Pochi giocatori del Team USA hanno deluso tanto quanto Steph Marbury…
Atene 2004 è ormai archiviata e passerà alla storia come la prima olimpiade non vinta dai nipoti di James Naismith e sarà da tutti noi italiani ricordata con molto piacere e un pizzico di rammarico per l'occasione sprecata in finale con un'Argentina che eravamo riusciti a battere nel girone"
Vediamo a chi vanno gli Oscar dei giochi disputati sotto il Partenone.
MIGLIOR FILM
Senza dubbio la saga dei "Bronzi di Recalcace" (anche se ora sono diventati l'argenteria preziosa) non ha paragone. Partiti con la prospettiva di dover affrontare un girone difficilissimo comprendente i campioni e i vicecampioni del mondo della Serbia e dell'Argentina, i sorprendenti Neozelandesi, quarti a Millerlandia 2 anni fa, la Cina destinata a dominare il mondo fra 4 anni a Pechino e con una fisicità sottocanestro da paura e la Spagna finalista europea si sono rimboccati le maniche e lavorando come nessuno in difesa si sono arresi, con onore, solo alle Furie Rosse (che peraltro hanno chiuso imbattuti il girone) e alla Serbia (poi eliminata). Dopo la facile vittoria sul Portorico di Arroyo uno scoglio ancora più arduo attendeva i 12 guerrieri di Recalcati:la Lituania di Jasikevicius e Macjiauskas, Stombergas e Songaila. E qui un po' grazie al "C-Factor" che ha dato una grossa mano dal perimetro, un po' grazie a un terrificante parziale di 21-0 nel secondo quarto (peraltro rintuzzato per merito di Stombergas all'inizio dell'ultimo) i Bronzi di Recalcace volavano in finale contro l'Argentina di Manu Ginobili. In quest'occasione però gli dei del basket hanno sventolato nell'ultimo quarto le bandiere biancoazzurre e assunto le sembianze di Ginobili, Scola e Montecchia e non c'è stato niente da fare"
PEGGIOR FILM
Il team USA. E anche qui ci sono pochi dubbi:Larry Brown ha fallito in pieno la missione per cui era stato chiamato, riportare gli USA sul tetto del mondo e far dimenticare la figuraccia di Indianapolis. Superato balbettando un girone non irresistibile sono usciti meritatamente per mano dell'Argentina dopo che avevano dato segnali incoraggianti contro la Spagna. Il cast non è stato all'altezza, il tiro da tre un autentico rebus, Duncan, LeBron e Melo utilizzato col contagocce in favore di un inutile Marion e il solo Iverson che sputava sangue in difesa sono stati gli altri motivi dell'inatteso ma non troppo crollo.
MIGLIOR REGISTA
Sarunas Jasikevicius. Ha dimostrato una volta di più chi è il miglior playmaker in pick&roll esistente nel vecchio Continente. Si è rivelato una chimera per tutte le difese, per informazioni rivolgersi a Larry Brown che ha provato invano a opporre resistenza ai suoi giochi a due con Eurelijus Zukauskas e Arvydas Macijauskas"
Merita una chance in NBA, magari a Dallas dove hanno disperato bisognodi un play (Come dite?c'è Terry?Carnevale è passato da un pezzo") , immaginate un pick&roll fra lui e Bundesbank, con Finley, Stack o Terry pronti a punire sugli scarichi. . .
"Master & Commander"
PEGGIOR REGISTA
Stephon Marbury. Se non aveva voglia di venire ad Atene bastava dirlo, LeBron magari ci avrebbe messo più anima di lui in posizione di play. Semplicemente irriconoscibile, Starbury era chiaramente la brutta copia di sé stesso con percentuali al tiro da rabbrividire e una valanga di palle perse per un giocatore forse sopravvalutato che ancora non ha vinto niente nel suo girovagare.
