Chicago riparte da Ben Gordon…
La stagione appena conclusa non è sicuramente stata una di quelle stagioni indimenticabili a cui sono abituati gli appassionati della palla a spicchi dell'Illinois.
I Chicago Bulls, la squadra per antonomasia dello stato a nord degli Stati Uniti, hanno offerto l'ennesima stagione deludente del post-Jordan e ancora una volta non son stati capaci di raggiungere la post-season; a inzio anno i presupposti erano più che buoni, con un squadra giovane ma che aveva gia immagazzinato una buona dose di esperienza per poter ambire a qualche posizione di rilievo nella classifica della Eastern Conference.
Invece le aspettative non son state rispettate e i Bulls, reduci dal 23-59, si son presentati anche stavolta ai draft con la speranza di ottenere il bussolotto fortunato. La triade di nomi che è uscita dal grande palazzo della Lega con addosso la jersey dei Bulls presenta tutti giocatori con almeno un'anno di permanenza al college, segno che la dirigenza di Chicago non si è fidata a scegliere il genio sregolato di qualche liceale, dopo le sfortunate scelte di Curry e Chandler.
Il primo giocatore scelto è stato Ben Gordon, reduce dal titolo Ncaa con UConn, e selezionato col numero 3 del draft, che andrà verosimilmente a far coppia con Jamal Crawford o Hinrich nel back court dei Bulls targati 2005.
Il secondo arrivato dal draft, e ancora senza la certezza del contratto, è Chris Duhon scelto al numero 38 e reduce dall'eliminazione proprio contro Gordon nella semifinale delle scorse final four; potrebbe comunque fare la squadra visto che si tratta di un play duttile e ordinato.
Sul futuro di Duhon molto dipenderà dalla decisione di coach Skiles, che non avrà invece dubbi nel lanciare il 19enne Luol Deng nel pick di ala piccola, un ruolo lasciato vacante dopo la partenza di Donyell Marshall a Toronto.
Il progetto Deng è forse quello più interessante degli ultimi anni; pare che il ragazzo, giunto a Chicago in un affare con i Phoenix suns, abbia margini di miglioramento davvero notevoli e possa davvero ambire sin da subito a dir la sua tra i pro.
Deng abbandonerà il numero 2 che indossava a Duke, e che appartiene a Eddy Curry, e avrà dal prossimo anno il numero 9, che un tale Michael Jordan, conosciuto molto bene a Chicago,usava col Dream team americano. Dando un'occhiata al roster del prossimo anno se i Bulls non andranno sul mercato Skiles avrà in mano una squadra di giovanissimi con un quintetto che potrebbe esser formato da Gordon, Crawford, Deng, Chandler e Curry, una sorta di under 21.
Ma i giornali di Chicago riportano tra le rumors numerosi contatti tra Isiah Thomas, presidente operativo dei Knicks, con Crawford, offerto per altro anche ai Sonics in uno scambio alla pari per Ray Allen. Lo scorso anno invece era rimbalzato piu volte il nome di Chandler come pedina di scambio, vista anche l'incompatibilità con Curry, per arrivare a un'esterno o un'ala piccola.
I Bulls dunque dopo aver cambiato volto coi draft ed essersi accapparrati due giocatori tra i più ambiti, cercheranno di limare la fisionomia della squadra anche nei prossimi mesi con la firma magari di qualche grosso nome che possa dar manforte agli stessi Curry e Chandler.
Skiles avrebbe voluto Okafor, ora dovrà far luce su quale giocatore affidare le chiavi della squadra. La rivalità tra Gordon e Hinrich potrebbe rilevarsi un'arma a doppio taglio per entrambi, anche perchè alla fine difficilmente giocheranno assieme, e solo le scelte di skiles ci faranno capire come sarà il volto nuovo di questi rinnovati Chicago Bulls.