Un TD per il grande Terrell Owens…
East Division
Philadelphia Eagles 3-0, NY Giants e Dallas Cowboys 2-1, Washington Redskins 1-2.
Partiamo dal Monday Night che vedeva opposti Bill Parcells e Joe Gibbs. I Cowboys arrivavano a questa partita con numeri in attacco di grande spessore ( 432 yards di media di cui 333.5 su passaggio ) ma che non avevano avuto riscontro sul lato delle segnature ( solo 18 punti a partita ). Dall'altro lato i Redskins venivano dalle 7 palle perse contro i Giants quindi l'enfasi di coach Gibbs era stata posta su un maggiore controllo del pallone.
Ne è uscita una partita strana con diverse interruzioni dovute all'uso del challenge da parte dei due allenatori che hanno fatto durare il primo tempo quasi un'ora. Ha vinto Dallas grazie al primo passaggio in carriera da touchdown dell'halfback Richie Anderson per Terry Glenn ( 3 ricezioni per 56 yards) all'inizio dell'ultimo quarto che ha messo un cuscino di 11 punti fra le due squadre.
Ma il sonno di Parcells è stato agitato visto che Brunell ( 25/43 per 325 yards, 2 TDs ma anche 5 sacks subiti ) trovava Gardner ( 10 ricezioni per 167 yards e 2 TDs ) in end-zone e riportava i Redskins sotto di un calcio grazie anche ad una trasformazione da due punti. Il drive successivo di Dallas si mangia tutto il cronometro rimanente eccetto per 21 secondi che bastano a Brunell per due giochi l'ultimo dei quali trova Gardner per 46 yards sulle 21 di Dallas. Il ricevitore però non riesce ad uscire dal campo e Washington, senza più timeouts, chiude con la seconda sconfitta di division consecutiva.
Continua spedita, invece, la marcia dei capolisti di division, i Philadelphia Eagles. Terrell Owens incontrava il suo coach ai tempi di San Francisco, Steve Mariucci, ora sulla panchina dei Lions. Pronti via e McNabb ( le sue stats dopo tre partite sono impressionanti: 69.8% di completi, 931 yards, 8 TDs, 2 TDs su corsa e nessun intercetto ) mette alla corda la difesa di Detroit con ottime letture, passaggi calibrati e andando a cercare Owens ( 6 ric. per 107 yards 1 TD ) sul profondo. Il risultato è un 21-0 già nel secondo quarto che spegne ogni velleità di rimonta dei Lions di un ottimo Roy Williams ( 9 per 135 yds, 2 TDs ), l'unico vero pericolo in attacco e il solo bersaglio affidabile per Joey Harrington.
Gli Eagles continuano la loro corsa domenica prossima a Chicago, ostacolo insidioso nonostante il record della squadra di Lovie Smith dica il contrario ( 1-2 ). Sugli scudi ancora Jevon Kearse con tre sacks.
Al Giants Stadium erano ospiti i Cleveland Browns o quello che rimaneva della squadra dopo la miriade di infortuni che hanno falcidiato il roster di Butch Davis. Garcia, senza ricevitori credibili in attacco ( il migliore Northcutt ha fatto 50 yards con ben 9 ricezioni ), è rimasto ancora sotto le 6 yards di media per passaggio tentato non riuscendo a convertire ben 8 dei 10 terzi down che i Browns hanno avuto.
Nonostante tutto Cleveland stava per tornare sotto nel punteggio se non fosse stata per la mostruosa partita difensiva di Strahan che chiudeva con 6 tackles, 2 sacks e 2 importantissimi fumbles recuperati. I tre touchdowns dei Giants sono venuti tutti via terra ma Warner, se non altro, ha dimostrato di poter guidare la squadra senza fare fuochi d'artificio ma anche senza commettere errori ( 1 TD pass in tre partite ma anche nessun intercetto ). Settimana prossima si va al Lambeau Field.
North Division
Detroit Lions e Minnesota Vikings 2-1, Chicago Bears e Green Bay Packers 1-2.
Accennavamo sopra al Lambeau Field, casa dei Packers che, questa settimana, erano di scena ad Indianapolis. Ne è uscita una partita ricca di marcature ( ben 9 TDs ) ma che ha visto Favre e compagni uscire sconfitti. Più i meriti dell'attacco dei Colts o i demeriti della difesa di Green Bay?.
