Delusiione sul volto dei Pistons al temine di gara 2 ma Detroit non si sente in ginocchio.
Il fantastico tiro da 3 punti del numero 8 in maglia gialloviola (ormai è chiaro, lui viene dallo stesso pianeta di MJ, Marte!) ha spento le speranze dei Pistons, i quali già sognavano di tornare tra le mura amiche con un 2-0 pesante come un macigno e che invece, adesso, dopo il Kobe show, sono costretti a dimenticare al più presto quanto successo a Los Angeles per scendere sul parquet del Palace con la stessa grinta e determinazione dimostrate nelle prime due gare di questa avvincente serie delle Finali 2004.
Nonostante l'errore tattico commesso sull'azione che avrebbe poi fatto uscire come dalla lampada di Aladino il talento di Bryant, Detroit ha dimostrato di esserci, di potersela giocare alla pari con un avversario molto più esperto ma allo stesso tempo alla portata della truppa di coach Brown.
Già , proprio di lui. Molto è stato scritto sull'argomento falli e gli interrogativi sono sempre gli stessi: "Perché non è stato commesso fallo su O'Neal, perché non su Bryant prima della bomba che ha cambiato volto alla partita?". Semplice, perché Larry ha una diversa concezione della pallacanestro e non è nel suo stile agire in tal modo anche se, a mente fredda, si può affermare che qualcosa di diverso andava forse fatto per impedire che l'arancia finisse nelle mani giuste, in quelle di Kobe ovviamente.
Il gruppo, è inutile negarlo, ha sentito eccome il contraccolpo psicologico e gli ultimi secondi del quarto periodo avranno fatto capolino nella mente di tutti chissà quante volte eppure, contrariamente a quanto molti potrebbero pensare, Detroit non è in ginocchio e il team è convinto circa il fatto che i Lakers visti allo Staples siano vulnerabili, la prestazione di Bryant certo ha fatto la differenza ma gli ospiti sono stati più veloci sotto i tabelloni e in generale su tutto il rettangolo di gioco, dando la sensazione di non aver esaurito le pile sotto il sole della California.
Se poi a tutto ciò ci aggiungiamo le precarie condizioni fisiche di Karl Malone, ecco che i tifosi della Motown possono ancora sperare nel colpo grosso.
Parlando del Postino viene immediatamente in mente Rasheed Wallace, dal quale tutti si aspettano sempre grandi cose ma fino ad ora l'ex Portland non ha reso quanto potrebbe. Sheed è uomo da 20+10 ed è venuto per lui il momento di dare libero sfogo alla classe di cui madre natura lo ha dotato, anche e soprattutto in considerazione della stato di salute dell'ala grande dei campioni della Western Conference.
Sui quotidiani si invoca lo Sheed time, vedremo se stanotte il talentuoso ma incostante giocatore dei Pistons avrà acceso o meno la luce delle sue magie.
"Questa sarà una lunga serie, una vera lotta– dice Billups- il mio parere è che li abbiamo dominati per tre quarti in ognuna delle due partite fin qui disputate. Sono sicuro che adesso si saranno accorti di noi!".
In California si pensa, o si spera, che la sconfitta di martedì possa influire sul morale di chi si è ritrovato a 2 secondi da un clamoroso back to back nella Città Degli Angeli ma nel Michigan si ribatte ricordando la sconfitta con i Nets nel secondo turno dei playoffs, al termine di un triplo overtime e la successiva vittoria ad East Rutherford. Ecco, questi Pistons non sono uno scherzo e già da gara 3 potranno dimostrarlo.
"Secondo me non sarà poi così difficile reagire mentalmente a quanto successo ieri - commenta il guerriero Ben Wallace - certo, ci potrebbero dare un paio di minuti sul cronometro e lasciarceli rigiocare ma non è possibile. Dobbiamo accettarlo, vedrete che tutto andrà bene!".
Un altro aspetto che lascia sostanzialmente ottimisti circa le possibilità di recupero della squadra riguarda le condizioni del secondo vecchietto di L.A., Gary Payton; il commento dei columnists della Motown sono impietosi e The Glove viene descritto come un atleta finito, facilmente battibile e incapace di marcare Chauncey Billups ( in effetti nel corso delle prime due sfide è accaduto proprio questo).
I biglietti per stasera sono esauriti anche se su internet si può ancora trovare qualcosa a partire dalla modica cifra di 265$, il Big Ben è pronto a risuonare per tutta l'arena, non manca nulla perché si possa parlare di giornata memorabile"ah già , dimenticavo, la vittoria di Wallace e compagni!.
Stay tuned!