Chris Rix ha l'ultima occasione per lasciare un segno del suo passaggio a FSU
Mancano poco meno di quattro settimane all’inizio della stagione 2004 del football NCAA e noi di Play.it USA abbiamo deciso di proporre una serie di articoli di presentazione per arrivare al 28 agosto con qualche informazione in più su quali saranno le università ed i giocatori da tenere d’occhio.
La prima parte della serie si occuperà delle sei principali conference mentre in seguito presenteremo in dettaglio le squadre che noi pensiamo possano competere per il titolo nazionale. Per facilitare la lettura abbiamo deciso di dividere le conference in due articoli.
Dove possibile abbiamo seguito la ripartizione in division mentre negli altri casi presenteremo prima le università in lizza per il titolo di conference e nel secondo articolo le altre. Dopo questa breve introduzione passiamo finalmente ad occuparci della prima conference: la ACC.
L’argomento più discusso è senz’altro l’ingresso di Miami che renderà più difficile la vita per Florida State, capace di vincere undici titoli di conference nelle ultime dodici stagioni. Inoltre quella fra Miami e FSU è una delle rivalità più accese del football NCAA e la possibilità di vederle scontrare ogni anno almeno una volta non può non far piacere a tutti gli appassionati.
Quest’anno le due università si scontreranno il 6 settembre ed il fatto che una sconfitta nella prima partita ufficiale della stagione potrebbe pregiudicare l’approdo alla finale per il titolo nazionale aggiunge non poca tensione alla sfida. In un primo momento si era pensato di evitare lo scontro per non penalizzare le due università ma il fascino della partita e l’inevitabile ritorno economico hanno fatto cambiare idea al commissioner John Swofford.
Per quanto riguarda la partita così come per il titolo di conference è difficile indicare fra Miami e FSU la squadra favorita perché entrambe hanno attacchi completi e difese solide in grado di puntare al titolo nazionale.
Gli unici dubbi sulle due università riguardano il ruolo di quarterback. Brock Berlin da una parte e Chris Rix dall’altra la passata stagione hanno commesso troppi errori nei momenti topici e quest’anno ci si aspetta da loro il decisivo salto di qualità .
Miami ha concluso il 2003 con una serie di quattro vittorie consecutive ma il buon finale di stagione non ha dissipato tutti i dubbi sulle effettive qualità di Berlin. Il senior, alla prima stagione da titolare, ha lanciato solo 12 touchdown ed anche se c’è la scusante di una linea non proprio imperforabile ha deluso le aspettative di tutti. Anche il suo sostituto non è sembrato all’altezza quindi Berlin partirà titolare in attesa che il quarterback del futuro, Kyle Wright, dia le necessarie garanzie per poter giocare dall’inizio.
La difesa è il vero punto forte degli Hurricanes che hanno concluso le ultime due stagioni al primo posto per quanto riguarda la difesa contro i passaggi e dal 2001 hanno concesso solo 133 yard lanciate a partita. Quando l’attacco ha sofferto è stata la stessa difesa a segnare in ben 7 partite su 12 dei touchdown che hanno rimesso in corsa la squadra o le hanno fatto vincere la partita.
Quest’anno non ci sono i giocatori di spicco cui eravamo abituati ma il gruppo nel suo complesso ha dimostrato nel camp una buona intesa e non dovrebbe avere problemi anche contro gli attacchi più incisivi.
Anche per Florida State vale lo stesso discorso fatto per la sua rivale. In attacco ritornano nove titolari su undici ma tutto dipenderà da quanto Rix riuscirà a migliorare le sue capacità decisionali. Il senior ha tutte le doti fisiche per dominare a livello NCAA, ha un braccio potente ed un rilascio veloce ma in questi anni ha mostrato troppe difficoltà nel leggere le difese. Nel camp ha mostrato progressi ma non bisognerà aspettare molto per valutare quanto è migliorato.
Molta della pressione sul quarterback sarà alleviata dal ritorno del wide receiver Craphonso Thorpe (che sembra aver recuperato da un brutto infortunio alla gamba) e dalla definitiva consacrazione dell’ottimo duo di tailback Leon Washington e Lorenzo Booker. Thorpe non viene molto considerato dai media ma è difficile trovare un ricevitore così veloce, preciso nel correre le tracce e dotato di una buona presa come l’ex studente della Lincoln HS.
In difesa molti giocatori della passata stagione non ci sono più ma nel 2003 coach Bowden aveva mandato spesso in campo le riserve più promettenti proprio in previsione del ricambio necessario quest’anno fra i titolari.
La linea non sembra dominante come quelle che ci eravamo abituati a vedere da queste parti ma un buon gruppo di linebacker e l’esperienza della secondaria dovrebbero essere in grado di ripetere quanto fatto vedere lo scorso anno (26esimi nella nazione per yard concesse).
È difficile trovare una squadra in grado di insidiare le prime due ma dovendo scegliere la nostra preferenza va alla coppia North Carolina State-Virginia. Un sondaggio fra i media che si occupano della ACC ha messo in evidenza come ci sia una scarsa considerazione nei confronti di North Carolina State nonostante la permanenza di quasi tutti i protagonisti della passata stagione.
La causa principale di tanto pessimismo è ovviamente la partenza del quarterback Philip Rivers (quarta scelta assoluta nel draft NFL) ma il fatto di poter disporre di nove titolari su undici dello scorso anno fa ben sperare coach Chuck Amato.
Tutto parte dalla linea offensiva che lo scorso anno ha fatto un eccellente lavoro per proteggere Rivers ed aprire varchi per i back. Il quarterback ha beneficiato parecchio del tempo concessogli per cercare la migliore opzione e dovrebbe valere lo stesso discorso anche per chi, fra Jay Davis e Marcus Stone, prenderà il suo posto. Entrambi i quarterback hanno già mostrato di trovarsi a loro agio nel Wolfpack e la possibilità di poter contare su un buon gruppo di wide receiver faciliterà ulteriormente il loro inserimento.
I problemi lo scorso anno per Amato sono arrivati più che altro dalla difesa ma si spera che l’anno d’esperienza in più e l’assunzione per la prima volta dal 2000 di un defensive coordinator a tempo pieno possano migliorare molto le prestazioni di un reparto che la passata stagione ha concesso quasi 30 punti e 300 yard lanciate concesse a partita.
Se Virginia avesse avuto a disposizione anche quest’anno il quarterback Matt Schaub avrebbe potuto aspirare addirittura al primo posto nella conference ma lo junior ha deciso di andare nella NFL un anno prima e coach Groh si trova a dover rimodellare l’attacco senza il suo miglior giocatore.
Al posto di Schaub dovrebbe giocare Marques Hagans che però in primavera ha avuto qualche problema con la legge e non è parso molto concentrato in allenamento perdendo così l’opportunità di accelerare il suo inserimento negli schemi dei Cavaliers. Hagans certamente non sarà aiutato dalla defezione del miglior ricevitore, Ottawa Anderson, sospeso pochi giorni fa per l’intera stagione 2004 dall’università .
Per fortuna dei Cavaliers Groh può contare su un buon reparto difensivo che dovrebbe tenere in partita la squadra anche quando l’attacco avrà gli inevitabili problemi che tutti i cambi di personale comportano. Gli unici dubbi riguardano la secondaria dove l’ottimo safety Jermaine Hardy non è parso ancora in condizione dopo il serio infortunio ad un ginocchio.
Domani parleremo delle squadre che dovrebbero recitare un ruolo di secondo piano (Clemson, Georgia Tech, Maryland, Virginia Tech) e di quelle che hanno davvero poche speranze di successo (Duke, North Carolina, Wake Forest).