Unico momento di gloria i quarti di finale con la Spagna dove è risultato chiaramente l'"hombre del partido" con percentuali da tre da capogiro e, udite udite, un paio di giocate difensive decisive per il risultato. "Il bello addormentato"
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Manu Ginobili:e qui non si discute proprio. L'Anguilla di Bahia ha confermato quanto di buono fatto vedere nella prima fase e ha trascinato l'Argentina a uno storico oro olimpico specialmente in semifinale dove ha fatto venire il mal di testa al malcapitato Iverson che aveva il compito di marcarlo. Quello che stupisce di Manu è la capacità di caricarsi la squadra sulle spalle nei momenti chiave, l'altruismo nel servire assist al bacio ai compagni smarcati (i vari Scola, Wolkowysky, Nocioni e Oberto ringraziano) ma soprattutto le spaventose percentuali tenendo conto di quanti tiri prende a partita, dalle parti dell'Alamo Dome non è famoso per questo, anzi tutt'altro"
PEGGIOR ATTORE PROTAGONISTA
Uno a scelta del team USA"non mi va di maramaldeggiare ulteriormente sullo SCREAM TEAM"
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Alejandro Montecchiae Teo Soragna. Il primo ha vissuto il suo quarto d'ora di celebrità nella finale contro l'Italia segnando diciassette-punti-diciassette praticamente da ogni posizione, incredibile una sua tripla da oltre 8 mt che ha tagliato le gambe agli azzurri. Ci si aspettava il ventello da Gino e Scola, ma i suoi punti imprevisti hanno fatto pendere la bilancia verso i Gauchos ed è risultata così la variabile impazzita del match"
Teo Soragna ha svolto un ruolo tanto silenzioso quanto fondamentale durante tutto il torneo in difesa, marcando le bocche da fuoco più pericolose degli avversari. Da incorniciare la sua prova contro la Lituania quando ha messo la museruola a Macijaukas, prima della cura Soragna autentico incubo della nostra difesa. Qualche numero?24 punti messi a referto primo che lo prendesse in consegna Teo alla fine del secondo quarto, 2 e su tiro libero fino alla fine. In finale è stato chiamato al ruolo di trascinatore che non gli doveva competere all'inizio ma lo ha fatto benissimo anche se non è bastato"
PREMIO MIGLIORI EFFETTI SPECIALI
Gianluca Basile. Neanche il creatore degli effetti speciali di Matrix avrebbe potuto tanto. Se i tiri presi contro la Lituania non fossero entrati si sarebbe seriamente candidato all'"Antoine Walker Award", ambitissimo premio per la peggior scelta di tiro. Dato invece che i "tiri ignoranti", come ama definirli Franco Lauro, del Golden Boy di Ruvo di Puglia, altra definizione del telecronista RAI, hanno terminato la loro corsa nel canestro non gli si può imputare nulla e anzi bisogna inchinarsi a questo giocatore che col suo tiro pesante ha propiziato un'inattesa vittoria.
E dopo i premi convenzionali ecco i PREMI SPECIALI:
Premio delle deluse "MILICIC AWARD":
La Grecia e l'Australia. Senza indicare nessuno in particolare a entrambe va l'Oscar delle delusioni del torneo. La Grecia aveva espresso proclami di medaglia nell'olimpiade di casa e invece si ritrova con un pugno di mosche. Il gruppo non era all'altezza dell'obiettivo fissato e dopo aver superato un girone non proibitivo e fra pochi entusiasmi sono stati spazzati via dall'Argentina nei quarti.