Diciamo che la risposta sta nel mezzo: Manning ( 28/41, 393 yards, 5TDs e 0 INT) ha disputato un primo tempo galattico ma la secondary dei Packers è stata penosa nonostante il ritorno in campo dell'holdout McKenzie. La verità è che Green Bay rimane sempre molto poco affidabile contro i lanci, carenza già presente l'anno scorso chiusero al 23 posto per yards concesse via aerea.
Favre ( 30/44 per 358 yds e 4 TDs ma 1 INT), nonostante il colpo subito alla spalla non dominante, era riuscito a portare sotto i suoi ma poi il gran gioco difensivo del cornerback David, che ha permesso a Nick Harper di intercettare il pallone, ha chiuso la partita insieme al touchdown di James ( 21/62, 1 TD, media di corsa 3.0 ). L'errore dei Packers è stato quello di affidarsi completamente al gioco aereo quando un maggiore utilizzo di Green, e del gioco di corsa dunque, avrebbe permesso un uso migliore del cronometro non concedendo all'attacco di Indianapolis di entrare in ritmo stando tanto tempo sul terreno di gioco.
A far compagnia ai Packers sul fondo della division ci sono i Bears. Chicago giocava a Minnesota in un importante match di division. Partita molto fallosa ( alla fine le penalità totali saranno ben 25, 14 solo dei Bears per un regalo di 101 yards ) durante la quale Minnesota ha dimostrato di sapere gestire il possesso di palla anche se Mike Tice ha poco di che essere soddisfatto.
L'attacco stellare dei Vikings infatti non è mai riuscito a trovare il ritmo giusto ben contenuto dalla difesa Cover 2 utilizzata da Chicago, Moss ha ricevuto si per 119 yards e 2 touchdowns ma entrambe le segnature sono state di 3 e 2 yards segnale di difficoltà ad andare ” deep ” dell'attacco di Minnesota. Ci ha pensato così Onterrio Smith ( 6 ricezioni per 104 yards, 17 corse per 94 yds ) ha trascinare l'attacco dei Vikings ancora legato alle prestazioni di Culpepper ( 19/30, 360 yards, 2 TDs ma anche 2 fumbles ) che, nel caso, non è riuscito a farsi intercettare ma ha commesso il 70esimo e il 71esimo fumble nella partita numero 61 che giocava.
Chicago continua invece ad avere difficoltà nei pressi della red zone: contro gli Eagles tre viaggi nella goal line avversaria avevano fruttato solamente tre punti, domenica dai primi 5 possessi nelle 20 dei Vikings sono arrivati appena tre field goals. Tutto ciò nonostante la grande stagione del RB Thomas Jones ( 22/100 1 TD su corsa oltre a 71 yards con 8 ricezioni ) che, nel sistema di gioco di Lovie Smith, dovrebbe essere una specie di mini-me di Priest Holmes.
I Lions rimangono così in testa alla division. Della partita contro gli Eagles leggete sopra. Qui invece conviene soffermarsi sui notevoli miglioramenti che questa squadra sta compiendo sotto la guida dell'ex 'Niners Steve Mariucci.
Si pensava che Detroit fosse ancora ad un anno di distanza da un deciso miglioramento che la portasse a lottare per una wild card nella NFC. Inoltre l'ennesimo infortunio che ha tolto di mezzo per la stagione Charles Rogers aveva acceso la spia rossa al reparto ricevitori e Joey Harrington sembrava acerbo e incline all'intercetto ( nelle ultime due stagioni ha più intercetti, 38, che touchdowns, 29, ).
Ma il rookie Roy Williams sta facendo reparto da solo ( altri 2 TDs dopo quelli della settimana precedente ) ed il quarterback da Oregon ( nonostante abbia già subito tanti sacks quanti in tutta la passata stagione, 9 ) ha una media di 3 TDs per ogni intercetto e ha mostrato migliori capacità di lettura delle difese avversarie. Brutta tegola invece l'infortunio che terrà fuori il RB Kevin Jones dalle due alle quattro settimane privando così i Lions ( 25esimi nelle corse) del loro principale terminale di terra.
