Un duello fra Stojakovic e Garnett. Le due squadre hanno dato tutto
E' finita con Chris Webber in ginocchio. La dura legge dello sport. Il miglior giocatore della stagione festeggia la vittoria 83-80 dei suoi T-Wolves il passaggio del turno. Sacramento è eliminata per il terzo anno consecutivo alla settima partita.
Kevin Garnett nel quarto periodosi è caricato sulle spalle tutto lo stato del Minnesota. La sua squadra ha faticato in un attacco spesso troppo fermo. KG ha segnato 13 punti, è stato immarcabile quando i suoi lo hanno servito in movimento. A 7':07" dal termine ha portato Minnesota sul 70-64 con il terzo canestro consecutivo. Due minuti dopo ha riportato i suoi a + 6.
Sacramento è rimasta aggrappata al match. A 3':20 dalla fine ancora Garnett ha segnato una bomba incredibile dopo un'azione terribile di Cassel: 79-70.
Bibby con una tripla ha riportato i suoi a -4. I Kings hanno sprecato tre volte l'occasione per tornare a -2 con Miller, stoppato da Johnson, Webber, errore banale da sotto, e una palla persa.
A 16" dalla fine una bomba in transizione di Christie ha segnato in transizione la bomba dell'81-80. Adelman ha scelto il fallo. Cassell ha messo due liberi. Ancora Christie ha tirato corto per il pareggio. Con 2" da giocare Webber ha avuto l'ultimo tiro: libero, sul lato destro del campo. E' uscito.
I Sacramento Kings hanno cercato un miracolo: vincere in trasferta gara7 con una rotazione di 6 uomini più il supponente Buford. E' andata male perché è impossibile vincere in trasferta se Bibby e Stojakovic, apparso spesso fuori dal contesto della gara, combinano per 7-25. I Kings hanno tirato col 39.5 dal campo.
Hanno perso perché hanno tradito la loro natura, trasformandosi in un jump-shootin' team, come tale, troppo legato alle percentuali di tiro. Minnesota ha subito preso il controllo emozionale della gara. Ha giocato con maggiore energia. Garnett e Cassel nel primo periodo hanno combinato per 18 punti. Spreewell ha dato grande vigore e ottima difesa su Bibby.
Nel secondo quarto il primo break: Szczerbiak è entrato, ha segnato 10 punti, spesso accoppiato con Bibby, mentre Cassel e Garnett faticavano. Minnesota arriva a + 11. Tecnicamente il distacco è anche maggiore. Sacramento ribatte con i tiri dal perimetro di Webber, 8-17 alla fine, e con la presenza di Brad Miller, una valigia di trucchi e di capacità di stare in campo.
Sacramento ha giocato il jolly in apertura di ripresa: un quarto da 60% al tiro. I Kings segnano 17 punti nei primi 6'. Garnett e Spreewell con 6 punti a testa rintuzzano. Sacramento non si ferma. Firma un parziale di 13-2 che la porta in vantaggio, 58-57, a 1':54" dal termine. I tiri sono gli stessi; la differenza sta nel fatto che vanno dentro. In questa fase il ritmo si abbassa e Sacramento recupera qualche rimbalzo in più.
All'inizio del quarto periodo ci sono tutte le condizioni per provarci. L'energia di Garnett, la voglia di vincere di Minnesota e quel pizzico di intangibile che rende il basket imprevedibile, fanno la differenza.
Kevin Garnett ha segnato 32 punti, 12-23 al tiro, con 21 rimbalzi: "Mi son fatto - ha detto alla fine - un grande regalo per il mio compleanno. Mi sento bene perché credo di essere stato d'esempio per i miei compagni che mi hanno seguito." "Più importante è la partita - gli ha reso omaggio alla fine Phil Saunders - e più vengono fuori i giocatori di livello. Kevin è uno di questi giocatori."
"E' un grande giocatore - sono state le prime parole di Webber - è il mio giocatore preferito percui se proprio devo perdere sono contento che sia lui ad avere successo. Ho fatto un buon tiro, credevo davvero che andasse dentro. Purtroppo è uscito."
I Sacramento Kings sono un gruppo di giocatori che, nonostante la sconfitta, hanno una grande voglia di affermare che la loro storia non si sta concludendo. "Abbiamo passato molti anni assieme - ha detto Webber - ne abbiamo visto tante. Al momento non so cosa pensare. Ma non penso che la squadra debba essere giudicato solo sulla base di questo risultato."
Peja Stojakovic ha chiuso la sua stagione regolare con un desolante 3-12. Il secondo miglior marcatore della stagione regolare ha collezionato l'ennesimo controverso playoffs. "Può succedere", ha tagliato corto Bibby.
"Negli ultimi due anni - dice Rick Adelman, che stando alle parole dei fratelli Maloof non rischia la panchina - abbiamo perso la settima partita in trasferta. Vincere la settima fuori casa è così difficile. Questa sera i ragazzi non si sono risparmiati. Ma Garnett è stato immenso."
Sam Cassell ha giocato visibilmente condizionato dal mal di schiena. Durante le pause in panchina ha cercato di ridurre il dolore con un elettrostimolatore. "E' stato grande - ha detto Mark Madsen - giocando con mentalità , nonostante la sofferenza. Cassell ha incarnato la mentalità di questa squadra.”
Il destino delle due squadre si divide. Un giorno di riposo per i T-Wolves, prima di gara1 contro i Lakers. Per i Kings comincia una lunga estate di domande.