Ville Nieminem fa parte di un collaudato sistema di forececking!
I Calgary Flames sono la prima squadra finalista della Stanley Cup 2003-04.
I canadesi hanno vinto gara 6 della finale di Conference contro i San Jose Sharks e possono tornare a giocarsi l'ambita coppa 15 anni dopo averla conquistata per l'ultima volta a spese dei Montreal Canadiens ed esattamente 10 anni dopo che l'ultimo team canadese, i Vancouver Canucks, fecero il loro ingresso nella prestigiosa finale.
La decima rete del miglior marcatore dei playoff Jarome Iginla, il terzo game-winning goal in tre serie di Martin Gelinas e l'empty netter del "miracolato" Robyn Regher hanno consentito agli uomini di Darryl Sutter di sconfiggere per la quarta ed ultima volta gli Sharks, che avevano abbozzato un tentativo di rimonta con la marcatura di Al McCauley, sicuramente uno dei giocatori più positivi nella serie per i californiani, trasformando in un thriller gli ultimi 20 minuti di gara.
Nessuno mai all'inizio della regular season avrebbe immaginato che Calgary potesse raggiungere tale obiettivo, invece ora Iginla e soci attendono con impazienza la vincente del confronto tra i Tampa Bay Lightning e i Philadelphia Flyers, che si contendono il titolo di campioni della Eastern Conference.
E' stata anche la rivincita di Darryl Sutter, il quale, esonerato proprio dagli Sharks, prese in mano un po' azzardatamente le sorti di questa franchigia, divenendo allo stesso tempo capo allenatore e general manager dei Flames.
"Non ci avevo mai pensato" ha detto Sutter a proposito della finale che ha raggiunto per la prima volta nella sua carriera da giocatore e allenatore.
In sede di pronostico, dunque, mi sono espresso in maniera corretta e ho "azzeccato" alla perfezione l'esito della sfida. Modestia a parte, facciamo un passo indietro e andiamo ad analizzare cosa è successo nella quinta partita, disputata sul ghiaccio dei San Jose Sharks, tornati in California dopo due prestigiose e rigeneranti vittorie.
I nomi di Jarome Iginla e Miikka Kiprusoff da soli basterebbero a spiegare ciò che è successo in gara 5. In una partita piuttosto tirata, infatti, hanno fatto la differenza il gol del capitano dei Flames in shorthanded (inferiorità numerica) nel primo periodo e le 19 save del goalie (comunque protetto benissimo da Ference e dagli altri difensori), il quale ormai non è più una sorpresa per gli addetti ai lavori.
Il coach degli Sharks Ron Wilson ha apostrofato con una metafora letteraria la deludente sconfitta subita dai suoi uomini. "Non avevamo nessun giocatore alla stessa pagina rispetto agli altri e nemmeno qualcuno allo stesso capitolo del libro".
Ad occuparsi di chiudere la gara, nella quale non ha comunque sfigurato il goalie di San Jose Evgeni Nabokov, ci hanno pensato le marcature di Marcus Nilson (sempre nel primo periodo) e Craig Conroy (secondo periodo), rispettivamente a quota 3 e 5 gol nell'attuale post-season, che hanno così permesso alla franchigia canadese di vincere l'ottava gara in trasferta nei playoff, a soli due incontri di distanza dal record di 10 vittorie stabilito dai New Jersey Devils nel 1995 e nel 2000.
Gara 6 si è disputata invece a Saddledome, arena dei Calgary Flames, che per la prima volta nei sei incontri sin qui disputati hanno potuto festeggiare un successo davanti al loro pubblico, costituito da quasi 20 mila unità .
Anche questa volta i protagonisti sono stati gli stessi, ma al solito duo Iginla-Kiprusoff, come in una qualunque sfida-chiave che si rispetti, si è aggiunto Martin Gelinas, già giustiziere di Vancouver e Detroit. Gelinas ha battuto Nabokov con un tiro che gli è passato sotto le gambe, sfruttando alla perfezione un face-off vinto da Craig Conroy, che ha chiuso la gara con due assist.
In Flames giungono quindi in finale, il primo atto della quale avrà luogo sicuramente ad est (sia Tampa Bay che Philadelphia hanno avuto in record migliore rispetto a Calgary nel corso della regular season) e sostanzialmente devono ringraziare il successo di un organizzazione di gioco che, pur ruotando attorno ad una serie di uomini-chiave, ha coinvolto davvero tutti gli uomini di Sutter, ognuno dei quali si è rivelato un pezzo non intercambiabile di una poderosa e solida catena.
NOTES:
– Krzystov Oliwa, nonostante la sua prima rete in questi playoff in gara 1 della serie, non è stato inserito nella lineup né in gara 5, né in gara 6.
– L'ala dei Flames Marcus Nilson è stato convocato per la World Cup del 2004 dalla sua nazionale svedese, la quale non lo aveva invece selezionato per le Olimpiadi del 2002.
– I San Jose Sharks prima della finale di Conference avevano subito solamente 3 reti nei primi periodi. Nelle tre partite giocate in casa nella serie contro i Flames hanno subito ben sei gol.
– I Flames hanno sempre vinto la quinta partita nei 3 turni di playoff disputati quest'anno. Inoltre, quando segnano per primi sono 9-1, mentre quando guidano al termine del primo periodo sono 4-0.
– Nella serie gli Sharks hanno realizzato 10 dei loro 12 gol nel secondo periodo.
THREE STARS:
1) Jarome Iginla: Miglior marcatore nella Lega, arriva a quota 10 reti segnano i due gol fondamentali che hanno aperto gara 5 e 6.
2) Miikka Kiprusoff: Quarto shutout nella post-season in gara 5 ed eccellenti statistiche: .930 in media parate e 1.90 in media gol subiti.
3) Craig Conroy: Grandissima dose di esperienza nei momenti decisivi, 1 gol e 2 assist nelle ultime due uscite, per un totale di 15 punti (5+10) nell'intera post-season.