The Answer guarda perplesso fingendo interesse, come Amare.
Pensavate che il Training Tour della Nazionale Olimpica fosse solo sorrisi e 30 di scarto alla malcapitata di turno ? Ieri sera, a Jacksonville, Florida, il prologo con Portorico ha subito risposto negativamente.
Immedesimatevi in uno qualsiasi dei 20.000 dell’arena di Jacksonville. Fatto ? Beh, no, non ci credo minimamente…abbiamo l’opportunità di veder giocare Iverson, Lebron e ok, anche Amare Stoudemire e l’altoparlante ci dice che non faranno parte della gara ?
Boooo a non finire e spiegazioni da parte di coach Brown. “Sono arrivati in ritardo all’allenamento delle 11 di sabato mattina”. Il pubblico grido “I-ver-son – I-ver-son” ma coach Brown sarà pure famoso per la sua intransigenza e allora niente Iverson, niente Amare e niente Lebron per il tip-off di preparazione verso l’Acropoli.
“THIS IS NOT A GOOD LOOK”
E’ solo un altro capitolo del lungo e controverso romanzo di odio e amore tra il campione che veste come un rapper e il coach che profetizza di giocare “the right way”.
The Answer ha così reagito alla panca punitiva : “Erano forse solo 5 minuti di ritardo, niente di più. Se sono il capitano di questa squadra una simile punizione per soli 5 minuti di ritardo non mi sembra appropriata”.
Curiosità : Amare, Lebron e Allen non sono andati al bar per un caffè prima dell’allenamento ma sono tutti e tre arrivati in ritardo separatamente e per motivi diversi. Resta il fatto che a godere di Lebron a Jacksonville siano stati solo i militari due giorni prima della gara “civile”.
Siamo proprio in tempo di guerra, non cè che dire, speriamo solo non raggiunga lo spogliatoio di Team Usa 2004.
WADE E MELO, PRIMO BLOW OUT
Nella vittoria, ovviamente senza storie, per 96-71, hanno brillato soprattutto Dwyane Wade e Carmelo Anthony. Il primo ha dato via 8 assist ma anche una slam dunk sulla riga di fondo e il secondo 16 punti (con Carlos Boozer).
L’avventura della squadra più rifiutata di sempre potrà anche essere tortuosa ma speriamo sia colma di azioni spettacolari. Già , quelle penso che non mancheranno…
“SIAM PRONTI ALLA MORTE…
L’Italia chiamò SI”. Gioco di parole, niente di più….Pozzecco vs. Iverson, Duncan vs. Marconato….giochi di parole che dal nostro inno ci spingono ad accettare senza timori la morte del 3 agosto prossimo allorchè la nostra nazionale affronterà Team USA 2004.
Giochi di parole che al SI vogliono fare confluire tutti i tifosi italiani, per un grido che si spera dovremo affrontare solo un’altra volta e molto molto avanti nei Giochi…Olimpici. Sì, in finale !
Intanto accendete il vostro SI, il canale in chiaro (come Canale 5 per intenderci) e seguite il prossimo 3 agosto USA-ITALIA. Siam pronti alla morte ? Siii… se ad uccidermi è Lebron James ci metto la firma.