“Che vergogna !”
Che si sappia una cosa : non sono contento che gli Stati Uniti abbiano perso contro la squadra del mio paese. L’Italia ha vinto, meritatamente, e non ci sono scuse per la pessima figura che questo Team USA ha regalato proprio a noi nella giornata di ieri.
Vedendo la gara registrata su cassetta questa mattina (per impegni partenopei il giorno prima…) ho provato una sensazione perlomeno strana. Devo essere contento per un’Italia che credevo fosse piena di difensori e di tiratori senza talento oppure devo essere triste per i miei eroi adolescenziali che vanno a farsi fottere ?
Non c’è che dire, sono deluso e un pò arriabbato perché appunto, volando ogni speculazione che gli USA non volessero giocare questa per loro “semplice amichevole” mi aspetattavo che rispettassero l’impegno e gli avversari. Non l’hanno fatto e per questo sono arrabbiato e deluso perché si sono fatti battere, anzi, demolire, in una partita che ha tutti i crismi per risultare vera.
E come tale allora, viva l’Italia ? La contentezza più sincera per me, quella che è accompagnata da un sentito groppo alla gola e che non fa sfociare la gioia nella pazzia che ho visto ieri in alcuni ragazzini di Forcella che uscivano dal treno del metrò direttamente con un balzo dai finestrini semi-aperti.
“THREE” IS A MAGIC NUMBER
Sorpreso non è un aggettivo giusto. Come ? 15-35 da tre per noi ? Basile poi, ha realmente esaltato con una serie impressionante di “tiri ignoranti” (come li chiama lui) che cadevano nella retina lenta del palazzo tedesco dopo dei voli di 8 metri. Minimo.
7 triple del barese e 5 di Jack Galanda, tutte dannamente belle. Poi c’è Pozzecco, che ovviamente a giocare in one on one contro uno spentissimo Iverson si esalta a dir poco. Naturale quindi vedere no-look pass, penetrezioni e inchini al pubblico che lo applaude e ingeneroso dire che sia stato lui l’Iverson della serata.
No, lui è Pozecco e ci piace così. Dategli subito un’altra chance oltreoceano. Boom ! Oh, stavo ripensando a una delle triple, forse tre, forse quattro, che Basile ha tirato in faccia alle guardie miliardarie. Meraviglioso.
WAKE-UP CALL ?
Girando un pò tra i titoli d’apertura della stampa del giorno dopo il tono è lo stesso : peggior sconfitta della storia con giocatori NBA, evento però sempre meno rivelante del Kobe da pretura che deve fronteggiare una nuova accusa (una donna della Florida dice che il Laker lo abbia “palpeggiato”) e ultimo richiamo a svegliarsi e a giocare “the right way”.
Gli elogi all’Italia (“Mamma mia”, “The italian job” lasciano spazio al pragmatismo che calma le acque di USATODAY. E’ in inglese, si capisce : “U.S. hoops fires early airball – Italians offers American men a wake-up call with drubbing in exhibition”.
E’ LA QUARTA SCONFITTA ALL-TIME
Ovviamente si tiene conto degli US “squad” con giocatori NBA. L’unico che veramente si sia salvato è stato il solito Tim Duncan (15 e 10) e solo in parte ‘Melo (19 e 6). Il problema a mio avviso è che è inutile pensare di fare di questa nazionale una squadra vera. Ok, ci si lavora, soprattutto in difesa.
Ma in un Team USA io voglio che emergano i singoli, parlo dell’attacco…Dove sono le penetrazioni di Iverson, le iniziative di un amorfo Lebron James e quelle di Jefferson, Marbury, Odom, Wade ?
Se si voleva una squadra all’ ”italiana” allora perché non aver chiamato il tiratore Michael Redd che contro le zone poteva rendersi diversamente utile dai timidi penetra e scarica di questi contro l’Italia ?
Difesa alle zone, poca voglia di prendersi le proprie responsabilità in attacco e ancora meno voglia di lottare. I problemi di Team USA 2004 penso si risolveranno ma appunto…deve rinascere la voglia di Iverson di giocare da Iverson e di Lebron di proseguire ad essere “The Chosen One” altrimenti contro squadre motivate a batterli (ora più che possibile è realistico) Tmac, Shaq, Kobe e Kevin l’MVP potranno dire : “Oh sì, forse per la sicurezza era davvero importante stare a casa…”.
Ma con loro sarebbe stata un’altra storia. Non way out.
L’ultimo chiodo della bara lo deve mettere il più grande di sempre. Dice MJ : “Nel 1992 abbiamo demolito tutti, basta comparare queste squadre al Dream Team”. The original. The only.
La nuova era continua già stasera contro la Germania. Nelle cuffie americane suonerà una sola canzone : “Keep ya head up”.