Reggie Bush è stato determinante per il successo di USC nell'esordio stagionale
La stagione 2004 del college football è finalmente cominciata e non poteva esserci miglior inizio della sfida fra USC e Virginia Tech. I primi erano nettamente favoriti ed hanno rispettato il pronostico riuscendo a portare a casa la vittoria ma hanno dovuto faticare parecchio ed hanno permesso agli appassionati di gustarsi una partita dall'esito incerto per almeno tre quarti di gara.
Il primo tempo, infatti, si era chiuso con VT in vantaggio per 10 a 7 e UCS aveva mostrato di avere parecchi problemi in attacco a causa dei troppi giocatori inesperti schierati ed in difesa perché non riusciva in nessun modo a fermare le corse del quarterback degli Hokies, Bryan Randall (86 yard guadagnate nei primi due quarti).
Dopo un lungo intervallo che ha costretto gli arbitri ad invitare i Trojans ad accelerare il ritorno in campo la squadra è parsa nettamente migliorata. La difesa ha preso le necessarie contromisure per fermare Randall e l'offensive coordinator Norm Chow ha avuto l'intuizione giusta nell'usare il tailback Reggie Bush come wide receiver e sfruttare appieno la differenza di velocità fra Bush ed i suoi marcatori.
Proprio gli altri wide receiver di USC sono stati sabato la maggior delusione per chi si attendeva un attacco spumeggiante come quello dello scorso anno. La loro inabilità nel liberarsi dal difensore e la scarsa protezione offerta da una linea cambiata per quattro quinti hanno permesso al quarterback Matt Leinart di completare nel primo tempo solo 8 passaggi su 16.
L'inserimento di Bush ha però cambiato le carte in tavola. In un primo momento il tailback era stato relegato in panchina perché l'altro back disponibile, LenDale White, ha uno stile di gioco che meglio si adatta ad una linea che non è capace di aprire varchi molto grandi. Nel secondo tempo però Chow, visto l'ottimo lavoro che la secondaria avversaria stava facendo sul suo gruppo di ricevitori, ha deciso di mandare in campo Bush e Leinart ha completato 11 lanci su 13.
Chow ha avuto ragione perché la presenza di Bush ha permesso finalmente al quarterback di disporre di un ricevitore in grado di separarsi dal marcatore e dotato di una buona presa. Il coordinatore durante l'offseason (grazie anche ad uno studio intenso dell'uso che i St.Louis Rams fanno di Marshall Faulk) aveva disegnato degli ottimi schemi per sfruttare il tailback e la pur ottima difesa degli Hokies non ha potuto far niente per impedire a Bush di segnare tre touchdown.
Un'altra decisione che ha cambiato le sorti dell'incontro è stata quella degli arbitri che assegnando una dubbia penalità a VT le hanno impedito di guadagnare un primo down sulle 12 yard di USC costringendola invece a giocare un primo e 25 sulle proprie 41. Randall era riuscito a completare un passaggio di 32 yard per il wide receiver Josh Hyman ma il gioco è stato annullato dagli arbitri che hanno visto una pass interference dello stesso Hyman.
In quel momento gli Hokies conducevano 10 a 7 ed avrebbero probabilmente aumentato il loro vantaggio ma erano invece costretti, dopo tre down infruttuosi, ad un punt. Avevamo assistito a qualcosa di simile già nel primo tempo quando un'altra penalità (giusta) aveva costretto Virginia Tech al field goal quando gli Hokies si trovavano vicino alle 20 yard avversarie e la difesa di USC era parsa in grande difficoltà .
La chiamata per pass interference del secondo tempo ha avuto però un peso maggiore perché è sembrata svuotare completamente i giocatori di Virginia Tech di ogni energia. Fino a quel momento Randall e tanta buona volontà in difesa avevano tenuto in gara gli Hokies ma da quel momento in poi la squadra di Frank Beamer è stata in grado di segnare soltanto tre punti con un field goal di Brandon Pace (oltretutto grazie ad un'altra dubbia pass interference chiamata stavolta contro USC).
Nel drive immediatamente seguente alla chiamata dubbia contro Virginia Tech Leinart riusciva a completare un passaggio di 53 yard per il touchdown di Bush che consegnava ai Trojans il vantaggio decisivo per il successo finale. Nell'ultimo quarto un altro lungo lancio del quarterback (46 yard per Steve Smith) permetteva ad USC di avvicinarsi alla end-zone di VT e segnare in seguito l'ultimo touchdown della partita ancora con Bush.
Nonostante la sconfitta Beamer può senz'altro essere soddisfatto per l'impegno messo in mostra dalla sua squadra. Da sempre la difesa è il reparto meglio organizzato degli Hokies ed anche quest'anno l'head coach sembra aver fatto un ottimo lavoro.
Preoccupa molto di più la situazione in attacco dove il solo Randall non può bastare per tenere il passo delle altre università di metà classifica della ACC. Il gruppo dei wide receiver ha fatto una pessima impressione lasciando cadere diversi ottimi passaggi del quarterback costringendo troppe volte VT ad accontentarsi dei tre punti nonostante l'approdo nella red-zone avversaria.
I tailback Justin Hamilton e Kevin Humes hanno fatto poco meglio guadagnando soltanto 3.4 yard di media per corsa. Per fortuna degli Hokies ora Beamer avrà due settimane per preparare l'incontro (tutt'altro che difficile) con Western Michigan.
Anche per USC possiamo fare un discorso simile a quello di Virginia Tech anche se la qualità dei giocatori presenti è indubbiamente superiore. In attacco i soli Leinart e Bush sono sembrati all'altezza dell'anno scorso mentre gli altri componenti dell'unità mancano della dovuta esperienza e nel caso dei wide receiver non sempre sono sembrati concentrati.
La difesa come detto ha giocato un brutto primo tempo ma nell'intervallo i veterani dello spogliatoio sono stati molto bravi nel "caricare" i meno esperti che sembravano rassegnati ad una partita sottotono contro Randall. Ha fatto molto per il morale dell'unità anche l'ingresso in campo del defensive end Jeff Schweiger che nonostante sia solo una matricola nel primo down giocato ha ottenuto un sack ed ha galvanizzato l'intera linea difensiva.
I Trojans sono ora attesi da tre impegni agevoli contro Colorado State, BYU e Stanford prima della sfida con California in cui affronteranno l'unica università in grado di sconfiggerli nella stagione 2003.
Anche l'altra partita si è conclusa così come pronosticato ma ci sono state molte meno emozioni. Miami (Ohio) ha vinto senza problemi contro Indiana State segnando 49 punti e non concedendone neanche uno ad Indiana State (Division I-AA). Al di là della vittoria la partita non è stata molto utile per l'allenatore di Miami Terry Hoeppner che voleva sfruttare l'incotnro per trarre maggiori indicazioni sulle doti del quarterback Josh Betts.
Il giocatore, che ha sostituito un certo Ben Roethlisberger, ha lanciato molto bene ed ha mostrato di saper leggere le difese avversarie ma Indiana State non è certo squadra che può mettere seriamente alla prova lo junior quindi tutto è rimandato alla partita di sabato contro Michigan.