Per il coach campione NBA Larry Brown la stagione è ancora molto lunga.
Team USA 2004 continua la sua marcia d’avvicinamento al Partenone con un’altra vittoria non brillantissima contro la Turchia. Il punteggio finale dice 79 a 67 ma gli americani hanno parecchio faticato a battere una squadra che alle Olimpiadi non ci andrà nemmeno. Eh no, di nuovo, non chiamatelo Dream Team !
KUTLUAY SUONA LA CARICA
Alla fine del terzo periodo Team USA aveva raggiunto anche 14 confortevoli punti di vantaggio producendo per di più azioni spettacolari con Wade, un ritrovato LeBron James e un voglioso Allen Iverson.
Ma la Turchia giocava in casa e la reazione era obbligatoria. Kutluay, talentuosa guardia già nota al pubblico europeo, segnava una tripla sulla sirena del terzo quarto e poi all’inizio di quello successivo si ripeteva con un’altra bomba da 8 metri.
Ora, io tifo chiaramente perchè l’unica sconfitta americana sia avvenuta almeno contro di noi. I turchi però trovano coraggio, lottano a rimbalzo e a differenza degli americani tirano da tre. A 5 minuti dalla fine la partita è tutta da giocare e fortunatamente per coach Brown lo salvano alcuni buoni tiri di Jefferson, la difesa di Odom, la solita sostanza di Duncan e la leadership di Iverson.
“US NARROWLY AVOIDS A TURKEY AGAINST TURKEY”
Come al solito i giornali americani sono i maestri dei titoli ad effetto, che per di più riassumono in modo sublime gli eventi della gara. Qui, riportato in virgolettato, è il titolo di Fox Sports. “Turkey” negli USA non è solo la Turchia né tantomeno solamente il leggendario tacchino da servire a tavola nel giorno del Ringraziamento.
La traduzione qui è questa : “Gli Stati Uniti evitano per poco un fiasco contro la Turchia”. Dice coach Brown : “E’ stata una buona esperienza per noi perché ad Atene giocheremo partite tirate come questa”. Siate sinceri. Vi sareste mai aspettati di sentire parole come queste da un coach della nazionale USA ?
CI SARA TURKOGLU NEL REMATCH ?
Domani sera si gioca il rematch, l’ultima gara di “allenamento” per Team USA prima delle Olimpiadi di Atene. Ci sono ancori dubbi sul rientro del neo Magic Hedo Turkoglu, che prima della gara di ieri si è rotto il naso in allenamento.
Con Turkoglu i turchi aggiungono un'ala che sa giocare sia fuori che sotto e che soprattutto porta leadership ed esperienza ad una squadra che con Okur e Kutluay è già messa bene.
Il palazzo di Istanbul vuole la rivincita, mica un altro paio di slam dunks di “The Chosen One”…No, i turchi sono tra i popoli più orgogliosi del mondo e battere gli USA, in un periodo in cui a New York c’è l’allarme arancione (il secondo più grave al di là del colore rosso), non è da sottovalutare per un paese a maggioranza islamica.
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