Leandro Barbosa avrà spazio in campo nei Suns?
Le franchigie NBA stanno per definire i roster per il Training Camp, per ora il sogno di strappare un biglietto per quel paradiso cestistico che è l'NBA è ancora possibile per tanti giocatori.
Ecco alcune impressioni lasciate dagli ultimi incontri giocati alle Summer League di Las Vegas e Salt Lake City, saranno davvero dei protagonisti o semplici comparse nell'NBA?
Dwight Howard degli Orlando Magic, prima scelta assoluta, arriva direttamente dal liceo, fisico scultoreo, velocità di base abbagliante, mezzi fisici di livello assoluto, poca pochissima pallacanestro giocata sino ad ora.
Al primo movimento d'attacco sembra inarrestabile, giro dorsale in un lampo, canestro quasi violentato dalla forza con cui Howard schiaccia; al secondo movimento in attacco sfondamento, al terzo attacco sfondamento, il movimento mostrato non era il primo, era "l'unico" movimento in faretra.
Howard è un giocatore dal potenziale davvero intrigante, se avrà la capacità di assimilare pallacanestro e avrà voglia di lavorare sul suo gioco potrà essere il prossimo Amare Stoudamire, altrimenti con il solo fisico non andarà troppo lontano nella NBA.
Jameer Nelson degli Orlando Magic, scelta numero 20, se trova minuti tra Francis e Mobley potrebbe rivelarsi come uno dei "furti" del draft 2004.
Playmaker vero che sa dettare i tempi della squadra, che sa cambiare il tempo di un attacco e che non ha problemi a prendersi un tiro da fuori o a penetrare una difesa. Non è molto alto e potrebbe subire se attaccato in post-basso da altre guardie NBA ben più prestanti di lui, la compattezza e la forza nella parte superiore del corpo lo potrebbero aiutare a sopperire a queste difficoltà .
Il fatto di aver già giocato 4 anni di college lo rende un po' più pronto di tanti altri rookies ad avere subito impatto, una volta passati al piano di sopra.
Leandro Barbosa dei Phoenix Suns, alla seconda stagione NBA, sembra davvero pronto a far parlare bene di se, anche se gli arrivi di Nash e di Richardson potrebbero togliergli spazio nella rotazione di D'Antoni.
Barbosa ha lavorato molto sul tiro da fuori che sembra divenuto molto più affidabile e "naturale" che in passato, le braccia lunghe come liane gli consentono di difendere contro giocatori più alti di lui, in attacco gli consentono di attaccare il canestro anche in aree affollate.
Con un allenatore come D'Antoni e con un compagno come Nash, Barbosa può crescere molto nella comprensione del gioco, nella gestione della palla e dei compagni, bisognerà ora vedere se avrà lo spazio per concretizzare questa crescita.
Maceiej Lampe dei Phonix Suns, dopo un anno passato in IL a New York e 21 gare giocate con i Suns, Lampe è pronto a ritagliarsi un suo spazio nella rotazione dei Suns.
La mano è educata, il tiro, specie se fronte a canestro è fluido, elegante e con buone percentuali anche dai 5 metri. Lampe corre bene per il campo e sembra davvero molto coordinato per essere un giocatore di 210 cm; manca ancora della necessaria "armatura" per reggere il confronto fisico con i lunghi NBA, manca di un vero e proprio gioco "spalle a canestro" però davvero quando si vedono mani così educate accoppiate a quell'altezza diventa davvero impossibile non provare a sviluppare un simile "progetto" cestistico.
Kirk Snyder degli Utah Jazz, giocatore fisicamente pronto per l'NBA, attacca il canestro con forza e velocità , occupa bene le corsie in contropiede; inoltre al college ha giocato anche da playmaker e questo gli garantisce un buon ball-handling.
Può dare velocità e attività ai due lati del campo ai Jazz, avendo la struttura fisica e la mobilità per essere un buon difensore anche tra i "pro". Versatilità e rapidità sembrano garantirgli spazio vicino a Kirilenko e ad Arroyo quando il tiro di Giricek non servirà ad aprire le difese avversarie garantendo una valida alternativa a Raja Bell.
Bisognerà vedere se saprà adeguare il suo tiro da fuori alle distanze professionistiche, sviluppando un gioco affidabile tra i 4 e i 6 metri che gli consentirebbe di guadagnare spazio per le sue penetrazioni, garantendogli così un futuro nella NBA.
Nell'attesa che il sogno diventi realtà e che l'NBA cominci una nuova stagione, il sudore scorre copioso nelle calde palestre americane, la strada è ancora lunga e affollata, vedremo chi tra i protagonisti di quest'estate sarà protagonista anche quando i giochi si faranno seri.
Buona pallacanestro a tutti.