14 30 Mark Blount C 7-0 250 11/30/75 Pittsburgh '99 4 52 Ernest Brown C 7-0 244 5/17/79 Indian Hills CC IA '00 1 12 Ricky Davis F 6-7 195 9/23/79 Iowa '01 6 Rick Fox F 6-7 235 7/24/69 North Carolina '91 13 Tom Gugliotta F 6-10 250 12/19/69 North Carolina State '92 12 8 Al Jefferson F 6-10 265 1/04/85 Prentiss HS (MS) R 45 Raef LaFrentz C-F 6-11 245 5/29/76 Kansas '98 6 0 Walter McCarty F 6-10 230 2/01/74 Kentucky '96 8 Gary Payton G 6-4 180 7/23/68 Oregon State '90 14 43 Kendrick Perkins C 6-10 280 11/10/84 Clifton J. Ozen HS (TX) 1 34 Paul Pierce F-G 6-6 230 10/13/77 Kansas '99 6 9 Justin Reed F 6-8 240 1/16/82 Mississippi '04 R 5 Michael Stewart C 6-10 230 4/24/75 California '97 7 44 Jiri Welsch G 6-7 208 1/27/80 Czech Republic 2 13 Delonte West G 6-4 180 7/26/83 St. Joseph's (PA) '04 R
Staff Tecnico
HEAD COACH: Doc Rivers (College - Marquette '83)
ASSISTANT COACHES: Tony Brown (College – Arkansas '82)
Dave Wohl (College – Pennsylvania '71)
Jim Brewer (College – Minnesota '73)
Commento:
Nella scorsa stagione i Boston Celtics si sono qualificati ai play-off solo nelle ultime giornate e sono stati eliminati al primo turno con un eloquente 4 a 0. Nell'ambiente dei Celtics però non c'è rabbia o delusione perché la franchigia è nel pieno di un rinnovamento del parco giocatori e tecnico-tattico che la sta portando a cambiare completamente volto. Il nuovo general manager Danny Ainge ha voluto modificare l'approccio generale alla partita: da una visione prettamente difensiva del coach Jim O'Brien ad una prevalentemente offensiva e per questo è stato scelto coach Glen "Doc" Rivers, che della nuova filosofia è un convinto fautore. Via quindi i giocatori troppo difensivi e dentro quelli che corrono e segnano. Indubbiamente in questo caso la difesa ne può soffrire, ma purtroppo non si può avere tutto. Precedentemente impiegato nella panchina degli Orlando Magic, Rivers ha mostrato ottime doti di motivatore, importante caratteristica per un allenatore, ma non ha dimostrato altrettanto talento come allenatore. I tifosi biancoverdi sperano che Doc sia cresciuto come allenatore, e che comunque gli assistenti, scelti direttamente da Rivers, siano di buon livello.
Il roster presenta un unico ed inossidabile punto fermo: Paul Pierce. Attorno a lui si può costruire una squadra da titolo, ma di tempo ce n'è poco. Pierce ha 27 anni, è nel pieno delle sue forze fisiche e mentali, ma purtroppo per i Celtics la sua curva d'efficacia è vicina al picco massimo e, rendendosi conto che deve fare in fretta, vuole lottare fin da subito per il titolo NBA. Il suo contratto lo lega ai Celtics ancora per 3 stagioni più una quarta a discrezione del giocatore, risulta quindi chiaro che se entro due stagioni i Celtics non gli dimostreranno che la squadra può puntare in alto, lui chiederà la cessione ed i Celtics non potranno che accontentarlo, altrimenti il rischio di perderlo senza avere nulla in cambio sarà elevato.
Andando a scorrere il roster, la squadra ha le potenzialità per fare bene entro due anni? Il giocatore che in quel lasso di tempo ha le maggiori probabilità di diventare bravo pare sia Al Jefferson. Il condizionale è d'obbligo: scelto al draft di quest'anno al numero 15, è un autentico animale da parquet. Va a rimbalzo con cattiveria, schiaccia con decisione, possiede buoni movimenti spalle a canestro e ha un'ottima velocità senza palla; l'unica critica che gli si può imputare è la non perfetta difesa.
Alle Summer Leagues ha dato un'ottima impressione, ma tutte queste lodi devono essere confermate da novembre, quando inizierà la stagione, dove si capirà di che pasta è fatto il giocatore. Se tutte le qualità decantate a suo favore si concretizzeranno ha le qualità per diventare in due anni un giocatore-franchigia.
Se al contrario sarà un flop clamoroso, lo scambio di Pierce ed una totale rifondazione sarà certa. Soluzione drastica? No di certo, perché nel roster non c'è nessuno che, al momento, può diventare un giocatore che fa la differenza in modo significativo. Ci sono però dei giovani che hanno buone prospettive di miglioramento. Il primo nome che salta all'occhio è quello di Jiri Welsch.
Nel suo primo anno da rookie praticamente non ha mai giocato, poi l'anno scorso è approdato a Boston, coinvolto nell'affare-Walker, ed in maglia biancoverde ha giocato bene. Le sue caratteristiche migliori sono difesa, conduzione del gioco e tiro dalla media e lunga distanza. Proprio la conduzione del gioco sembra la caratteristica che a Rivers è rimasta più impressa e visto che in Europa giocava spesso play l'idea non è così campata in aria.
Inoltre non bisogna dimenticare che la sua altezza, oltre i 2 metri, gli potrebbe dare non pochi vantaggi rispetto ai pariruolo avversari, ma probabilmente questa soluzione non verrà implementata subito. Presumibilmente è per questa ragione che Ainge ha scambiato quello che fino a pochi mesi fa era considerato il play del futuro, Marcus Banks, ai Lakers, prima di riprenderselo.
Ovviamente Banks se ne è risentito, ma un successivo chiarimento tra il giocatore ed Ainge sembra aver momentaneamente raffreddato gli animi. Il problema è che se è vero che Welsch giocherà da play, allora uno tra Banks e Delonte West è di troppo. West è il secondo rookie scelto al draft, anche lui ha fatto buona impressione alle Summer Leagues ed è presumibile che proprio per questa ragione Ainge abbia ritenuto di privarsi di Banks senza particolari problemi di roster.
In guardia/ala Pierce sarà affiancato dal suo amico Ricky Davis, bravo anche se carente d'intelligenza cestistica, ma durante la stagione non bisogna perdere di vista il terzo rookie scelto al primo giro da Ainge, tale Tony Allen, anche lui distintosi alle Summer Leagues. I più arditi azzardano che Rivers non potrà non metterlo in quintetto dopo che la stagione sarà iniziata, però al momento l'unica cosa certa è che difende benissimo e ha un atletismo smisurato.
Dal lato lunghi, oltre alla presenza del citato Jefferson ci si attende miglioramenti dal secondo anno Kendrick Perkins ed una conferma da Mark Blount, titolare di un nuovo contratto dopo le buone partite giocate l'anno scorso. Raef LaFrentz viene da un grave infortunio e non si sa quanto potrà incidere sull'economia della squadra. Se riuscirà a tenere il campo è presumibile che sarà l'ala grande titolare in attesa che Jefferson acquisisca la necessaria esperienza per subentrargli.
Gugliotta e McCarty potranno solo coprire i buchi ed insegnare ai giovani, cosa tutt'altro che secondaria, infine il tanto strombazzato Payton, il deluso Fox e l'inutile Stewart hanno un solo anno di contratto e sono da considerarsi sul piede di partenza, quindi non sono stati presi in considerazione.