South Division
Atlanta Falcons 3-0, New Orleans Saints 2-1, Carolina Panthers 1-1, Tampa Bay Buccaneers 0-3.
Sorpresa delle sorprese: contro i Falcons non si corre. Non siete convinti? Giudicate voi stessi: nella Week 1 49ers tenuti a 93 yards, nella Week 2 Faulk e soci a 30! yards, domenica, Week 3, Arizona tenuta a 61 yards. Dopo tre giornate solamente i Redskins concedono meno yards su corsa.
La vittoria contro i Cardinals si fonda quindi su una solida prestazione della difesa che ha costretto McCown a 3 fumbles e ha visto protagonista l'end Kerney autore di 3 sacks. Al resto ci ha pensato Jay Feely con due calci mentre Vick (10/20 per 115 yds ma anche 68 yards con 9 corse di cui una bellissima di 58 yards, career high, su una bootleg ) era impegnato ad evitare i difensori di Arizona che, complice un'imbarazzante linea offensiva dei Falcons, mettevano le mani addosso al quarterback per ben 5 volte.
Jim Mora ottiene un'altra grande prestazione dal RB Warrick Dunn ( 20/117, una media di 5.9 per portata ) ma c'è il timore che a dicembre l'ex buccaneer possa ritrovarsi senza più benzina nel motore. Ecco perchè sarà importante ritrovare il miglior T.J. Duckett, al momento scomparso dal game plan di Mora, nonchè coinvolgere maggiormente sia Peerless Price ( appena 8 ricezioni in tre partite) che il Pro-Bowl TE Alge Crumpler ( solo 1TD finora ). Ma tutto passa ovviamente dalle mani di Michael Vick.
Complice il riposo dei Panthers i Saints, vittoriosi in casa dei Rams, si portano al secondo posto nella division. Nel dome di St. Louis emerge la figura dell'etichettato per eccellenza, al secolo Aaron Stecker ( 18/106 con un TD su corsa da 42 yards ) che, stanco di sentirsi dire di essere un girovago NFL e niente più, ha dato un equilibrio all'attacco di New Orleans orfano di McAllister.
La vittoria arriva ai tempi supplementari grazie ad un calcio di John Carney dopo una bella rimonta. I Saints sono una buona squadra che sembra sempre sul punto di esplodere visto il personale a disposizione. Questa partita ha messo in evidenza, ancora una volta, la buona coppia di ricevitori, Joe Horn e Dontè Stallworth, che Brooks ” illumina ” con una frequenza impressionante: il 34% dei lanci è indirizzato a loro due.
Settimana prossima i Saints vanno nel deserto dell'Arizona dove un'ulteriore vittoria potrebbe portarli in vetta alla division complice anche lo scontro fra Panthers e Falcons.
Parlando della stagione dei Buccanneers è meglio non usare il termine “tragedia”. Quello lasciamolo per definire quelle vere, di tragedie. Gruden, prima volta in carriera che parte 0-3, ritornava ad Oakland dopo due anni dove la Raider Nation si sente ancora defraudata da quel titolo portato via proprio da Gruden alla guida dei suoi Bucs.
Tampa, come avrete capito, perde anche questo match ottenendo ben poco dalle corse ( solo 92 yards ) ma soprattutto mostrando perdendo per tutta la stagione, per una lesione del tendine patellare del ginocchio destro, il RB Charlie Garner. Non che l'ex-Raider stesse facendo sfracelli ma, quantomeno, costituiva un pericolo per le difese avversarie, più per il suo passato che per il presente.
Con Garner out per tutta la stagione il peso dell'attacco è sempre più sulle spalle e nel braccio di Brad Jonhson ( 22/36 per 309 yds, 2 TDs, 1 INT ) e nelle mani del fullback Alstott e dei ricevitori Tim Brown e Bill Schroeder in attesa che il rookie Michael Clayton esploda. Il problema è la data di nascita dei giocatori di cui sopra: 1973, 1966 e 1971. Gente tutta sopra i 30 anni dunque.
In difesa è più o meno la solita Tampa ( 10° per yards totali concesse ) ma la perdita di Sapp ha lasciato un varco nella difesa contro le corse che gli avversari stanno sfruttando ( con 132.3 yards concesse a partita i Bucs sono una della peggiori squadre NFL ).
