Chris Henry spera di raccogliere la pesante eredità di Fitzgerald di miglior WR della Big East
In attesa di valutare l'impatto della partenza di Miami e Virginia Tech possiamo goderci, in quest'anno di transizione, una lotta per il titolo di conference che sembra aperta come da queste parti non accadeva da anni.
In passato, infatti, Miami aveva fatto man bassa di titoli ed aveva lasciato poche speranze a programmi emergenti come West Virginia e Pittsburgh. Ora che gli Hurricanes non ci sono più proprio queste università sono diventate le favorite per il primo posto insieme al Boston College.
Partiamo da West Virginia nell'analisi delle migliori squadre della conference. Già lo scorso anno i Mountaineers sono arrivati primi (seppure in coabitazione) e quasi tutti i media hanno pronosticato un loro successo nel 2004. La presenza di Rich Rodriguez, nominato lo scorso anno allenatore dell'anno della Big East, e il ritorno di quindici titolari su ventidue hanno sicuramente inciso sul voto. Non va dimenticato inoltre il record di 12-2 nelle ultime due stagioni all'interno della Big East con le uniche sconfitte arrivate proprio contro Miami.
In attacco i Mountaineers hanno un giocatore di sicuro affidamento in ogni reparto. Il quarterback Rasheed Marshall l'anno scorso pur non ripetendo i numeri della precedente stagione si è confermato molto pericoloso con le sue corse e la presenza del wide receiver Chris Henry, matricola dell'anno della Big East, dovrebbe permettergli di migliorare anche le sue doti di passatore.
Non c'è più il tailback Quincy Wilson ma il suo sostituto, il sophomore Kay-Jay Harris, dovrebbe garantire un buon numero di yard. Lo scorso anno non è stato molto coinvolto nelle strategie offensive di WVU ma quando è sceso in campo ha confermato quanto di buono si diceva di lui al momento dell'iscrizione all'università .
La linea sarà diretta ancora una volta dal senior Jeff Berk ed il ritorno dell'infortunato Tim Brown permette a Rodriguez di aggiungere un altro elemento esperto ad un reparto che la passata stagione ha concesso soltanto 15 sack.
Le cose vanno meno bene in difesa anche se per quanto visto al camp non è il caso di preoccuparsi eccessivamente. L'unità ha perso quello che veniva considerato il suo leader, il linebacker Grant Wiley, ma questa partenza dovrebbe essere compensata dalla definitiva consacrazione del MLB Adam Lehnortt. Il senior ha dovuto saltare il camp perché non ha ancora recuperato da un intervento alla spalla ma sarà sicuramente in campo il 4 settembre contro East Carolina.
I Mountaineers possono contare in ogni caso su una linea esperta e su una secondaria che presenta buoni prospetti ed annovera fra le sue fila il cornerback Adam "Pac-Man" Jones. Lo junior lo scorso anno all'occorrenza si è fatto notare per le sue doti di scorer ritornando spesso e volentieri nella end-zone gli intercetti ed i palloni recuperati.
Quest'anno Jones avrà forse meno occasioni per mettere in mostra le sue doti offensive. Una delle poche cose che nella passata stagione non sono piaciute al coach, infatti, è stata la difesa della secondaria contro i passaggi.
Rodriguez ha quindi chiesto ai suoi di correre meno rischi possibile limitandosi semplicemente ad impedire la ricezione smanacciando il pallone invece di cercare sempre l'intercetto e correre il rischio di concedere facili ricezioni agli avversari.
West Virginia nel 2003 ha diviso il primo posto, oltre che con Miami, anche con Pittsburgh. Fino all'anno passato i Panthers erano conosciuti più che altro per il loro attacco ma la partenza di ben otto titolari in quell'unità (soprattutto quella del quarterback Rod Rutherford e del wide receiver Larry Fitzgerald) costringerà coach Walt Harris a puntare decisamente sulla difesa per tenere in corsa Pitt nella Big East.
