Shaquille O'Neal in azione…
Alla vigilia di gara 3 Shaquille O'Neal, riferendosi a quanto successo durante la partita precedente (vedi lo scontro tra Karl Malone e Darrick Martin con relativa espulsione del primo), aveva così commentato: "Se vogliono giocare a football, ok, possiamo giocare a football!". Ora, non preoccupatevi, sempre di basket si tratta, ma il messaggio del 34 in maglia gialloviola è arrivato forte e chiaro ai compagni di squadra e soprattutto all'avversario, nella fattispecie i Minneosota Timberwolves.
Shaquille è stato semplicemente" Shaquille! "Unstoppable", come si usa dire da queste parti, neanche in 3 sono riusciti a fermare la montagna di muscoli e tecnica dei Lakers, un giocatore che sa dosare le energie durante la regular season per scatenarsi poi nei playoffs, quando perdere non piace a nessuno.
Accusati di aver portato il confronto sul piano fisico, gli ospiti probabilmente si sono dimenticati la loro scorta di grinta a Minneapolis perché la squadra vista allo Staples Center martedì era solo la lontana parente di quella che, appena 48 ore prima, aveva inflitto una sonora sconfitta al gruppo di coach Jackson.
La pressione su The Diesel è stata praticamente inesistente, i cosiddetti "big men" di Minnesota sono rimasti a guardare il centro dei padroni di casa fare il bello ed il cattivo tempo sotto i tabelloni (basti pensare ai soli 3 falli a carico di Shaq), passeggiare sulla partita come se attorno a lui non ci fosse nessuno.
Anche se dalla lunetta si è potuto assistere ad una prestazione non proprio esaltante (8 su 22 dalla linea della carità ), solo il fatto di aver mandato il gigante alla prova da lui più temuta, ha permesso ai Lakers di rifiatare: "Portare in lunetta O'Neal ha contribuito a rallentare il ritmo della gara - spiega Jackson - e ci ha dato la possibilità di rifiatare, così Shaq è stato in campo per tutta la seconda metà di partita".
"Lui ci è abituato – dice Kobe parlando dell'Hack-a-Shaq - Mark (Madsen) lo ha allenato in questo senso negli ultimi due anni qui da noi. Flip normalmente non ricorre a tale pratica, stasera invece ci ha provato ma Shaquille si è fatto trovare pronto".
Il diretto interessato aveva detto alla vigilia di essere molto arrabbiato e adesso? "Lo sono ancora - la risposta al giornalista di turno - fino a quando non avremo vinto al serie o fino a quando non la finirai di farmi domande stupide!". Per quanto riguarda il suo rapporto con i tiri liberi ha le idee chiare: "Oggi sono andato bene tranne che dalla lunetta. Peccato, sarebbe stata un'occasione per segnarne 40 ma ho sbagliato un paio di tiri liberi (!)".
Minnesota ha girato a vuoto e il problema che maggiormente tiene in ansia i tifosi riguarda l'infortunio di Cassell, una tegola sui Wolves e non pochi grattacapi per lo staff tecnico. Garnett ha dovuto ricoprire anche il ruolo di regista ma i risultati non hanno dato ragione a Saunders. KG aveva il compito di raddoppiare sul numero 34 ma i problemi del play titolare hanno obbligato la panchina a ripiegare, si fa per dire, su The Big Ticket il quale però, pur facendo l'impossibile per ricoprire il ruolo non è riuscito a portare i compagni alla vittoria.
"A volte è frustrante ma ognuno di noi deve prendersi delle responsabilità quando Sam è fuori e io non faccio eccezione. E' ciò che devo fare". Kevin ha sì segnato 22 punti ma ha tirato con 9 su 21 dal campo ed è stato senza segnare per 16 lunghi minuti, tra il terzo ed quarto periodo.
Dunque una delle due sfidanti è già ad un bivio: andare sotto 3-1 vorrebbe dire ritrovarsi con un piede e mezzo nella fossa perché un simile vantaggio una vecchia volpe come Jackson sa bene come gestirlo.
Stay tuned!