Non parliamo proprio dell'Australia che dopo essere approdata fra le magnifiche 4 a Sydney fa registrare un notevole regresso. L'obiettivo minimo era di superare il girone e poi cercare di giocare un tiro mancino a chiunque fosse capitato nei quarti ed è stato fallito. È mancato un realizzatore alla Phil Jones, senza scomodare Ginobili. Unica nota lieta il giovane rimbalzista Andrew Bogut, che ha tempo per crescere e magari migliorare questo magro risultato"
Non cito la Serbia che pure è una seria candidata in quanto ha vinto un altro premio"
Premio 'Personalità cercasi' "VAN HORN AWARD"
La Serbia, in generale. Eccoci al premio consegnato dallo Sceicco Bianco in persona. Il premio che gli slavi avrebbero voluto era quello che l'Argentina ha portato a casa, ma dovranno accontentarsi. È vero che mancava Stojakovic ma non si può perdere con Cina e Nuova Zelanda dopo essere stati avanti tutta la partita. Questo denota una mancanza di attrezzatura da riproduzione nei momenti chiave e la tendenza ad andare in confusione sotto pressione. Non credo che Peja avrebbe risolto tutti i problemi (specie quelli da ultimo tiro, ho ancora negli occhi il piazzato dall'angolo nell'ormai mitico Sacramento-L. A. 4-3 dei playoff 2002) ma chi può dirlo"
Premio 'Perchè devo fare tutto io' "GARNETT AWARD"
Yao Ming. Qui ci si riferisce al Garnett "Lone Wolf" ovviamente, prima dell'arrivo a Minneapolis di Spree e Cassell. Nella stessa situazione si è ritrovato il secondo centro più forte dell'NBA, ha dovuto trascinare di peso la Cina ai quarti non ricevendo aiuto da Menke Bateer e dal baby fenomeno (o presunto tale, a proposito:ma davvero ha 17 anni?) Yi Jianlian. Emblematico il finale di gara con la Serbia quando segna 10 punti nel finale e fa proseguire l'avventura olimpica della Cina. Ma proprio come Garnett "Lone Wolf" usciva sempre al primo turno anche lui deve poi arrendersi ai quarti alla Lituania"
Premio 'Rapporto con la stampa" "CHRIS WEBBER AWARD"
Zelimir Obradovic. Il vulcanico allenatore serbo si è esibito in un'autentico show dopo la sconfitta all'ultimo secondo contro l'Argentina in sala stampa. Presentatosi in press room con le scatole che giravano a velocità supersonica ha trovato occasione di sfogare tutta la sua rabbia su un malcapitato traduttore, reo di aver tradotto male lo Zele-pensiero dal serbo all'inglese. Il traduttore ha poi avuto la brillante idea di chiedere a un indispettito Obradovic di esprimersi direttamente in nella lingua di Geoffrey Chaucer e qui il coach serbo non ci ha visto più reclamando il diritto di esprimersi nel proprio idioma. Provate voi a replicare a Obradovic in bestia, così il coach campione del mondo ha continuato a esprimersi nella sua lingua madre, ma di fronte a un'altra traduzione a suo dire sbagliata Zele ha sbattuto la porta visibilmente contrariato (per usare un eufemismo) e ha abbandonato la conferenza stampa.
E qui mi sa che Obradovic ha creato un premio a parte, al suo confronto C-Webb che ebbe uno scontro verbale pieno di "francesismi"con i giornalisti che gli attribuivano una relazione con quel pezzo di figliola di Tyra Banks mi sembra Gianluca Pessotto, il diligente, compassato e tranquillo giocatore mandato in conferenza stampa dalla Juve quando le cose vanno male"
Premio 'Chi l'ha visto' "JON STEFANSSON AWARD"
L'Angola. Vi state chiedendo:"ma chi è Stefansson?"E se fosse conosciuto perché sarebbe lui lo sponsor di questo premio?Purtroppo l'Angola non ha lasciato segni di vita in questo torneo. Gli africani sembravano completamente dei pesci fuor d'acqua, e pensare che squadre come la Germania e la Francia sono rimaste a casa per far posto a questi"
Premio 'Arbitro, metti gli occhiali!' "RASHEED WALLACE AWARD"
Marco Buonamico. La spalla di Franco Lauro durante le telecronache era veramente snervante, ai suoi occhi sembrava che si fosse ordito un complotto contro l'Italia a opera degli arbitri. Mai una decisione accettata serenamente, in finale gli ho sentito dire su un netto fallo non sanzionato su Ginobili"beh, forse qui l'Argentina poteva avere ragione, ma è molto dubbio"", l'unica deroga a un patriottismo esagerato.
Citazione a parte merita Julio Toro, coach di Portorico, che nei quarti contro l'Italia arbitrati da un argentino e uno spagnolo ha pensato bene di apostrofare i direttori di gara nella sua lingua madre"Ovviamente il fallo tecnico scatta immediato, aveva dimenticato che anche gli arbitri parlavano lo spagnolo"
Altra citazione merita anche Zelimir Obradovic, che su 40 minuti di partita 39 li passa a protestare e solo l'infinita pazienza degna del biblico Giobbe gli ha risparmiato una caterva di tecnici"