Il camp non ha prodotto un vincitore nella lotta per il posto di titolare nel ruolo di quarterback ma ha quantomeno tranquillizzato Harris che sa ora di poter disporre di due buoni prospetti, Luke Getsy e Tyler Palko. Stesso discorso anche per il ruolo di tailback. Sia lo junior Jawan Walker che il senior Raymond Kirkley hanno già fatto vedere buone cose (anche in situazioni critiche) e finiranno per dividersi gli snap.
Il vero problema dell'attacco è la linea. Quello che prima del camp sembrava un reparto con qualche certezza e molti dubbi è ulteriormente peggiorato dopo che in primavera diversi titolari si sono infortunati e sono in forte dubbio per l'inizio della stagione. Nella migliore delle ipotesi i Panthers potranno schierare due titolari dello scorso anno e tre giocatori con poca o nessuna esperienza in partite "vere".
In difesa i Panthers possono contare sul ritorno di sette titolari del 2003. Lo scorso anno l'unità è stata orribile contro le corse e considerando che la linea non è cambiata parecchio ci si affiderà ai nuovi linebacker per impedire anche quest'anno ai tailback avversari di guadagnare senza fatica yard su yard.
Anche la secondaria dovrà affidarsi a parecchi nuovi giocatori e se non ci sono dubbi sulle loro doti fisiche non si può dire altrettanto della loro capacità di leggere gli schemi offensivi (cosa peraltro prevedibile considerando la loro scarsa esperienza).
Il Boston College parte molto motivato perché vuole dimostrare ai critici che il fatto di dover lasciare fra meno di un anno la conference non influenzerà il gioco della squadra.
Inoltre Tom O'Brien vuole continuare nella sua opera di ricostruzione di un programma che prima del suo arrivo era protagonista più per i problemi fuori dal campo che per le vittorie conseguite. Gli Eagles ora invece sono reduci da cinque Bowl consecutivi (quattro vinti) ed hanno finalmente ottenuto risultati di prestigio anche nel recruiting.
L'attacco che la passata stagione è stato in grado di segnare almeno venti punti in dieci partite su tredici dovrà trovare due nuovi titolari nei ruoli più delicati: quarterback e tailback. Per la prima posizione sono in lizza i senior Quinton Porter e Paul Peterson.
Entrambi nel 2003 hanno disputato molte partite con buoni risultati anche se nella memoria dei tifosi sono rimaste impresse le tre vittorie consecutive (fra cui il San Francisco Bowl) ottenute con Peterson a ricevere gli snap.
Il favorito quindi è quest'ultimo anche se O'Brien non si è ancora sbilanciato. Quello che è certo, almeno stando alle prime dichiarazioni, è che il quarterback che non dovrà scendere in campo verrà tenuto fermo un anno per evitare di sprecare un anno di eleggibilità . Così facendo inoltre gli Eagles si garantiscono per la prossima stagione un quarterback che ben conosce gli schemi.
Nel ruolo di tailback ci sono diversi prospetti molto interessanti pronti a prendere il posto di quel Derrick Knight che un anno fa è stato in grado di guadagnare ben 1721 yard. Nel camp si è messo in luce l'unico candidato con un po' di esperienza, il sophomore Jeff Ross, ed è probabile che almeno all'inizio sia lui il titolare.
Gli Eagles dovranno affidarsi a dei giocatori inesperti a livello collegiale anche per quanto riguarda la linea offensiva. Rispetto al 2003 ritornano soltanto due junior ma nel camp i sostituti dei partenti sono parsi molto in forma ed O'Brien si è dichiarato fiducioso riguardo il loro inserimento.
L'unico reparto in cui non ci sono dubbi è quello dei wide receiver. Grant Adams, Joel Hazard guidano un gruppo esperto che può contare anche su due matricole dal sicuro impatto come Brandon Robinson and Marquise Liverpool.
In difesa linea e secondaria dovrebbero addirittura essere più forti di un anno fa mentre ci sono perplessità sul ricambio nel gruppo dei linebacker, specialmente quelli esterni.
Fra i quattro linemen quello che più convince in prospettiva NFL è l'end Mathias Kiwanuka che lo scorso anno è stato il leader della conference per sack. Un altro giocatore da tenere d'occhio è lo junior Will Blackmon, considerato già ora uno dei migliori cornerback della nazione.