Evitato lo 0-2 con questo tiro, Kobe ha poi dominato i tempi supplementari.
Gli uccelli cominciavano a cantare. Erano le 6 del mattino quando Kobe decise di mettere su la sua colonna sonora. Lakers a –3 con pochi secondi da giocare. Uno contro uno con Rip Hamilton, Kobe in palleggio, si sposta sulla sinistra, un passo e mezzo indietro….
…solo rete e tempi supplementari. Gli uccelli cominciavano a cantare. Kobe vi aggiungeva due parole gridate in aria con un pugno battuto ripetutamente sul cuore : “Yes ! Yes !”. Al canto è seguita la musica e alla musica la danza. Non ho dubbi adesso chi ha appena iniziato a ballare.
LUKE AT THAT !
La famiglia Walton non sarà all’altezza dei Barry ma come attitudine allo sport ci siamo vicini. Bill, devoto dei Grateful Dead ed ex figlio dei fiori, ha vinto Portland e Boston ed è oggi vivace e colorito commentatore. Tra i figli c’è Nate, uno dei tanti che ha perso da Terminator nella campagna per la poltrona di Governatore della California e da oggi scout dei Boston Celtics.
E c’è Luke, presunto amante di Britney Spears (cantante da schifo ma ragazza alquanto deliziosa) e passatore dalla bellezza della vita che conduce la sua presunta girlfriend. Shaq, è vero, riempie di elogi anche il ragazzo che gli pulisce la camera ma qui c’è da credergli.
“Luke mi meraviglia per come sia capace di passarmi la palla. Ci sono giocatori che giocano con me da quattro, cinque o sei anni ma non passano la palla come sa fare lui”. Il rookie “diventerà un grande giocatore”.
RADIO SHAQ ON AIR
Sulle vostre frequenze ecco Shaq…Come dite ? Frequenze ? Si parla di Radio Shaq, tutto ciò che di…frequente esce dalla bocca a braciola del centro che da pro, e non a caso, ha giocato prima a Disneyworld e poi a Dinseyland. O forse il contrario, comunque ha vissuto a poche miglia dall’oggi settantenne Paperino. Come on, fa più ridere il nostro.
“Shaq, sembravi un po’ stanco nel secondo quarto, non è vero ?”. “Sì, sono stanco, è che ho preso 200 pillole per il sonno”. Ma il reporter vuole vederci chiaro e, ovvio, portare su carta quante più risate possibili. “Ok, ok, ero stanco, ma questo vuol dire che sono anch’io un essere umano e vedi, significa quindi che non fumo crack”.
Non è un caso aver giocato sempre a fianco di Paperino. “Sono stanco, yeah, stanco di te”. Ma noi non lo saremo mai nei tuoi confronti.
SCHERZO DA FIDANZATINA
Papà se la spassa nel box privato, da dove divide visioni celestiali di Kobe e Shaq come delle scollature delle numerose ragazzine stile Veline (ma da semifinale perlomeno…) e lei, Jeanie, ritiene di dover intervenire ad una radio per dire la sul futuro del suo ragazzo. Che non è un adolescente qualsiasi ma l’allenatore dei Lakers, niente di meno.
“C’è il 95 % delle possibiltà che Phil resti ad LA il prossimo anno”. Oh, Phil, che magari una volta riempite le mani di anelli vorrebbe fuggire dal futuro suocero, e con lei stessa, tra le vacche del Montana, ha dovuto calmare le acque. “Si è sbilanciata”. Che volete…è la solita euforia che può dare un rapporto tra fidanzatini.
KOBE A NEW YORK ?
Notizia che può cambiare il mondo (della NBA) : se riceverà un invito ufficiale nelle prossime tre settimane Kobe andrà di persona a New York per parlare del suo futuro con il presidente dei Knicks Isiah Thomas. Piccolo particolare : il tutto deve essere fatto dal primo di luglio in poi.
Per una di quelle regole che a noi italiani fanno ridere Isiah non può infatti parlare con Kobe fino a quella data. Ma voi pensate, ok che non siamo a Napoli però…, che Thomas non abbia inviato qualche piccione viaggiatore per sentire cosa ne pensa Kobe di un possibile scambio con Allan Houston ?
Certo che sa che Kobe vorrebbe come poche altre cose poter giocare a Broadway, e poi magari andare al Rucker come li piace fare da poco tempo a questa parte. Il piccione non è ancora tornato e nulla si sa di certo. Magari il rumor assomiglia ancora a quel regalino che il piccione di cui sopra ti fa trovare sulla macchina o direttamente sulla tua testa.
