Lui lo aveva detto : “I'm the captain on this team !”
Allora, ragazzi, mettiamoci d’accordo. Non dovevano essere solo alcune partite amichevoli ? Non direi. Con Portorico il giallo dell’esclusione di Iverson, Lebron e Stoudemire, con l’Italia la sconfitta a sorpresa di 17 punti e qui con la Germania una vittoria col più rocambolesco dei buzzer beater, un tiro da quasi centrocampo di Allen Iverson.
I primi segnali di rivalsa per Team Usa 2004 si sono visti subito già ad inizio gara. Maggiore pressione difensiva, iniziative personali in attacco più incisive che infatti portavano presto ad alcune facili schiacciate di Odom e Duncan.
La Germania però era determinata a fare bene in casa, considerando anche che non andando ad Atene avevano questa unica possibilità di dimostrare il loro valore, giocando di squadra senza mai forzare o esagerare. Se avessero fatto qualcosa in più, chissà , sarebbe arrivata anche la seconda sconfitta USA. E invece…
IL SALVATORE DELLA PATRIA
A meno di un minuto dal termine la Germania era sotto 74 a 77. Ultimo attacco e palla ovviamente al loro leader e miglior giocatore (di sempre), Dirk Nowitzki. L’ala dei Mavs si alza e tira da tre contro una difesa USA poco concentrata su di lui nonostante tutti sapessero che sarebbe proprio stato il biondone a tirare.
Canestro. 77 pari. Non si chiamano time-out, si avanti, in quei pochi secondi che avrebbero dovuto fare da interludio ai supplementari. E invece rimessa, palla a The Answer che entra nella metà campo avversario e di corsa tira alla scadere…
…Canestro. Vittoria USA e festeggiamenti degni della medaglia d’oro. Ci credo, con quello che era successo il giorno prima e per come è maturata questa vittoria…
VINCE LA CULTURA DELLO SPORT
E vince l’americanata del winning shot sulla sirena. Però, dicevo, pensateci un attimo. Avete visto i tedeschi fare quattro o cinque falli consecutivi appena un americano aveva la palla in mano ?
Ok, dovevano fermare il tempo perché erano sotto di uno e alla fine hanno trovato, giustizia divina, i due liberi a segno del positivo Carmelo Anthony. Che noia però, che oscenità pur necessarie ma tremendamente ostili allo spirito del gioco.
Ricordate il winning shot di Kobe in gara 2 delle ultimi Finals ? Bene, in panchina c’era Larry Brown. E il coach campione, testardo per come è banale e noioso Coldebella al microfono, secondo voi che fa con i suoi avant di tre ?
Fa il fallo “alla tedesca” o difende il tiro da tre ? Difende, certo. E subisce la tripla di Nowitzki. Poi però c’è la giustizia divina, che premia chi ha onorato il gioco e il ragazzo con più talento che poi vestirà pure una maglia con scritto USA, no ?
Traduzione : tiro dai 9 metri in corsa e vittoria che per ora salva la baracca. Ma che fatica…
LEBRON, DOVE SEI ?
Di tutti i componenti di questo Team USA almeno due mi stanno deludendo. Il primo è Stephon Marbury. Non è possibile che un ragazzo che viene da Brooklyn giochi come il peggior Marzorati dedicandosi soltanto a portare la palla in attacco. Ok, forse di questi tempi preferirebbe giocare con “The Bone Collector” o con “The Black Widow” al Rucker ma potrebbe almeno far finta di sforzarsi.
Poi c’è LeBron. Sarà altezza delle aspettative anche ad Atene ? Finora lo abbiamo visto un po’ sovrappeso, svogliato e anche un po’ imbronciato, forse con coach Brown che lo ha sospeso e che a tutt’oggi lo fa giocare pochissimo. E se fosse arrabbiato con Boozer il traditore oggi in maglia Utah Jazz ?
La prossima gara domani contro Serbia-Montenegro sempre alle 8 sempre su SportItalia, che intanto ringraziamo per aver dato spazio al nostro sito nel loro godibile notiziario quotidiano.