West Division
Seattle Seahawks 3-0, St. Louis Rams 1-2, Arizona Cardinals e San Francisco 49ers 0-3.
Sicuramente la division più debole di tutta la NFC nonchè della Lega vista la presenza di Arizona e 49ers.
Partiamo dal division match-up ovvero Seattle-San Francisco che, come ormai tutti sapranno, ha visto interrompersi la striscia di partite consecutive dei 49ers con almeno una segnatura. L'ultimo shut-out era datato 1977.
La squadra di Dennis Erickson continua a commettere ancora troppi errori ( differenziale di -7 fra palle recuperate e palle perse ) e non possiede un gioco credibile in attacco. Dorsey è ancora un work in progress, i ricevitori sono poco affidabili ( il migliore è uno, Cedric Wilson, che l'anno scorso faceva il terzo dietro Ownes e Tai Streets ) mentre il gioco di corsa si basa sulle prestazioni occasionali di Kevan Barlow assurto al ruolo di titolare dopo la partenza di Garrison Hearst.
Settale invece continua a mostrare una difesa molto solida anche se non ancora del tutto imperforabile. Contro San Francisco, ma era prevedibile, risorge l'attacco e in particolare Shaun Alexander con 3 TDs ( due su corsa e uno su ricezione ) anche se il running back da Alabama deve ancora portarsi ai livelli dello scorso anno ( la media per portata è di quasi una yard inferiore a quella del 2003, 3.6 contro 4.4 ).
Per il resto ci pensa il braccio di Hasselbeck ( 21/30 per 254 yards e 2 TDs, 0 INT ) a chiudere la gara. Ma, ripeto, quello che impressiona di Seattle è la capacità di andare sul pallone, di stare nel gioco di ogni difensore agli ordini di Roy Rhodes ( già 5 intercetti, 5 fumbles forced e 10 sacks ). Interessante turno di riposo per Seattle che poi, nella Week 5, ospiterà i Rams per il primato di division.
E visto che siamo a parlare della squadra di Marshall Faulk viene da sottolineare come la sconfitta contro i Saints abbia interrotto a 15 la striscia di vittorie consecutive in casa. Storicamente St. Louis fatica a giocare contro New Orleans: domenica questa tendenza è emersa in maniera eclatante.
I Saints, in due partite, avevano concesso 174.5 yards di media su corsa quidi sorprende che Faulk, e più in generale tutto l'attacco via terra dei Rams, siano stati tenuti, rispettivamente, a 44 e 78 yards totali. D'accordo che Mike Martz ama il gioco aereo ma qualche palla in più ai RBs per aprire il gioco non farebbe male. Inoltre St. Louis deve migliorare in difesa necessariamente dove, al momento, deve ancora forzare una palla persa agli avversari.
I Rams hanno bisogno del pallone per giocare bene e vincere disponendo della coppia di ricevitori più forte della lega, quella formata da Torry Holt e Isaac Bruce ( terza partita consecutiva sopra le 100 in ricezione ). Il calendario propone, fino al bye della Week 8, due incontri di division contro i 49ers e i Seahawks, in casa contro Tampa Bay e una visita in Florida a Miami.
Nel frattempo Seattle, dopo il riposo della prossima settimana, affronterà i già detti Rams, i Patriots e Cardinals fuori casa per arrivare alla Week 8 contro i Panthers in casa. E' chiaro che un record 3-1 porterebbe St. Louis vicini alla vetta alla division pronti per l'aggancio a Seattle nella sfida del 14 novembre all'Edward Jones Dome.
Chiudiamo con Arizona: tre sconfitte in altrettante partite, un attacco che segna la miseria di 8 punti a partita, una difesa che regala un Telepass a vita ad ogni running back che incontra, un quarterback che contro la difesa dei Falcons, non appena faceva tre passi indietro, si ritrovava la visuale coperta dai difensori di Atlanta.
Dennis Green darà ancora fiducia a McCown perchè è giovane e perchè non saprebbe chi mettere al posto suo onestamente ( Shaun King è una buona riserva ma non ha un braccio da titolare ).