“IT’S A BLACK MAN’S GAME”
Per un altra di quelle cose che a noi italiani fa ridere si è saputo oggi che due grandi del passato, Larry Bird e Magic Johnson, hanno organizzato una bella chiacchierata con quelli che sono i loro due eredi a livello di sfida del decennio, LeBron James e Carmelo Anthony.
Bella idea certo, anche se a volte la gloria di sé non ha limiti per la NBA. C’era davvero il bisogno di montare la tavola rotonda sul campo dove fu girato “Hoosiers” per dire a tutti che Melo e Lebron saranno i padroni della NBA per i prossimi 10-15 anni ? Usa today, and forever.
La parola a Larry Bird, uno che di solito non le manda a dire : “il basket è uno sport di neri”. Gli chiedono : “Quindi la NBA avrebbe bisogno di maggiori star bianche ?”. E Bird, sinceramente : “Penso di sì, perché tutti sanno che la maggioranza degli spettatori comprende bianchi e quindi aggiunegere un paio di star bianche darebbe a molti un po’ più di entusiasmo”.
“Ma il basket è uno sport di neri e lo sarà per sempre perché i più grandi atleti del mondo sono afro-americani”. LeBron e Melo di pietra, Magic cercava di spiegare che “Bird è uno dei pochi bianchi che quando vanno nel ghetto è rinosciuto e rispettato”. Almeno fino ad ieri.
A dire il vero Bird ha solo detto la verità di molti bianchi, che difatti vorebbero più star del loro colore di pelle dominare sul campo. E il più grande di loro, Larry Bird non ha certo bestemmiato. Fatto sta che il 77% dei giocatori sono neri e che la NBA è l’unica lega in cui tale percentuale non è mai scesa negli ultimi 20 anni.
E’ un bene che i neri giochino nella NBA in maniera così copiosa e nessuno, tantomeno Bird, se ne è lamentato. Piuttosto è un’altra questione che lo ha fatto andare in bestia : “Mi irritava molto essere marcato da un bianco, mi faceva innervosire perché significava che il coach non rispettava il mio gioco”.
Vedi ? E’ proprio il contrario del razzismo : per Bird i migliori sono proprio i neri, anche se la cosa mi fa molto ridere. Ma certo…se lo dice il miglior giocatore bianco di sempre è ovvio che i migliori (oltre lui…) non possono essere né Mikan né Cousy né Stockton o Maravich che sia.
BILLUPS CONTINUA A STUPIRE
Billups : un’altra grande gara, 27 punti e 9 assist quando molti lo vedevano bello e cotto. E sotto il Partenone ci andranno pure Hamilton e Sheed… 8
Hamilton : 26 punti e 8 rimbalzi ma tanta fatica contro Kobe che difatti lo costringe ad alcune brutte figure. E quel poster sull’ultimo tiro… 7,5
Prince : meno incisivo del solito ma marcare Kobe non lo sta ridicolizzando. 6,5
R. Wallace : il fallo su Shaq è stato scemo. Certo, poi Shaq doveva sbagliarlo ma sapete, i Lakers alle corde sono come Phil Jackson e la psicologia. Si trovano piuttosto bene. 5
B. Wallace : 7reb per lui son pochi, potrebbe fare di più. 5,5
DOVE SONO GLI ALTRI DUE HALL-OF FAMER ?
Payton : 2 punti in 28 minuti e una lentezza degna dello sprint dai blocchi di Oliver Miller. Come on, guadagnati il salario, altrimenti semberà che, eventualmente, il primo titolo lo avrai preso per carità di…Kobe. 4
Bryant : in una partita da 33 punti e quel tiro da tre emergono soprattutto le penetrazioni che uccidono la gara nei supplementari. Checchè se ne dica è assolutamente infermabile, anche dalla migliore delle difese NBA. 9
George : fatica ed io con lui a capire perché. 5,5
Malone : fatica ed è facile capire il perché : il ginocchio malato. 5,5
Shaq : 29 punti per continuare ad inseguire un altro MVP delle Finals. 8
Walton : 7 punti, 5 rimbalzi, 8 splendidi assist e lo Staples che grida “Luuuuuke !”. 8
TIRO LIBERO : Magic continua a smazzare assist. Questo a Lebron : “Senti, tu oggi hai il potere di chiamare chi vuoi come tuo compagno alle Olimpiadi. Per esempio, vuoi Shaq ? Chiamalo sul cellulare, non potrà dirti di no”. Ecco il rimedio di Stern, Magic all over again.
Gara 3 domani notte nel Michigan. L’ultima volta c’era un Bush alla Casa Bianca, una guerra in Iraq, i Bad Boys. Eh, i tempi sono cambiati…